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Fairy Tail
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Trasmessa in Giappone da TV Tokyo, la serie anime Fairy Tail (2009-in corso) porta sul piccolo schermo l’omonimo manga di Hiro Mashima, pubblicato sin dal 2006 all’interno della storica rivista Weekly Shōnen Magazine.
La serie può dirsi, in effetti, emblematica delle caratteristiche di questo genere dell’animazione giapponese, prevalentemente indirizzato al pubblico maschile di età scolare: vicende avventurose, sfondi fantastici, centralità dei valori di amicizia, una struttura narrativa caratterizzata dal susseguirsi di diverse prove iniziatiche, condita dalla presenza attiva personaggi femminili, spesso esuberanti nel carattere come nel tratto fisico.
Al centro della vicenda – ambientata sullo sfondo dell’immaginario Regno del Fiore – ci sono quattro giovani maghi della gilda denominata, appunto, Fairy Tail: la maga degli Spiriti Stellari Lucy Heartphilia, il mago del fuoco Natsu Dragonil, sempre accompagnato dal gatto volante Happy, il mago del ghiaccio Gray Fullbuster e la maga guerriera Elsa Scarlett.
Se lo sfondo del Regno del Fiore si caratterizza per un’omogenea miscela di passato e presente, Oriente e Occidente, nello spirito postmoderno tipico della cultura popolare giapponese contemporanea, la centralità dei personaggi femminili e degli oggetti magici dà il segno di un’altra contaminazione ormai da tempo in corso, quella tra il pubblico maschile del genere shōnen e quello femminile dello shōjo e del sottogenere majokko, in cui la magia va sempre a braccetto con aspetti comici.
Nella gloriosa storia di TV Tokyo, Fairy Tail giunge dopo autentici classici, come Holly e Benji (1983) e Mila e Shiro due cuori nella pallavolo (1984), opere emblematiche della svolta verso la postmodernità, come Neon Genesis Evangelion (1995), e più recenti grandi successi dello shōnen, come Naruto (2002) e Bleach (2004).