Fuori orario

Dal 26 marzo al 01 aprile 2017

In onda dal 26 marzo al 01 aprile 2017

Domenica 26   marzo     2017    RAI3 dalle   02.10   alle   6.00       (230’)  

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

BACK TO BLACK (3)

a cura di Donatello Fumarola 

 

PERFIDO INGANNO                                             

(Born to Kill, Usa 1947, b/n, 90')

Regia: Robert Wise

Interpreti: Claire Trevor, Lawrence Tierney, Walter Slezak, Philip Terry, Audrey Long, Elisha Cook Jr., Isabel Jewell

 

Helen Brent (Claire Trevor), donna da poco divorziata, scopre con orrore che una sua vicina di casa è stata assassinata insieme a un amico. L'omicida è un certo Sam Wilde (Lawrence Tierney), uomo di cui Helen – che ha scelto di non andare alla polizia a segnalare il misfatto – rimane presto invaghita. Le cose si complicano quando la donna scopre che Sam altri non è che il futuro marito di sua sorella. 

 

 

 

GLI AMICI DI NICK HEZARD        

(Italia 1976, col., 100')

Regia: Fernando Di Leo

Con: Luc Merenda, Lee J. Cobb, Gabriele Ferzetti, Luciana Paluzzi

 

Per vendicare la morte di un amico, un giovane fuorilegge dilettante in Svizzera predispone un "orologio" (cioè una truffa molto macchinosa) ai danni del principale responsabile, un affarista americano. Gli fa credere di esser stato coinvolto in un omicidio e gli soffia un numero imprecisato di miliardi.

 

 

 

 

 

 

Venerdì  31 marzo     2017        RAI3    dalle 1.50  alle 6.00  (250’) 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto 

 

presenta

 

BACK TO BLACK (4)

a cura di Donatello Fumarola

 

SÉRIE NOIRE

(Francia, 2009, col., 18’57”, v.o. sott. it.)

Regia: Jean-Claude Rousseau

« Série noire, definito da Rousseau come un  piccolo film  è in realtà un grande film. Il titolo è da leggere anche come : « serie di neri », e deriva probabilmente dal finale di Le diable probablement di Robert Bresson. Tra un nero e il seguente, il piacere perverso di una veduta del cielo viene negata dalla presenza della facciata di una casa, evocando così il celebre verso di Leopardi: « Sempre caro mi fu quest’ermo colle / E questa siepe, che da tanta parte / Dell’ultimo orizzonte, il guardo esclude » (Ciryl Neyrat). Altri hanno visto il film in relazione a Finestra sul cortile.

 

“(…) E’ ormai noto il dispositivo del tutto personale, di estrema sobrietà e delicatezza, elaborato con pazienza e perseveranza dal regista per realizzare i suoi film. I motivi della camera d’albergo e dell’appartamento, dello specchio, della finestra, del paesaggio che vi traspare, dello sdoppiamento tra “cineasta” e “modello” sono altrettante modalità in cui si attua per Rousseau la possibilità di realizzare i suoi film completamente da solo, in un rapporto sempre più complesso tra interno e esterno, tra io e mondo, in cui si declinano le figure dell’assenza, dello scarto, della mancanza, o

come è stato detto, della “déconvenue”. Il rifiuto della sceneggiatura, della rappresentazione, della narrazione, del cinema come linguaggio, del montaggio per raccordi, conduce infine alla liberazione degli elementi, a una cosmogonia amorosa. Viaggiatore solitario dedito ad accogliere e raccogliere la suspence, l’attesa e la sorpresa dell’incontro (l'istante e il suo inevitabile “différé” filmico), Rousseau pratica infatti il precetto bressoniano di “trovare senza cercare” obbedendo non al progetto e all'intenzione ma al desiderio veggente del cieco. (…) C’è più cinema (in ciò che esso

ha di più sensuale, materiale ed essenziale e che riconosciamo per esempio proprio in Straub e Bresson, Ozu e Wahol (per non dire Lumière) in questi film “en train de se faire” che in quasi tutto il cinema francese (e non solo) contemporaneo. (...) Non senza humour, tormenti e pene segrete, l’autoritratto misterioso si realizza proprio nel momento in cui l’artista non tanto si mette a nudo ma sparisce: il passaggio attraverso il quadro in cui l’immagine non dice più nulla e a sua volta si eclissa aprendosi senza più limiti verso l’abisso – gorgo ciclone tempesta.” (Roberto Turigliatto)

