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"Wonderland", 'C'era una volta un certo tipo di cinema'

Speciale su Sergio Leone

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“Il sottotitolo del film, per quanto mi riguarda, potrebbe essere ‘C’era una volta un certo tipo di cinema’, il cinema che io ho più amato e che più mi ha impressionato. Quindi il film è un film sulla memoria, sulla nostalgia e anche sulla morte”. Così il giornalista Piero Negri Scaglione sull’ultimo grande film di Sergio Leone, "C’era una volta in America": un film al centro della puntata speciale di "Wonderland", il magazine di Rai Cultura in onda martedì 30 aprile alle 21.20 su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre).
Per celebrare i 40 anni dalla prima uscita al cinema di "C’era una volta in America" e, allo stesso tempo, ricordare Sergio Leone a 35 anni esatti dalla sua scomparsa, Rai4 trasmetterà il film nella sua versione restaurata e integrale di 251 minuti, seguito dallo speciale del magazine interamente dedicato al film di Leone, raccontato dallo scrittore Piero Negri Scaglione e dai preziosi materiali d’archivio che danno voce allo stesso Sergio Leone. Quello interpretato da Robert De Niro e James Woods non è solo il coronamento di una carriera  gloriosa che ha consentito a Sergio Leone di andare oltre l’etichetta di Maestro dello "Spaghetti-Western" ma è stato anche la fine di un’epoca, quella in cui il cinema popolare italiano sfidava il sistema produttivo e perfino il pubblico, sognava in grande e dichiarava palesemente la sua ispirazione ai classici americani ma anche agli autori europei creando ibridi dalla fortissima personalità che non temevano di competere con le produzioni internazionali. Per analizzare "C’era una volta in America", "Wonderland" è partita da un saggio di Piero Negri Scaglione dal titolo "Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l'avventura di C'era una volta in America" che, tra aneddoti, fatti e curiosità frutto di lunghe e meticolose ricerche, racconta i diciotto anni che Sergio Leone ha impiegato a trasformare il romanzo di Harry Grey "The Hoods" nel capolavoro che tutti conosciamo. Dalla storia che c’è dietro la leggendaria battuta di Larry Rapp "Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?" alla travagliata sceneggiatura del film, passata sotto molte revisioni e cambiata nell’arco di diciotto anni. Si spazia poi sugli attori, De Niro in particolare, il tema del "Tempo", su cui si sono scritti fiumi di inchiostro, e le diverse versioni del film che testimoniano come "C’era una volta in America" abbia lasciato un segno indelebile nella storia del Cinema e anche in chi vi ha lavorato.