Rai per la Sostenibilità

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Trasmissioni con pubbliche raccolte di fondi

Art. 1 - Criteri di selezione

La Rai, nell’ambito degli spazi che annualmente dedica gratuitamente alle campagne di pubblica raccolta di fondi, si riserva di valutare le richieste presentate da associazioni iscritte nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, costituite per il perseguimento - senza scopo di lucro - di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale (di seguito anche complessivamente “Enti” o singolarmente “Ente”) se in linea con i seguenti criteri:

  • Il punto g) del Documento di indirizzo sul pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo, approvato dalla Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza sui Servizi Radiotelevisivi il 13 febbraio 1997 [1];
  • il più ampio quadro normativo di riferimento;
  • le proprie insindacabili esigenze e valutazioni editoriali dei temi proposti.

Le valutazioni editoriali relative ad ogni iniziativa sono insindacabilmente a cura della Rai e la selezione è affidata alla Direzione Rai Per la Sostenibilità-ESG, che effettuerà le scelte e determinerà le autorizzazioni allo svolgimento delle campagne di raccolta fondi a suo giudizio.

Nell’individuazione degli Enti cui attribuire le diverse tipologie di spazi gratuiti in palinsesto - per raccolte fondi, spot di comunicazione sociale, iniziative di sensibilizzazione - la Rai farà ogni ragionevole sforzo per favorire ove possibile la più ampia rotazione dei soggetti scelti - compatibilmente con la natura e l’oggetto associativo, nonché tenuto conto della linea editoriale dei programmi in cui le iniziative sono inserite - così da sostenere e incrementare il pluralismo associativo, tenuto in ogni caso conto della capacità e competenze di carattere sociale di alcune realtà del Terzo Settore tali da farne un punto di riferimento per l’opinione pubblica nelle rispettive aree tematiche di azione.

Criterio ulteriore adottato da Rai Per la Sostenibilità-ESG nella selezione dei progetti presentati è che questi siano sviluppati in Italia ed abbiano ricadute economiche, sociali e culturali oggettivamente identificabili sul territorio italiano, fermo restando comunque quanto previsto e stabilito dall’ultimo punto dell’art. 4 che segue per quanto riguarda emergenze in Paesi esteri.

 

Art. 2 - Rapporti con Rai

La Direzione Rai Per la Sostenibilità-ESG, nella sua articolazione dedicata alle Campagne Sociali, intrattiene rapporti diretti esclusivamente con gli Enti, come definiti dal precedente art.1, e che siano in possesso dei requisiti di seguito indicati. Rai non ha pertanto rapporti diretti e/o indiretti con le agenzie di comunicazione in quanto utilizzate dagli Enti per lo sviluppo delle loro campagne.

Art. 3 – Documentazione richiesta

Gli Enti richiedenti dovranno trasmettere, pena l’inammissibilità della richiesta, la seguente documentazione:

a)      iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;

b)      atto costitutivo e relativo Statuto comprovanti la mancanza di finalità di lucro negli scopi perseguiti nonché la documentazione che attesti la costituzione da almeno 3 esercizi compiuti;

c)      bilancio o altro idoneo documento contabile statutariamente previsto depositato, relativo almeno all’esercizio sociale dell’anno precedente la richiesta, dal quale risulti con specifica evidenza la consistenza e la gestione delle risorse afferenti all’attività di assistenza, beneficenza e altre similari; 

d)      progetto dettagliato con impegno economico per il quale si richiede la raccolta fondi;

 

nel caso di precedenti campagne approvate e veicolate dalla Rai

e)      copia della documentazione comprovante il rendiconto secondo quanto previsto dall’art. 5, pena la decadenza dalla possibilità di accedere agli spazi di cui alle presenti disposizioni, per le manifestazioni approvate dalla Rai successivamente all’entrata in vigore delle stesse.

 

Art. 4 - Tempistiche

Le richieste per spazi con pubblica raccolta di fondi - corredate della documentazione di cui all’art. 3 riguardante le dichiarazioni di responsabilità e in relazione agli obblighi previsti all’art. 5 - devono essere inviate nel corso del bimestre marzo/aprile per il secondo semestre dell’anno in corso e nel corso del bimestre settembre/ottobre per il primo semestre dell’anno successivo alla casella di posta elettronica: raiperlasostenibilita.campagnesociali@rai.it.

È prevista la deroga al rispetto dei termini imposti dalle predette finestre temporali esclusivamente per le iniziative di solidarietà di particolare interesse, anche in considerazione di esigenze non programmabili e con carattere di eccezionalità e/o urgenza:

  • realizzate di concerto con i responsabili editoriali coinvolti;
  • promosse di concerto con il Dipartimento della Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • promosse da organizzazioni umanitarie internazionali in relazione a emergenze riguardanti territori esteri.