 

 

ROSSO SANGUE                                   

(Mauvais sang, Francia 1986, col., 116’)

Regia: Leos Carax

Con: Denis Lavant, Juliette Binoche, Michel Piccoli, Julie Delpy, Hans Mayer, Hugo Pratt, Mireille Perrier, Serge Reggiani.

Il giovane scassinatore Alex viene assoldato per un colpo da Marc e Hans, coppia di criminali male in arnese che devono recuperare una grossa somma di denaro.  Progettano di sottrarre l’antidoto per il mortale virus STBO, custodito da una ditta farmaceutica, ma nel frattempo tra Alex e Anna, compagna di Marc, nasce un tenero sentimento.

 

 

DUE ORE ANCORA

(D.O.A., Usa 1950, b/n, 80', v.o. sott. it. )

Regia: Rudolph Maté

Con: Edmond O'Brien, Pamela Britton, Luther Adler, Beverly Campbell.

Un contable trascorre una tranquilla vacanza nella città di San Francisco quando, improvvisamente, scopre di essere stato avvelenato. Gli rimangono due giorni per scoprire l'identità dell'omocida e il motivo che lo ha portato a compiere un gesto simile.

 

 

Sabato 1 aprile     2017    RAI3  dalle 1.40  alle 6.00   

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

BACK TO BLACK (5)

a cura di Donatello Fumarola

MONTEGRAPPA 1944

(Italia 1966, col., 16')

Regia: Giuseppe Taffarel

Giuseppe Taffarel nella sua vita non cinematografica è stato un comandante partigiano attivo nel triveneto; conosciuto nell'ambiente cinematografico romano del dopoguerra, Carlo Lizzani è a lui che chiede di interpretare il comandante partigiano nel suo film di esordio nel lungometraggio Achtung! Banditi! (1951). Ma Taffarel torna più volte nei luoghi della lotta partigiana che ben conosce, con una serie di lavori che si sforzano, in una maniera del tutto originale, di preservare non il ricordo indistinto, ma una memoria non riconciliata con questa parte di storia che ben conosce.

Montegrappa 1944 ricostruisce la feroce repressione nazista che investi le formazioni partigiane operanti nel Veneto: rappresaglie, centinaia di fucilati e deportati, esposizione pubblica di combattenti impiccati…Nel documentario Taffarel coinvolge i parenti degli uccisi, coro muto alla sua denuncia.

 

MISSIONE DI MORTE

(Cornered, Usa 1945, b/n, 102')

Regia: Edward Dmytryk

Con: Dick Powell, Walter Slezak, Luther Adler, Micheline Cheirel.

 

Un aviatore canadese, Gérard, ha sposato una ragazza francese. Mentre Gérard si trova lontano, la moglie, che è la figlia di un patriota, viene fucilata da aderenti al Governo di Vichy. Gérard, pazzo di dolore, si mette alla caccia dell'assassino che scopre esere protetto dai nazisti in Argentina.

 

ROSE ROSSE PER IL FUHRER

(Italia 1968, col., 97')

Regia: Fernando Di Leo

Con: James Daly, Pier Angeli, Nino Castelnovo, Peter Van Eyck, Gianni Garko, Michael Wilding.

 

Seconda Guerra Mondiale: un maggiore americano cerca di recuperare un prezioso documento nelle mani dei nazisti.

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