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Sedicesima puntata
in onda domenica 26 febbraio 2012 alle 23.40
“Il naufragio spetta ai barconi dei migratori, come si permette un bastimento da crociera di affondare?” Parole amare, scritte – dopo il naufragio del Concordia - da Erri De Luca. Parole che lui stesso spiega a “Lilit – In un mondo migliore”, il programma condotto da Debora Villa.
Partendo dalle polemiche sulla cittadinanza ai figli degli immigrati e introdotto da un’intervista al giornalista Gabriel Del Grande, esperto di flussi migratori - lo scrittore si sofferma sul concetto di accoglienza, sul problema dell’esclusione sociale degli stranieri, sulle paure che suscitano e sul rischio di escludere anche i loro figli dal nostro futuro.
Tema della diversità sul quale, a “Lilit”, interviene anche Eva Robin’s che – partendo dalla propria condizione di persona “mista”, maschile e femminile insieme – analizza cosa significa accettare se stessi e farsi accettare.
Gli stessi problemi vissuti - con il linguaggio della comicità – dal “maschio selvatico” Antonio Cornacchione, sempre in guerra con le donne. Nell’ultima puntata sembra avere definitivamente la meglio, fino al colpo di scena: l’arrivo della madre. Tornano, inoltre, il futuro raccontato da Daniele Bossari, che racconta come l’intelligenza artificiale potrà aiutarci perfino nella politica, e le lezioni della maestra di femminilità, Cristina Bugatty, che spiega a Debora Villa come sfruttare la paura per conquistare l’uomo.
Il “Mondochevorrei” di Cecilia Vecchio, infine, è dedicato ai prodotti “made in carcere” realizzati dalle detenute di Lecce mentre, nell’anteprima, Rafael Didoni commenta con Debora Villa novità e curiosità dal mondo dei media.