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All'Est qualcosa di nuovo

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E’ un’inchiesta di Enzo Biagi del 1963 in tre Paesi satellite da Mosca, la Cecoslovacchia, l’Ungheria e la Polonia, che in piena guerra fredda sono influenzati dal mondo occidentale. E’ “All’Est qualcosa di nuovo” che Giorgio Zanchini ripropone in “RAInchieste”, in onda venerdì 26 aprile alle 21.40 in prima visione su Rai Storia. In tre puntate – realizzate anche con la collaborazione di un giovane Jas Gawronski – Biagi getta uno sguardo oltre quella cortina di ferro che divideva allora l’Europa, e il mondo intero, in due blocchi contrapposti. La prima puntata dell’inchiesta è intitolata “Dopo il disgelo”, mentre nella seconda – purtroppo non conservata - vengono raccontate, in prima persona, le storie di dieci donne. Nella terza puntata, dal titolo “Sabato sera”, infine, Biagi affronta un insolito viaggio tra i divertimenti notturni. Nel 1970, all’interno della rubrica “Grandangolo”, la Rai ritrasmette l’inchiesta di Enzo Biagi. Il giornalista bolognese – che nel frattempo è passato alla direzione del Resto del Carlino – scrive una lettera a Corrado Guerzoni, allora direttore del Radiocorriere Tv e nel ricordare il suo reportage sui Paesi dell’Est e nel rivedere quelle sequenze di sette anni prima, Biagi non nasconde un po’ di commozione e anche una vena di amarezza. Perché molte speranze sono andate deluse.