Puntate

La quarta puntata di Moviextra60 si apre con una  rara intervista del 1971 al regista di culto Sam Peckinpah sul set di Cane di paglia. Primo film a non essere girato negli Stati Uniti, bensì a St. Ives in Cornovaglia e, soprattutto, primo film  drammatico lontano dalle ambientazioni  western a cui il regista ci aveva abituati. Peckinpah racconta come, anche in questo caso, al centro del suo cinema ci sia il tema della violenza e come non sia mai stato  attratto dal mito del west tipico del cinema classico hollywoodiano.
Si prosegue sull’argomento con una carrellata di trasmissioni della seconda metà degli anni ’60,  (Anteprima, Cronache del cinema e del teatro, Cinema 70) per analizzare il fenomeno rappresentato dall’affermazione del genere spaghetti western, attraverso le dichiarazioni di Sergio Leone, Sergio Corbucci, Carlo Lizzani e Lee Van Cleef.
Nella consueta rubrica Cinetelefilia, dedicata a chi in Rai si è occupato d’informazione cinematografica anche attraverso l’organizzazione delle rassegne televisive di film, Giulio Cesare Castello, studioso e critico di cinema, evidenzia le difficoltà, anche censorie, che di norma si presentavano durante la costruzione di un ciclo di film in tv.
In un servizio del 1962, scopriamo il backstage del kolossal Cleopatra, girato a Cinecittà, che ha rappresentato l’apice, nel bene e nel male, della cosiddetta “Hollywood sul Tevere”.

Infine, per l’appuntamento dedicato ai film prodotti dalla Rai, incontriamo Marco Bellocchio che nel 1980 racconta a Claudio G. Fava la trama di Salto nel vuoto, uno dei suoi film più significativi. Anouk Aimée, interprete dello stesso film, spiega invece a Beniamino Placido l’identificazione profonda che ha avuto con il suo personaggio