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La vita è sogno

dramma in tre atti di Pedro Calderon de la Barca

Drammaturgo e religioso spagnolo, Pedro Calderón de la Barca nasce a Madrid il giorno 17 gennaio 1600.
La sua produzione teatrale conta più di centodieci lavori: pubblica quattro Partes negli anni tra il 1636 e il 1674, mentre la quinta, del 1677, non otterrà la sua approvazione. Nello stesso 1677 vede la luce un volume che contiene dodici "autos Sacramentales".
Quello che è considerato il capolavoro di Calderón, porta il titolo di "La vida es sueño" (La vita è sogno), un dramma filosofico-teologico in tre atti, in versi, scritto nel 1635.

Nel gennaio del 1973 va in onda sul canale Nazionale  della radiofonia la commedia in tre atti con la regia di Giorgio Pressburger. Ne proponiamo l’ascolto in nove parti.

 La storia


A Basilio re di Polonia hanno profetizzato che un giorno il figlio Sigismondo si impadronirà con la violenza del trono. Basilio rinchiude Sigismondo in una torre impedendogli così ogni rapporto , ogni contatto con la realtà. Ma un giorno Basilio decide di farlo governare e Sigismondo, carico di odio e di rabbia  per tutto ciò che ha patito negli anni di prigionia, compie una serie di azioni nefande.
Basilio lo imprigiona di nuovo. E’ un’insurrezione popolare, questa volta, a liberare di nuovo Sigismondo e a porlo sul trono. Ma Sigismondo ora ha imparato, ha capito che “la vita è un sogno”, che “sogno era la prigionia”, “come sogno (è) l’insperata salvezza che il padre aveva voluto concedergli sfidando il destino. Sigismondo è riuscito a correggere con il libero arbitrio quanto gli era predestinato grazie all’insegnamento di cui ha fatto tesoro, alle esperienze vissute passando dalle tenebre alla luce e poi nuovamente nelle tenebre”.
 

Reprimiamo” – dice Sigismondo – “questa indole selvaggia, questa furia, questa superbiose ci avvenisse di sognare ancora. E così faremo poiché tanto singolare è il mondo, che vivere è soltanto sognare e l’esperienza m’insegna che l’uomo, vivendo sogna quel che è finché si sveglia. Sogna il re d’esser re e in quest’inganno vive, comanda, dispone, governa; e gli onori che riceve in prestito li scrive sul vento e, sventura, li converte in cenere la morte. E chi vorrà regnare sapendo che deve pur svegliarsi nel sonno della morte? Sogna il ricco, tra le sue ricchezze che gli dan tanti crucci; sogna il povero che patisce miseria e povertà; sogna chi comincia a prosperare, sogna chi brama e s’affanna, sogna chi fa oltraggio e ingiuria e nel mondo   tutti in conclusione sognano quel che sono anche se nessuno lo comprende. Sogno io che sono qui oppresso in questo carcere; e sognai di vedermi in più lusinghiera condizione. Cos’è la vita? Un delirio. Cos’è la vita? Finzione, ombra, illusione. E il più gran bene è niente; ché tuta la vita è un sogno; e sogno sono i sogni”.

(dal Radiocorriere dell’epoca)

 
La vita è sogno,  dramma in tre atti di Pedro Calderon de la Barca

Personaggi ed interpreti : Basilio re di Polonia : Antonio Battistella; Sigismondo, principe ereditario: Roberto Herlitzka;  Astolfo, duca di Moscovia: Cesare Gelli; Clotaldo vecchio:  Carlo Tamberlani ; Clarino buffone: Silvio Anselmo; Stella Infanta: Anna Maria Gherardi; Rosaura dama: Gabriella Zamparini .

Regia Giorgio Pressburger
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