Artorius: Luoghi fantastici

Luoghi fantastici


 

 

Cariddi



Nello stretto di Messina si trova Cariddi, creatrice di quei mulinelli che i pescatori del luogo chiamano garofali, tanto infidi e pericolosi per le povere barchette in transito.
Cariddi, colei che risucchia, in principio era una ninfa e per giunta nobile perché figlia di Zeus, re dell'Olimpo, e di Gea, la madre terra.
Ma Cariddi era ossessionata dal suo appetito.
E si racconta che avesse ingoiato perfino i mitici buoi di Ercole.
Omero nell'Odissea ci racconta che Cariddi aveva la capacità d'ingoiare grosse quantità d'acqua:
"...tre volte al giorno la vomita e tre la riassorbe paurosamente".
Zeus, di fronte a questa figlia vorace e disubbidiente perse la pazienza la cacciò dall'Olimpo.
Quindi, per punirla, decise di trasformarla in un mostro vorace.
In tutta risposta Cariddi elesse la sua tana nello stretto di Messina, punto nevralgico e di passaggio.

 

 

 

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