 

Art. 5 – Obblighi per gli Enti richiedenti

Gli Enti richiedenti, a pena di inammissibilità della richiesta:

  • devono essere costituiti da almeno 3 anni di esercizio compiuti ed essere iscritti, all’atto della presentazione della richiesta, al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;
  • sono tenuti obbligatoriamente alla certificazione dei propri bilanci;
  • devono indicare la data prevista della conclusione della raccolta fondi;
  • devono mettere a conoscenza Rai (nella qualità di “soggetto erogatore”) dello scopo ben circostanziato al quale i fondi pervenuti dalla raccolta saranno destinati. L’Ente richiedente in questa fase deve evidenziare le finalità della raccolta al fine di portare a conoscenza dell’erogante se detti fondi sono diretti alle attività di interesse generale dell’Ente o sono mirati a specifici progetti;
  • sono tenuti a rispettare la funzione di strumentalità dell’attività di raccolta fondi rispetto alla realizzazione delle attività statutarie di interesse generale;
  • devono altresì garantire sotto la loro esclusiva responsabilità il rapporto di strumentalità tra i fondi raccolti e la loro destinazione, prevedendo che i costi totali, sia amministrativi sia per l’attività di raccolta fondi, siano contenuti entro i limiti ragionevoli tali da consentire che, dedotti tali costi, residui comunque una congrua quota di fondi da destinare ai progetti e alle attività per cui la stessa campagna è stata attivata;
  • devono prevedere una sola destinazione alternativa per la devoluzione dei fondi raccolti, nell’ipotesi in cui il progetto o la finalità per i quali erano originariamente destinati non siano più realizzabili per motivi non imputabili all’Associazione;
  • entro 6 mesi dalla conclusione della raccolta fondi, in un’ottica di trasparenza e rendicontazione, devono impegnarsi a pubblicare idoneo rendiconto dell’iniziativa e la destinazione del ricavato mediante pubblicazione sul sito dell’associazione in posizione di alta visibilità per un periodo di 30 giorni e a rilasciare un comunicato stampa alle principali agenzie nazionali. La medesima comunicazione andrà inviata anche alla Direzione Rai Per la Sostenibilità-ESG via mail all’indirizzo raiperlasostenibilita.campagnesociali@rai.it con indicazione puntuale della url e della data di pubblicazione;
  • non possono destinare, anche solo parzialmente, i fondi raccolti al finanziamento di progetti diversi - in tutto o in parte - da quelli presentati, anche se attinenti alle finalità perseguite o aventi caratteri di sopravvenuta urgenza e/o eccezionalità;
  • devono dichiarare alla Rai di non avere direttamente o indirettamente finalità anche in parte commerciali e che la stessa iniziativa proposta non è collegata direttamente o indirettamente a finalità anche in parte commerciali proprie e/o di altri soggetti cui eventualmente l’Ente intenda fornire supporto mediante la richiesta di raccolta fondi. Non saranno pertanto accettati materiali informativi di corredo con loghi commerciali.

 

Art. 6 – Modalità e strumenti di raccolta fondi

L’Ente richiedente è l’unico responsabile della raccolta e della gestione dei fondi e della modalità di raccolta. Dovrà esibire la documentazione comprovante che gli strumenti utilizzati per la raccolta stessa (SMS, chiamate da rete fissa, carte di credito, IBAN, QR CODE) si riferiscono ad una specifica ed esclusiva causale di versamento e non possono essere confusi con altre iniziative.

 

Art. 7 – Vincoli di comunicazione durante la campagna

Nei sette giorni precedenti la data di avvio del periodo di campagna sociale autorizzata da Rai per la Sostenibilità - ESG l’Ente richiedente non può realizzare campagne pubblicitarie (a pagamento) sulle reti Rai e non può altresì realizzare campagne su media diversi dalla Rai.

 

Art. 8 – Rispetto della normativa e delle disposizioni aziendali in materia di comunicazione

Ogni iniziativa dovrà attenersi alla normativa vigente e gli spot dovranno essere realizzati secondo la vigente normativa primaria e secondaria e le disposizioni e le regole in vigore per la comunicazione radiotelevisiva e pubblicitaria sulle reti della Rai, nonché in coerenza con le esigenze editoriali e i principi del Codice Etico Rai.

Art. 9 – Organizzazioni alle quali non si applica il regolamento

Le norme previste nel presente regolamento non si applicano alle Organizzazioni che costituiscono emanazione diretta dello Stato italiano e/o di organismi sovranazionali (ad esempio ONU) in quanto le iniziative di comunicazione sociale intraprese dai predetti soggetti sono regolate da appositi accordi che la Rai pone in essere direttamente con le Istituzioni di riferimento.

Art. 10 – Campagne escluse

Non saranno accolte richieste relative a campagne per:

  • il 5 per mille;
  • i lasciti testamentari;
  • le aste di beneficenza.

Altresì non sarà possibile prendere in esame, e dunque accogliere, le richieste che non presentano la corretta documentazione e i supporti prescritti.



[1] Pluralismo associativo.

Il nostro Paese è caratterizzato dalla presenza di una fitta rete di associazioni impegnate nel campo dell'assistenza, della marginalità sociale, della promozione dei diritti, della tutela ambientale e così via. Un patrimonio di volontariato che va maggiormente rappresentato, valorizzato e sostenuto dalla Rai. È auspicabile un raccordo permanente, anche al fine di promuovere specifiche trasmissioni di servizio, tra la Rai ed il mondo associativo. Per quanto riguarda le trasmissioni nel corso delle quali vengono organizzate pubbliche raccolte di fondi, va assicurato che a beneficiarne siano a rotazione tutte le associazioni più rappresentative e che offrano adeguate garanzie: a questo riguardo si richiedono alla Rai delle regole precise, che la Commissione si riserva di valutare.

 


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