GIORNATA DELLA LEGALITÀ: CONOSCERE LA MAFIA PER COMBATTERLA

Foto in bianco e nero che ritrae Paolo Borsellino che sussurra qualcosa a Giovanni Falcone mentre siedono uno accanto all'altro.

 

Il 23 maggio 1992 nel tragitto da Punta Raisi a Palermo, all'altezza dello svincolo autostradale di Capaci, il giudice Giovanni Falcone viene ucciso dalla mafia insieme alla moglie e ai tre uomini della scorta. 57 giorni dopo, il 19 luglio in Via D'Amelio a Palermo, anche il magistrato Paolo Borsellino viene ucciso assieme a cinque uomini della sua scorta. Falcone è, insieme a Borsellino, il simbolo della lotta dello Stato alla mafia, che ha messo alla sbarra i più importanti boss di Cosa Nostra. A 26 anni da quegli attentati e in occasione della Giornata della Legalità la Rai propone, attraverso una speciale programmazione, “Dalla fiction alle news tanti modi per dire no alle mafie”: leggi il programma.

Anche Rai Easy Web ripercorre quei momenti e l’impatto che quei tragici avvenimenti hanno avuto nel paese e nelle coscienze.

 

Cos’è la mafia, chi la combatte, chi ne muore

Per comprendere di cosa si parla quando si discute di mafia ci affidiamo all’esperienza del Presidente del Senato Pietro Grasso, per 43 anni magistrato impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Rai Storia ha trasmesso le sue Lezioni di mafia.

Anche Antonio Nicaso, uno dei maggiori studiosi dei fenomeni criminali di tipo mafioso, può aiutarci a definire più correttamente questo tipo di associazione a delinquere. Fahrenheit di Radio3 lo ha ospitato a seguito della pubblicazione del suo volumetto dal titolo Mafia. Riascolta la puntata del 07/03/2016 (durata 23 minuti).

“I professionisti dell'antimafia” (durata 53 minuti) è, invece, il titolo di un’altra puntata di Tutta la Città ne Parla che vuole aiutare gli ascoltatori a interpretare correttamente l’espressione lanciata da Leonardo Sciascia in un famoso articolo, uscito su «Il Corriere della Sera» del 10 gennaio 1987, con l’aiuto di ospiti autorevoli come il parlamentare Giuseppe Di Lello, ex-magistrato e giudice istruttore nel pool di Giovanni Falcone.

 

Martiri per mafia

La mafia è un fenomeno con radici antiche, per molti anni argomento tabù nello scenario politico non solo siciliano, che ha proliferato nella rete di connivenza tessuta dal mondo politico, economico e culturale per decenni. Fu proprio Sciascia il primo autore a parlare di mafia e a denunciarne i crimini in un opera letteraria indirizzata al vasto pubblico, nel 1961, con il suo romanzo breve Il giorno della civetta. Ascoltalo in audiolibro dalla voce di Toni Servillo che lo ha letto per Ad alta voce di Radio3.

Il capitano Bellodi, protagonista del romanzo di Sciascia, è un modello di opposizione al sistema di cui la storia italiana ha fortunatamente visto tanti esempi. Molti di loro sono purtroppo divenuti vittime del male che tentavano di sconfiggere.
Tra questi Giovanni Falcone, il cui ricordo affidiamo a:
“La paura e il coraggio. L'omaggio di Radio1 agli eroi dell'antimafia” (durata 29 minuti) tra Gli Speciali di Radio1;
“Speciale Giovanni Falcone” (durata 57 minuti) tra Gli Speciali di Rai Radio Techetè;
“23 maggio 1992. La città di sangue” (durata 11 minuti), “Giovanni Falcone, un ricordo” (durata 13 minuti) e “Io vi perdono però vi dovete mettere in ginocchio” (durata 10 minuti) in Pezzi da 90 di Radio2.

Al suo collega di battaglie Paolo Borsellino dedichiamo invece il ricordo di Fahrenheit del 19/07/2017 (durata 31 minuti), puntata realizzata a 25 anni dalla scomparsa.

