I VIAGGI APOSTOLICI
ANGELUS 4.0
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12-03-2023
PAPA: " DAMMI DA BERE…"
Francesco, che sta per compiere 10 anni di pontificato, esorta all'altruismo. Ricordando la parabola della samaritana, evidenzia il bisogno di acqua per la giustizia, per la solidarietà e l'amore.
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05-03-2023
FERMARE I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI
L'appello del Papa per la tragedia dei migranti annegati nel mare di Crotone
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IL CORAGGIO DI LASCIARE PER AVERE NUOVA GIOIA
Domenica della Parola di Dio: L'appello del Papa contro guerre e conflitti nel mondo
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SERVIRE E FARSI DA PARTE
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18-12-2022
TRASFORMARE LE CRISI IN SOGNI
L'appello del Papa nello scenario mondiale di guerre e violenze: dall'Ucraina al Caucaso e al Perù. La sua preghiera per toccare i cuori e trasformare le crisi in sogni.
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22 SETTEMBRE
san maurizio

San Maurizio, noto anche come Moritz, Morris, Maurice, Mauricio o - in latino - Mauritius (Tebe, ... – Aganum, 287 circa), è stato un militare romano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. E’ considerato il patrono degli Alpini e la sua festività ricorre il 22 settembre. Luogo di culto principale l’ Abbazia territoriale di San Maurizio d’Aguano in Svizzera.
Secondo le agiografie, sarebbe stato un generale dell'Impero romano, a capo della leggendaria Legione tebana egizio-romana, operante nella Mesopotamia nel corso del III secolo e successivamente, nel 300, trasferita nell'Europa centrale romana, a Colonia ed a nord delle Alpi. In seguito al rifiuto di intraprendere azioni punitive contro i cristiani sarebbe stato martirizzato durante la decima persecuzione di Diocleziano.
Secondo i documenti agiografici la legione, interamente composta da cristiani, che in origine prestava servizio ai confini orientali dell'impero, venne schierata in Gallia dall'imperatore Diocleziano. Il compito della legione era di assistere militarmente Massimiano nella difesa contro i Quadi e Marcomanni, barbari che dal fiume Reno sconfinavano nella Gallia, e di sottomettere le popolazioni ribelli locali.
I soldati eseguirono brillantemente la loro missione, tuttavia, quando Massimiano ordinò di perseguitare (ed uccidere) alcune popolazioni locali del Vallese convertite al cristianesimo, molti tra i soldati tebani si rifiutarono. Massimiano ordinò una severa punizione e, non bastando la sola flagellazione dei soldati ribelli, si decise di applicare la decimazione, una punizione militare che consiste nell'uccisione di un soldato su dieci.
In seguito vennero ordinate altre azioni dello stesso tipo contro le popolazioni locali, cosa che portò la legione a rifiutare di nuovo il compito repressivo assegnato, anche in seguito all'incoraggiamento del generale Maurizio. Massimiano ordinò quindi una seconda decimazione che i soldati tebani accettarono rassegnati.
I soldati però restarono fermi nel rifiutare di compiere qualsiasi tipo di violenza contro i loro confratelli cristiani, cosa che portò Massimiano a ordinare che tutti i restanti componenti della legione tebana (inizialmente composta da 6.600 soldati) venissero massacrati sul posto. Il luogo dell'eccidio, allora noto come Agaunum in Raetia, è l'attuale Saint Maurice en Valais (Svizzera) dove si trova un'abbazia dedicata a San Maurizio. Tra gli scampati all'eccidio vi era Sant’ Alessandro, che successivamente divenne vescovo di Bergamo.
Molti ordini religiosi cavallereschi sono stati costituiti in onore di questo santo, incluso l’Ordine del Teson d’Oro del Sacro Romano Impero e l' Ordine di san Maurizio dei Savoia.
Nel Martirologio si celebrano anche:
S. Emerita
A Roma nel cimitero di Commodilla, sulla Via Ostiense, ricordo di S. Emerita, martire.
S. Basilla
A Roma sulla Via Salaria Antica, deposizione di S. Basilla, martire sotto gli imperatori Diocleziano e Massimiano.
S. Emmeranno
A Ratisbona in Baviera, in Germania, ricordo di S. Emmeranno, vescovo, che fu martirizzato per la fede in Cristo.
SS. Paolo Chong Ha-sang e Agostino Yu Chin-gil
A Seul in Corea, passione dei SS. Paolo Chong Ha-sang e Agostino Yu Chin-gil, martiri, dei quali l'uno guidò per vent'anni la prima comunità cristiana in tempo di persecuzione, l'altro mandò lettere a papa Gregorio XVI perché inviasse sacerdoti in Corea; entrambi catechisti, furono decapitati insieme per la fede in Cristo, dopo molte torture.