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Rai Teche e RaiPlay

"45 anni di Servizio Sanitario Nazionale"

Una raccolta firmata Rai Teche

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Un filmato realizzato dalla Direzione Teche che ripercorre in breve una storia dell’Servizio Sanitario Nazionale, dalla sua approvazione fino alle tappe fondamentali come l’istituzione dei Livelli Essenziali di Assistenza, l’importanza attribuita alla prevenzione come parte integrante della tutela dei cittadini, nonché le parole recentemente spese dal Presidente Mattarella sull’importanza dell’Ssn come baluardo di democrazia. Si apre così la raccolta antologica di Rai Teche disponibile da venerdì 15 dicembre su RaiPlay al link www.raiplay.it/programmi/45annidiserviziosanitarionazionale, a ridosso dell’anniversario della nascita del Servizio, il 23 dicembre. Attraverso i materiali dell’archivio Rai è possibile rivivere l’iter che portato all’approvazione della legge n. 833/1978 con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale di cui tuttora beneficiamo. Le parole di Tina Anselmi, allora Ministro della Sanità, spiegano le caratteristiche del sistema e le novità introdotte, che si basano sul principio della tutela della salute come diritto imprescindibile e fruibile da parte di tutta la comunità, con il conseguente incarico attribuito al governo di reperire le risorse per renderne pubblico l’accesso.
Si parte dal 1967, con un servizio di “Prima pagina” che mette in evidenza le falle del sistema sanitario vigente prima della riforma, basato sulle mutue e sui servizi privati: è particolarmente interessante perché tali falle emergono seguendo la giornata tipo di un medico di allora. Al 1970 risale invece “Inchiesta sulle professioni”, che fa luce sulle richieste di medici ospedalieri, ricercatori, assistenti nelle cliniche universitarie e sui fondamenti del sistema di sicurezza sociale verso il quale il Paese stava muovendo i primi passi. 
Due anni prima dell’approvazione della riforma, il Tg2 Dossier “Un medico diverso” fa il punto sullo stato della sanità e sul rapporto fra medici e pazienti, che lamentavano il costo esorbitante di visite ed operazioni nelle case di cura private. Mutue, sprechi, burocrazia e inefficienze sono i mali denunciati ai quali soltanto una radicale riforma poteva porre rimedio.
Nella puntata di “Filo diretto” del 18 maggio 1978 Tina Anselmi risponde alle domande del pubblico sul diritto alla salute e sulle sue numerose sfaccettature: al Ministro gli spettatori domandano dell'educazione sanitaria nelle scuole, del fumo, dell'igiene nell'industria alimentare, dei tempi effettivi per l'entrata in vigore della riforma del servizio sanitario nazionale. Nei mesi precedenti l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, il Ministro Anselmi si confrontò anche con una lunga vertenza per il rinnovo dei contratti del personale medico, scaduti dal dicembre 1976. Alla fine dell'aprile 1978 i camici bianchi proclamarono uno sciopero, piuttosto impopolare dato il disagio vissuto dalla popolazione. Al di là delle rivendicazioni economiche, i medici ospedalieri puntavano anche a tutelare il proprio ruolo nel nascente Ssn. 
Al Tg1 il Ministro Anselmi ha spiegato i tratti salienti della riforma a un mese dall’approvazione definitiva della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, soffermandosi in particolare sull’accresciuta spesa sanitaria, sulla nascita delle unità sanitarie locali e sulle modalità di reclutamento del personale medico. 
La televisione pubblica ha poi dedicato alla riforma un programma apposito composto da 5 puntate: a cura del Dipartimento Scuola Educazione della Rai, “Progetto Salute: la legge istitutiva del Ssn“ approfondiva le novità introdotte dalla riforma con interviste a medici, studiosi di diritto sanitario e di diritto amministrativo, assessori alla sanità, rappresentanti sindacali e docenti, nonché al Ministro stesso, perché illustrassero nel dettaglio la riforma e potessero rispondere alle domande dei cittadini.