I VIAGGI APOSTOLICI
ANGELUS 4.0
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12-03-2023
PAPA: " DAMMI DA BERE…"
Francesco, che sta per compiere 10 anni di pontificato, esorta all'altruismo. Ricordando la parabola della samaritana, evidenzia il bisogno di acqua per la giustizia, per la solidarietà e l'amore.
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05-03-2023
FERMARE I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI
L'appello del Papa per la tragedia dei migranti annegati nel mare di Crotone
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22-01-2023
IL CORAGGIO DI LASCIARE PER AVERE NUOVA GIOIA
Domenica della Parola di Dio: L'appello del Papa contro guerre e conflitti nel mondo
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15-01-2023
SERVIRE E FARSI DA PARTE
Papa Francesco invita i credenti a prendere esempio dal Battista
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18-12-2022
TRASFORMARE LE CRISI IN SOGNI
L'appello del Papa nello scenario mondiale di guerre e violenze: dall'Ucraina al Caucaso e al Perù. La sua preghiera per toccare i cuori e trasformare le crisi in sogni.
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9 NOVEMBRE
sant' agrippino

Agrippino ( II secolo d.C – 233) è stato il sesto vescovo di Napoli molti anni prima del martirio di San Gennaro. E’ venerato come santo patrono di Arzano alla periferia di Napoli. Si narra che le sue spoglie furono rinvenute dal cardinale Spinelli nel 1774 e furono traslate nella cripta sotto la cattedrale Stefania nel capoluogo partenopeo.Esistono pochi dati storici precisi sulla sua vita ma si può far riferimento a una delle fonti privilegiate relative alla prima chiesa di Napoli, il cosiddetto Chronicon o Gesta Episcoporum ( VIII secolo) un testo che tenta di ricostruire tutta la lista dei vescovi che si sono succeduti sul soglio episcopale della città e di dare alcune notizie della loro vita e della loro attività pastorale.
In esso Agrippino occupa il sesto posto e viene denominato amator patriae e defensor civitatis, dedito alla preghiera d’intercessione per i cristiani e capace di operare numerosi miracoli. Nel testo agiografico della vita di Agrippino ( X secolo ) viene considerato patrono e difensore della città di Napoli molto prima di San Gennaro, martire. Nel Libellus miraculorum S. Agrippini, composto tra i secoli VIII-X, sono descritti undici miracoli operati dal vescovo quasi tutti avvenuti presso il primitivo sepolcro del santo vescovo nelle catacombe poi dedicate a San Gennaro.La celebrazione della festa del santo al giorno 9 novembre proviene dal Calendario Marmoreo napoletano (secolo VIII-IX).
Nell’antico martirologio romano si attesta la memoria di « Agrippinus procul dubio primis Neapolitanae ecclesiae episcopis annumerandus est; quibus annis sederit ignoratur ». In altri scritti risulterebbe vescovo ai tempi dei papi Urbano e Ponziano e degli imperatori Eliogabalo e Alessandro Severo, quindi prima delle persecuzioni di Diocleziano. Le testimonianze archeologiche sembrano collocare la memoria del santo vescovo nel periodo paleocristiano: in un primo momento la sepoltura di un vescovo di Napoli venerato come santo intorno alla metà del III secolo, in seguito la traslazione delle reliquie di San Gennaro nella zona puteolana all’interno del già esistente sepolcreto cristiano di Capodimonte.
Nel Martirologio si celebrano: