Le ricerche Qualitel e Corporate Reputation mostrano, nel 1° semestre 2020, una forte crescita del gradimento dell’offerta e della reputazione Rai, con incrementi su tutti i mezzi e le aree rilevate.
La ricerca sulla Corporate Reputation, realizzata per il 1° semestre 2020 dalla Direzione Marketing Rai in collaborazione con il consorzio composto da Mg Research, Noto Sondaggi, EMG Acqua e GPF, fornisce indicazioni sulle valutazioni dei cittadini in merito al modo in cui l’Azienda svolge la sua funzione di servizio pubblico e riguarda, in particolare:
Rai promuove attivamente la parità di genere e la rappresentazione non stereotipata della figura femminile attraverso un'offerta equilibrata, corretta per contenuti e linguaggi, e rivolta a rappresentare la varietà di ruoli assunti dalle donne nella società contemporanea.
L'impegno del Servizio Pubblico è verificato in modo continuativo dalla Direzione Marketing Rai attraverso diverse tipologie di rilevazioni: un'analisi sui contenuti della programmazione tv, realizzata in collaborazione con l'istituto Cares-Osservatorio di Pavia, una ricerca sul vissuto e sul percepito del pubblico, condotta insieme a BVA-Doxa; specifiche valutazioni espresse dal pubblico nell'ambito delle rilevazioni sulla qualità dell'offerta Tv e Radio (Qualitel) e da campioni di popolazione nei riguardi dell'operato dell'azienda (Corporate Reputation).
Le analisi puntuali sui contenuti della programmazione tv, svolta su un campione rappresentativo di 1.100 trasmissioni/anno, confermano i risultati positivi degli anni precedenti, con un'offerta ritenuta dai ricercatori complessivamente rispettosa della dignità femminile e dell'identità di genere, con un'ampia copertura delle questioni di genere, inclusa la violenza contro le donne e una rappresentazione tendenzialmente priva di stereotipi palesi.
Dal punto di vista della percezione del pubblico, un'ampia maggioranza degli intervistati, il 68,9%, ritiene che Rai abbia un'offerta televisiva molto/abbastanza rispettosa della figura femminile; mentre il 66,8% riconosce l'impegno effettivo del servizio pubblico nel contrasto alle discriminazioni e ai pregiudizi verso le donne (molto/abbastanza impegnata).