I VIAGGI APOSTOLICI
ANGELUS 4.0
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12-03-2023
PAPA: " DAMMI DA BERE…"
Francesco, che sta per compiere 10 anni di pontificato, esorta all'altruismo. Ricordando la parabola della samaritana, evidenzia il bisogno di acqua per la giustizia, per la solidarietà e l'amore.
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05-03-2023
FERMARE I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI
L'appello del Papa per la tragedia dei migranti annegati nel mare di Crotone
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IL CORAGGIO DI LASCIARE PER AVERE NUOVA GIOIA
Domenica della Parola di Dio: L'appello del Papa contro guerre e conflitti nel mondo
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15-01-2023
SERVIRE E FARSI DA PARTE
Papa Francesco invita i credenti a prendere esempio dal Battista
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18-12-2022
TRASFORMARE LE CRISI IN SOGNI
L'appello del Papa nello scenario mondiale di guerre e violenze: dall'Ucraina al Caucaso e al Perù. La sua preghiera per toccare i cuori e trasformare le crisi in sogni.
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31 GENNAIO
san giovanni bosco

Gennaio XXXI
Giovanni Melchiorre Bosco ( Castelnuovo d’Asti, 16 agosto 1815- Torino, 31 gennaio 1888) meglio noto come don Bosco degli Oratori, è stato un presbitero e pedagogo italiano, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. È stato canonizzato da papa Pio XI nel 1934. Il suo corpo è attualmente custodito ed sposto all'interno di un'urna nel Santuario di Maria Ausiliatrice a Torino.
Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una modesta cascina dove ora sorge il Tempio di Don Bosco, nella frazione collinare I Becchi di Castelnuovo d'Asti, figlio dei contadini Francesco Bosco e Margherita Occhiena. Il padre, rimasto vedovo della prima moglie si era risposato ma morì di polmonite quando Giovanni aveva appena due anni. Furono anni molto difficili per mamma Margherita; molta gente morì a causa della fame e delle epidemie.
A nove anni il piccolo Giovanni Bosco ebbe un sogno che egli stesso definì "profetico" e che più volte raccontò ai ragazzi del suo Oratorio e In seguito a quel sogno, il giovane Bosco decise di seguire la strada del sacerdozio e di dedicarsi alla formazione dei ragazzi. Per mantenersi gli studi lavorò come garzone, cameriere, addetto alla stalla ecc... Fondò la Società dell'Allegria, attraverso la quale, in compagnia di alcuni giovani di buona fede, tentava di far avvicinare alla preghiera i coetanei attraverso i suoi soliti giochi di prestigio e i suoi numeri acrobatici. Egli stesso raccontava che un giorno riuscì a battere un saltimbanco professionista, acquistandosi così il rispetto degli altri e la loro considerazione.
Studiò in seminario e Il 29 marzo 1841 ricevette l'ordine del diaconato, il 26 maggio iniziò gli esercizi spirituali di preparazione al sacerdozio che ricevette il 5 giugno 1841 nella Cappella dell’Arcivecovado di Torino. Poco tempo dopo iniziò il suo impegno di sostegno ed evangelizzazione dei bambini e dei ragazzi, che in quel periodo erano spesso malnutriti e sfruttati. Nel 1854 don Bosco diede inizio alla Società Salesiana, con la quale assicurò la stabilità delle sue opere e del suo spirito anche per gli anni futuri.
Cercando di realizzare i suoi sogni ispiratori si dedicò anche all’attività missionaria e nel 1875 partì la prima spedizione missionaria per l’Argentina, terra della grande emigrazione italiana dell'Ottocento e grazie al suo impegno i primi missionari di Don Bosco s’insediarono in una parrocchia a Benos Aires, ma ben presto la loro azione si allargò spingendosi anche in Patagonia.
Don Bosco morì di malattia e logoramento fisico a Torino all'alba del 31 gennaio 1881.
Il suo messaggio educativo è sintetizzato attorno a tre parole: ragione, religione, amorevolezza. Alla base del suo sistema preventivo ci fu un profondo amore per i giovani, chiave di tutta la sua opera educativa.
Fu dichiarato santo nel giorno di Pasqua del 1°aprile 1934.
Si festeggia anche
Geminiano ( Cognento, 15 gennaio 312- Modena, 31 gennaio 397) è stato vescovo di Modena, città di cui è il patrono. Il corpo è custodito nell’urna all’interno della cripta del duomo che è considerato uno dei più importanti esempi dello stile romanico in Italia.
San Geminiano è famoso per alcune leggende agiografiche. Nel 452 Attila, sovrano degli Unni che erano discesi in Italia dalle alpi venete, si apprestava a mettere a ferro e fuoco anche l’ antica città di Modena. Gli abitanti della città fecero ricorso a san Geminiano che invocò l'aiuto di Dio e fece scendere la nebbia sulla città: Attila non riuscì ad individuarla e proseguì verso Sud.