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IL CORAGGIO DI LASCIARE PER AVERE NUOVA GIOIA
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TRASFORMARE LE CRISI IN SOGNI
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13 APRILE
san Martino i papa

Martino I (Todi,…- Cherson, 16 settembre 655) è stato il 74º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica. E’ venerato come santo anche dalle Chiese ortodosse. Luogo principale di sepoltura nella basilica di Santa Maria ad Blachernas.
fu consacrato papa nel luglio del 649, un paio di mesi dopo la morte del predecessore, senza aspettare il benestare imperiale Uno dei primissimi atti ufficiali di Martino fu la convocazione, tra il 5 e il 31 ottobre successivo, di un sinodo senza l’autorizzazione dell’imperatore Costanzo ( il primo Concilio Lateranense) per contrastare l' eresia monotelita sostenuta dall'imperatore del Sacro Romano Impero.
Martino fu molto energico nella pubblicazione dei decreti del sinodo laterano in un'enciclica, ma Costante aveva già replicato inviando l'Esarca Olimpio a Roma con l'ordine di far sottoscrivere il Typos ( editto bizantino che si opponeva a quello papale) dai vescovi e dalla cittadinanza intera e di arrestare il papa se si fosse opposto. La milizia cittadina (che ufficialmente era bizantina ma, di fatto, era ormai composta da nobili e cittadini romani) impedì l'esecuzione del piano opponendo una forte resistenza. Olimpio cambiò allora strategia e pianificò direttamente l'assassinio del papa: mentre riceveva la comunione dalle mani del pontefice. Durante una funzione religiosa nella Basilica di Santa Maria Maggiore, un suo scudiero avrebbe dovuto pugnalare Martino. Il Liber Pontificalis riferisce che al momento di sferrare il colpo lo scudiero fu abbagliato e momentaneamente accecato, non riuscendo a colpire il bersaglio; Olimpio si convinse che Martino era protetto dalla mano di Dio e si riappacificò con lui svelando i suoi piani prima di lasciare Roma per andare a combattere i Saraceni in Sicilia dove trovò la morte.
Con gli stessi ordini di Olimpo, il 15 giugno 653 giunse da Costantinopoli il nuovo esarca Teodoro I Calliope al comando delle truppe bizantine di Ravenna. Nella notte del 19 giugno Martino fu rapito e caricato su una nave che attendeva nel Tevere e salpò verso Costantinopoli dove giunse il 17 settembre, dopo un viaggio reso ancora più straziante dalla malattia (gotta e dissenteria) e dalla proibizione di scendere a terra nei porti in cui si faceva sosta. Dopo essere stato trattenuto in carcere ed in isolamento per 3 mesi venne sottoposto al processo che durò solamente un giorno. Il pontefice fu condannato a morte, privato degli abiti pontificali che ancora indossava, incatenato e trascinato seminudo per le strade di Costantinopoli fino al carcere. Il patriarca Paolo II, anche lui malato e in fin di vita, intercedette per Martino presso l'imperatore, il quale mutò la condanna a morte in esilio. Dopo aver sofferto una prigionia devastante e il dileggio pubblico venne, infine, esiliato a Cherson in Crimea, dove morì il 16 settembre dello stesso anno.
Martino fu sepolto a Costantinopoli nella basilica di Santa Maria ad Blachernas, divenendo oggetto di culto per i molti miracoli dovuti alla sua intercessione. In seguito, si ritiene, che la salma sia stata traslata a Roma e sepolta nella chiesa di San Martino ai Monti.
Nel Martirologio si celebrano anche:
SS. Carpo, Papilo, Agatonica e compagni
A Pergamo, in Asia, ricordo dei SS. martiri Carpo, vescovo di Thyatira, Papilo, diacono, Agatonica, sorella di Papilo, e molti altri, che per aver testimoniato la santa fede furono coronati dal martirio.
S. Ermenegildo
A Tarragona in Spagna, ricordo di S. Ermenegildo, martire, che, figlio di Leovigildo, re ariano dei Visigoti, fu convertito dal vescovo S. Leandro alla fede cattolica: ribellatosi al potere del padre, ed essendo stato per questo imprigionato, non volle tornare all’arianesimo e fu quindi fatto decapitare per ordine dello stesso padre, poiché non aveva voluto nel giorno di Pasqua ricevere la comunione dal vescovo ariano.
S. Saba Reyes
Nel villaggio di Totoclan, nella diocesi di Guadalajara in Messico, ricordo di S. Saba Reyes, presbitero e martire, che perì durante la persecuzione messicana in nome di Cristo Sacerdote e Re dell’ Universo.