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ANGELUS 4.0

17 GIUGNO

Il Santo  del Giorno
 

san ranieri
GIUGNO XVII
 

Ranieri Scàcceri ( Pisa. 1115- Pisa, 17 giugno 1160) fu un eremita italiano. Santo patrono della città di Pisa e di Montecarlo dove viene festeggiato il 19 novembre. Le spoglie mortali sono custodite nella tomba all’interno del Duomo di Pisa.

La vita di Ranieri ebbe una profonda trasformazione negli anni della giovinezza: nato nel 1118 da Gandolfo Scàcceri, un ricco mercante di Pisa, trascorse la gioventù in frivolezze finché, a diciannove anni, incontrò Alberto, un eremita che era venuto ad abitare in città presso il monastero di San Vito: seguendo il suo esempio Ranieri scelse di abbandonare tutte le sue ricchezze per vivere in completa povertà. Si trasferì poi come pellegrino in Terra Santa dove soggiornò diversi anni dandosi alla mortificazione del corpo e alla penitenza.

Ritornò a Pisa nel 1154, condotto in patria dall'amico ammiraglio pisano Ranieri Bottacci, e si ritirò nello stesso monastero di San Vito dove anni prima aveva incontrato l'eremita Alberto. Già durante la sua vita si era diffusa la notizia di miracoli da lui compiuti. Morì nel 1160, il 17 giugno e si narra che alla sua morte le campane di Pisa suonarono da sole, tutte assieme, senza che nessuno le toccasse.

Nel 1632 San Ranieri, venne eletto patrono della diocesi e della città di Pisa. In quell'occasione i resti del già veneratissimo Santo furono portate in processione lungo la città che organizzò una luminaria in suo onore e traslato dal precedente altare (oggi occupato dalle reliquie di San Guido della Gherardesca) al suo posto attuale nella cappella dell'Incoronata oggi nota, per l'appunto, come "di San Ranieri". La tradizione della luminaria, o luminara, è stata ripetuta diverse volte negli anni ed è poi diventata una tradizione annuale la sera della vigilia del giorno di San Ranieri (17 giugno) e rientra nei vari festeggiamenti del Giugno Pisano.

Molte sono le leggende che accompagnano la figura di Ranieri e vivono ancora nell'immaginario collettivo della città, non solo legate alle sue gesta da vivo. Ad esempio, fin dai tempi della Repubblica Marinara, i pisani si tramandano la tradizione riguardante la burrasca di san Ranieri, secondo la quale ogni anno, nonostante il clima estivo, il santo metterebbe alla prova i propri concittadini scatenando la pioggia sulle loro teste.


 

Nel  Martirologio  si celebrano:

 

SS. Blasto e Diogene
A Roma, sulla Via Salaria Antica, ricordo dei SS. Blasto e Diogene, martiri. 

SS. Isauro, Innocenzo, Felice, Ermia, Pellegrino e Basilio
A Apollonia in Macedonia, ricordo dei SS. Isauro, Innocenzo, Felice, Ermia, Pellegrino e Basilio, martiri. 

SS. Nicandro e Marciano
A Dorostoro in Mesia, ricordo dei SS. Nicandro e Marciano, che, soldati, furono condannati a morte dal governatore Massimo durante la persecuzione di Diocleziano, per essersi fermamente rifiutati di sacrificare agli dei pagani.

S. Antidio vescovo
A Besançon, in Francia, ricordo di S. Antidio, vescovo e martire, che, come si tramanda, fu condannato a morte da Croco, re dei Vandali. 

S. Pietro Da
A Qua Linh, nel Tonchino, ricordo di Pietro Da, martire, che, falegname e sacrestano, sottoposto a spaventose torture rimase comunque fermo nella sua professione di fede, ed infine, gettato tra le fiamme, portò a compimento il suo martirio sotto l’imperatore Tu-Duc.

  I SANTI DEL GIORNO

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