Anche due lungometraggi targati Rai hanno raccontato i momenti più importanti della storia dei due magistrati.
Era d’estate (ascolta qui l’audiodescrizione, durata 99 minuti) nel 2016 ha narrato il soggiorno forzato, nell’estate del 1985, di Falcone e Borsellino sull’isola dell’Asinara, dove erano stati trasferiti con le loro famiglie per ragioni di sicurezza a causa delle minacce ricevute da Cosa Nostra a seguito delle indagini, degli arresti di molti malavitosi e in vista degli imminenti processi.
Le poche settimane che separarono la morte di Falcone da quella di Borsellino, nelle quali quest’ultimo cercò ad ogni costo di far luce sull’attentato che gli portò via l’amico, pur decretando così la sua condanna a un identico destino, sono state raccontate invece nel film del 2012 Paolo Borsellino - I 57 giorni. Ascolta l’audiodescrizione (durata 99 minuti).

Oltre al sacrificio di Falcone e Borsellino, altri uomini e donne sono caduti nella lotta contro la criminalità organizzata lasciando, tuttavia, un ricordo vivo e forte.
Peppino Impastato, giornalista, fu ucciso il 9 maggio di 40 anni fa a seguito delle sue denunce contro le attività di Cosa Nostra: Pezzi da 90 di Radio2 gli ha dedicato la puntata “Peppino Impastato, un ragazzo che amava la radio e la libertà” (durata 16 minuti)), mentre Rai Fiction lo ha fatto conoscere al grande pubblico con il film tv del 2016 Felicia Impastato (durata 100 minuti): protagonista la madre Felicia, alla instancabile ricerca degli assassini del figlio.

Rocco Chinnici - E' così lieve il tuo bacio sulla fronte (durata 114 minuti) è stato il film dedicato, all’inizio di quest’anno, alla figura del magistrato palermitano ucciso nel 1983 da Cosa Nostra.

La vita rubata (durata 87 minuti) ha raccontato, invece, la storia di Graziella Campagna, giovane vittima della mafia nel dicembre 1985 perché venuta involontariamente a conoscenza dell’identità di un latitante.

Alla lunga lista delle vittime della mafia si aggiunge Don Pino Puglisi, sacerdote, impegnato a salvare i ragazzi dalla strada e ucciso da Cosa Nostra il giorno del suo 56° compleanno, il 15 settembre di 25 anni fa: è di nuovo Pezzi da 90 di Radio2 a omaggiarlo con “Don Pino Puglisi, il coraggio dell'azione” (durata 9 minuti).

Le figure di eroi nella lotta contro la criminalità organizzata celebrate dalla fiction Rai sono state davvero tante.
Vi riproponiamo di seguito l’ascolto di alcuni dei maggiori successi in audiodescrizione.
Il Coraggio di Angela [2008], miniserie che racconta il coraggio dell’imprenditrice napoletana Silvana Fucito (Angela) che si è ribellata alla camorra: prima puntata (durata 103 minuti) – seconda puntata (durata 107 minuti).
L'oro di Scampia (durata 103 minuti) [2013], pellicola cinematografica firmata da Marco Pontecorvo, poi trasmessa su Raiuno, che narra la storia del campione olimpico di judo a Sydney 2000 Pino Maddaloni (nel film Toni Capuano), di suo padre Giovanni (nel film Enzo) e della palestra che gestiscono a Scampia, dove allenano i ragazzi del quartiere e li salvano dalla malavita.
Boris Giuliano - Un poliziotto a Palermo [2016], miniserie liberamente ispirata all’operato del Vice Questore Capo della squadra mobile di Palermo Boris Giuliano, ucciso nel 1979 da Cosa Nostra e insignito della medaglia d’oro al valore civile: prima puntata (durata 105 minuti) – seconda puntata (durata 102 minuti).
In punta di piedi (durata 102 minuti) [2018], recente film tv sulla lotta di una bambina e di sua madre, rispettivamente figlia e moglie di un boss della camorra, per realizzare un sogno che possa allontanarle da una vita di paura e violenza.

