Puntate

Per la rubrica Cinetelefilia saremo in compagnia di Patrizia Pistagnesi, critica del cinema, organizzatrice di festival, sceneggiatrice. La Pistagnesi ricostruisce il suo percorso di curatrice di trasmissioni tv sul cinema, proposte televisive che non rinunciavano a un taglio spettacolare e popolare, pur misurandosi con le indicazioni e le suggestioni che la nuova critica cinematografica italiana andava elaborando in quegli anni, e che portarono a un approccio completamente innovativo nei confronti, ad esempio, del cinema di genere italiano.

Con la trasmissione Cinema70 andiamo sul set del film Tristana del maestro Luis Bunuel. Ci parlano del film Catherine Denevue, Fernando Rey e Franco Nero, gli interpreti principali, mentre il poeta Rafael Alberti ci offre un ritratto del grande regista spagnolo.

Nel 1988 la trasmissione Cinema intervista il regista Werner Herzog, nel pieno della sua popolarità dopo la consacrazione internazionale di film come Aguirre, Woyzeck e Nosferatu. Il regista tedesco, anzi bavarese come tiene a sottolineare, rivendica un cinema che faccia delle proprie radici la base del fare cinema; cinema che, come  confessa, è per lui l’unico modo per continuare ad avere dei rapporti umani.

Dalla trasmissione La regola del gioco, curata da Sergio Germani, presentiamo un incontro con il regista Nando Cicero, che ricostruisce il suo apprendistato cinematografico e il caso rappresentato da uno dei suoi film più tipici del filone trash all’italiana, Viva la foca, che sarà al centro di una nuova polemica critica al momento della sua presentazione in una retrospettiva dedicata al cinema italiano curata da Marco Giusti per la Mostra di Venezia.

L’ultimo servizio in scaletta è dedicato al film Giulia e Giulia di Peter Del Monte, altro esempio dell’innovazione Rai, primo lungometraggio in alta definizione. Le interviste al regista Del Monte e agli attori Kathleen Turner, Sting e Gabriel Byrne ci guidano nei cambiamenti che questo nuovo sistema di produzione cinematografica rappresenta per il lavoro di ognuno di loro.