I VIAGGI APOSTOLICI
ANGELUS 4.0
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12-03-2023
PAPA: " DAMMI DA BERE…"
Francesco, che sta per compiere 10 anni di pontificato, esorta all'altruismo. Ricordando la parabola della samaritana, evidenzia il bisogno di acqua per la giustizia, per la solidarietà e l'amore.
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05-03-2023
FERMARE I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI
L'appello del Papa per la tragedia dei migranti annegati nel mare di Crotone
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22-01-2023
IL CORAGGIO DI LASCIARE PER AVERE NUOVA GIOIA
Domenica della Parola di Dio: L'appello del Papa contro guerre e conflitti nel mondo
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15-01-2023
SERVIRE E FARSI DA PARTE
Papa Francesco invita i credenti a prendere esempio dal Battista
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18-12-2022
TRASFORMARE LE CRISI IN SOGNI
L'appello del Papa nello scenario mondiale di guerre e violenze: dall'Ucraina al Caucaso e al Perù. La sua preghiera per toccare i cuori e trasformare le crisi in sogni.
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9 GIUGNO
sant' efrem il siro

Efrem il Siro, Aphrêm Sûryāyâ in arabo أفرام السرياني (Nisibis,306-Edessa,9 giugno 373) è stato un diacono, teologo.
Efrem nacque attorno al 306, nella città di Nisibis, attuale Nusaybin ( Turchia sud-orientale) in Mesopotania. Basandosi sulle sue opere si deduce che i suoi genitori facevano parte della crescente comunità cristiana della città. In alcune agiografie si dice che suo padre era un pagano.
Viene venerato come santo dai cristiani del mondo intero, ma in particolare dalla Chiesa cattolica e ortodossa e dalla Chiesa cattolica sira. Ha scritto moltissimi inni, poesie e omelie in versi e commentari biblici in prosa. Autore di opere di teologia pratica, per l'edificazione della Chiesa, che testimoniano una fede cristiana ancora primitiva ma vibrante, poco influenzata dal pensiero occidentale e più vicina al modo di pensare orientale. Venne battezzato all'età di 18 anni e quasi sicuramente entrò in un convento. Divenne diacono e il suo vescovo lo volle come professore (in siriano malp̄ānâ, titolo che è ancora molto diffuso presso la chiesa siriana). La tradizione vede in Efrem il fondatore della scuola di Nisibis, che nei secoli successivi fu il centro educativo della Chiesa d'oriente. Dopo la morte dell’imperatore romano Costantino e le guerre per la riconquista del territorio Nisibis venne ceduta alla Persia con la clausola che la comunità cristiana potesse lasciare la città. La comunità partì in esilio per insediarsi definitivamente a Edessa, attuale Sanliurfaer.
Rimase fino alla fine dei suoi giorni in questa città, morendo di peste il 9 giugno 373.
Papa Benedetto ne elogiò la figura e lo dichiarò dottore della Chiesa con l’enciclica Principi Apostolorum Petro, scritta il 5 ottobre 1920.
Nel Martirologio si celebrano :
SS. Primo e Feliciano
Sulla Via Nomentana, al quindicesimo miglio da Roma, ricordo dei SS. Primo e Feliciano, martiri.
S. Diomede
A Nicea in Bitinia, ricordo di S. Diomede, martire.
S. Vincenzo di Aquitania
Ad Agin in Aquitania, in Francia, ricordo di S. Vincenzo, martire, che si dice abbia consumato il suo martirio per Cristo durante una celebrazione pagana in onore del sole.