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Rai Radio 3, Raiplay e Orchestra Sinfonica Rai

Leonard Bernstein e John Adams per l'Orchestra Rai

Con Robert Treviño e Yulianna Avdeeva 

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Balzata agli onori delle cronache per aver vinto il Primo premio al Concorso Chopin di Varsavia del 2010, torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Yulianna Avdeeva, protagonista del concerto che Rai Cultura propone venerdì 3 maggio alle 20.00 in diretta su Radio 3 e in live streaming su RaiPlay dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.  
Accanto alla pianista russa, sale sul podio il Direttore ospite principale della compagine della radiotelevisione italiana Robert Treviño, Direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Basca e Consulente artistico dell’Orchestra Sinfonica di Malmö. In apertura di serata Treviño propone la Sinfonia in tre movimenti di Igor Stravinskij, scritta tra il 1942 e il 1945 e dedicata alla New York Philharmonic Symphony Society. Un lavoro nato durante il periodo bellico, nel quale lo stesso compositore rileva influenze di questo difficile tempo di avvenimenti crudi e mutevoli, di disperazione e speranza, di continui tormenti, di tensione, e alla fine di sollievo
A seguire la Doctor Atomic Symphony, scritta nel 2007 dal grande compositore statunitense John Adams, proposta per la prima volta dall’Orchestra Rai a Torino. La sinfonia, articolata in un unico arco concepito sotto l’evidente influenza di autori come Sibelius e Varèse, evoca lo sconvolgimento dei primi test atomici sul suolo americano.
Chiude la serata la Sinfonia n. 2: The Age of Anxiety per pianoforte e orchestra di Leonard Bernstein, eseguita per la prima volta l’8 aprile 1949 alla Symphony Hall di Boston con Leonard Bernstein al pianoforte e la Boston Symphony Orchestra diretta da Serge Koussevitzky, mentore di Bernstein, committente e dedicatario dell’opera. La composizione si ispira all’ambizioso poema di Wystan Hugh Auden The Age of Anxiety, considerato da Bernstein uno degli esempi più sconvolgenti di puro virtuosismo nella storia della poesia inglese
L’opera pone il problema della difficile e problematica ricerca della fede per l’uomo. Il protagonismo del pianoforte deriva dall’estrema identificazione personale di Bernstein con il poema di Auden: in questo senso si può parlare di un lavoro quasi autobiografico. A interpretarlo in veste di solista è chiamata Yulianna Avdeeva.