 

Mafie: un nemico forte ma battibile

Nonostante i sacrifici di vite che la lotta alle mafie ha richiesto, non sono mancate piccole e grandi vittorie sulla criminalità organizzata.
Per esempio, la cattura di boss latitanti dopo anni, talvolta decenni, di incessanti ricerche, come accaduto nel caso di Bernando Provenzano o Salvatore Riina, sebbene il potere che questi personaggi sono stati in grado di esercitare all’interno dei propri clan si sia potuto dire decaduto – forse – solo con la loro morte.
“La mafia dopo la morte di Provenzano” (durata 32 minuti) in Fahrenheit del 13/07/2016 su Radio3.
“Salvatore Riina. Dall'arresto alla morte” (durata 6 minuti) in Pezzi da 90 EXTRA di Radio2.

Oppure la ribellione contro il pizzo dei commercianti del Bangladesh che da anni vivono a Palermo, raccontata da Fahrenheit di Radio3 nelle puntata “La mafia sconfitta dai migranti?” del 23/05/2016 (durata 34 minuti).

O ancora progetti come quello del tribunale dei minori di Reggio Calabria, avviato nel 2012 prima in via sperimentale e poi con un protocollo chiamato Liberi di scegliere, per sottrarre i figli delle famiglie di ’ndragheta a un destino altrimenti irrimediabilmente segnato.
Milva Spadi ha realizzato su questo tema un audiodocumentario per Tre Soldi di Radio3, dal titolo “Figli della 'ndrangheta”:
Prima puntata (durata 14 minuti)
Seconda puntata (durata 14 minuti)
Terza puntata (durata 14 minuti)
Quarta puntata (durata 15 minuti).

Proprio sui ragazzi si concentrano i maggiori sforzi di educazione alla legalità, nella quale le scuole sono ormai da anni impegnate, e dai ragazzi arrivano spesso i più grandi messaggi di speranza per un futuro in cui il “no” alle mafie diventi netto e definitivo.
Fahrescuola di Radio3 ha raccontato la gita scolastica delle classi di un Liceo di Moncalieri nelle terre confiscate alla mafia in Sicilia nella puntata “In gita con la mafia” del 10/11/2017 (durata 8 minuti), ma anche “La scuola presidio di legalità: Il Labriola di Ostia” del 17/11/2017 (durata 7 minuti), a seguito della sconvolgente rivelazione all’opinione pubblica della grave situazione di criminalità e malaffare di cui è vittima il popoloso municipio romano, noto ai più come “il mare della Capitale”.
Per conoscere meglio questa difficile realtà, ascolta il ciclo “La mafia di Ostia” di Mangiafuoco su Radio1:
Prima puntata (durata 38 minuti)
Seconda puntata (durata 35 minuti)
Terza puntata (durata 35 minuti).

La mafia, dunque, da molto tempo non è più un problema esclusivo del sud Italia. Le infiltrazioni mafiose hanno raggiunto il centro, ma anche il nord Italia, come hanno dimostrato, ad esempio, gli scandali emersi nelle ricostruzioni a seguito di catastrofi naturali (inondazioni, terremoti…) più o meno recenti.
Partendo dalla rilevazione che “Se c'è un sisma la 'ndrangheta arriva prima dei soccorsi” (durata 34 minuti), Fahrenheit del 29/01/2015 ha provato a capire come sia diventato possibile che un territorio virtuoso e impermeabile alla corruzione come l’Emilia Romagna, per citarne uno, possa essere stato espugnato dalla malavita.

Su tutti questi aspetti ha fatto il punto il Rapporto finale della commissione antimafia, presentato lo scorso 21 febbraio.
“Rosy Bindi, Graziano Delrio, Cafiero De Raho e Gratteri su mafie e corruzione” (durata 81 minuti) sono stati intervistati da Radio Anch’io di Radio1, tracciando un quadro attuale dell’influenza della criminalità organizzata sulla vita civile e politica del nostro Paese.

 

Parole contro la mafia

Concludiamo con il recente omaggio di Radio3 alle vittime delle mafie: Poeti contro la mafia, venti testi poetici letti da Graziano Piazza in cui tutta la potenza e la sensibilità della poesia aiutano ad avvicinarsi al tema della mafia e al suo impatto sulle coscienze e sulla società.

 

«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.»

Paolo Borsellino

 

 

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