I VIAGGI APOSTOLICI
ANGELUS 4.0
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12-03-2023
PAPA: " DAMMI DA BERE…"
Francesco, che sta per compiere 10 anni di pontificato, esorta all'altruismo. Ricordando la parabola della samaritana, evidenzia il bisogno di acqua per la giustizia, per la solidarietà e l'amore.
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05-03-2023
FERMARE I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI
L'appello del Papa per la tragedia dei migranti annegati nel mare di Crotone
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22-01-2023
IL CORAGGIO DI LASCIARE PER AVERE NUOVA GIOIA
Domenica della Parola di Dio: L'appello del Papa contro guerre e conflitti nel mondo
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15-01-2023
SERVIRE E FARSI DA PARTE
Papa Francesco invita i credenti a prendere esempio dal Battista
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18-12-2022
TRASFORMARE LE CRISI IN SOGNI
L'appello del Papa nello scenario mondiale di guerre e violenze: dall'Ucraina al Caucaso e al Perù. La sua preghiera per toccare i cuori e trasformare le crisi in sogni.
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5 GIUGNO
san bonifacio

Bonifacio, in latino Bonifatius, al secolo Wynfrith o Vinfrido (Credition, 680 – Dokkumun, 5 giugno 754), fu un monaco benedettino di origine anglosassone, missionario in Assia e Turingia: è ritenuto l'apostolo della Germania. Le reliquie di san Bonifacio riposano nell'abbazia di Fulda e tutt'oggi sono considerate tra le più importanti per la nazione tedesca.
Nacque nel Regno del Wessex. Missionario in Frisia dal 716, sotto la guida di Villibordo, ricevette da Carlo Martello l'incarico di evangelizzare i territori dell' Assia e della Turingia dove incontrò molte difficoltà anche per le apparizioni instabili dei missionari irlandesi e scozzesi. Gregorio III lo nominò nuzio apostolico con l'incarico speciale di dare a quei paesi un'organizzazione ecclesiastica più rigida. A Roma ottenne anche nuovi collaboratori per questa sua opera: monaci provenienti dal monastero di Montecassino.
Esortò il clero a condurre una vita conforme ai canoni (proibizione di portare armi, della caccia, del vestito laicale e del concubinato), i membri del clero furono assoggettati alla vigilanza del vescovo, si prescrisse per i monaci la regola di san Benedetto.
Il suo epistolario contiene preziose informazioni sulle popolazioni della Germania del tempo, definite «feroci e ignoranti» che, pur convertite al cristianesimo, continuavano a praticare superstizioni pagane e sui rappresentanti del clero scrivendo < i cui diaconi, ignoranti di dottrina, si portano a letto, di notte, quattro o cinque concubine».Gli ultimi anni della sua vita operosa furono pieni di amare delusioni: si ritirò a Magonza continuando la sua missione spirituale e pastorale. e scelse come sede metropolitana Magonza dove, nell'abbazia di Fulda che gli era più cara, continuò la sua missione pastorale e spirituale. Bonifacio stava proprio per intraprendere il suo ultimo viaggio missionario in Frisia quando venne ucciso insieme ai compagni presso Dokkum ( Paesi Bassi) il 5 giugno del 754 all'età di 75 anni.
Nel Martirologio si celebrano anche:
SS. Marciano, Nicandro, Apollonio e compagni
In Egitto, ricordo dei SS. Marciano, Nicandro, Apollonio e compagni, martiri, che, come si narra, a causa della loro fede cristiana, dopo aver patito molte torture, furono legati ad un muro ed esposti così al feroce sole canicolare, e lentamente fatti morire di fame e di sete.
S. Doroteo
A Tiro, in Fenicia, ricordo di S. Doroteo, vescovo, che, non appena divenuto presbitero, dovette subire innumerevoli sofferenze sotto Diocleziano, ed infine, sopravvissuto fino al tempo dell’imperatore Giuliano, poté coronare in Tracia col martirio la sua veneranda vecchiaia, a centosette anni compiuti.
SS. Eobano, Adelario e nove compagni
In Frisia, ricordo dei SS. Eobano, vescovo, Adelario e nove compagni servitori di Dio, martiri, che conseguirono la palma gloriosa del martirio assieme a S. Bonifacio.
S. Luca Vu Ba Loan
Ad Hanoi, in VietNam, ricordo di S. Luca Vu Ba Loan, presbitero e martire, decapitato per Cristo sotto l’imperatore Mihn Mang.
SS. Domenico Toai e Domenico Huyen
Nella città di Tang Gia, nel VietNam, ricordo dei SS. Domenico Toai e Domenico Huyen, martiri, che, padri di famiglia e pescatori, sotto l’imperatore Tu-Duc, per quanto sottoposti ad ogni genere di tortura durante la lunga detenzione, non cessarono di esortare con il massimo ardore i compagni di prigionia affinché conservassero la loro fede, e consumarono infine il martirio glorioso venendo bruciati vivi.