Rai
Un milione e mezzo di spettatori per Boris Godunov alla Scala
Fuortes: "ancora una volta la grande musica arriva a tutti grazie a Rai"
“Un grande successo per un’opera come Boris Godunov di Mussorgskij che parla anche del nostro presente, premiata con un milione e mezzo di telespettatori e oltre il 9% di share. L’offerta culturale di qualità che la Rai ha riproposto anche quest’anno, trasmettendo la prima della Scala in diretta su Rai1, si conferma una scelta vincente per la missione di servizio pubblico e come contributo fondamentale alla diffusione della grande musica”. Così l’Amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes ha commentato il risultato d’ascolto della prima della Scala prodotta da Rai Cultura.
“Un ringraziamento particolare - prosegue Fuortes - va a tutto lo staff della Rai, impegnato per settimane nelle riprese dello spettacolo. E naturalmente alla Scala, al maestro Riccardo Chailly, al regista Kasper Holten, al cast, all’orchestra, al coro e a tutte le maestranze coinvolte”.
“L’appuntamento con la prima della Scala - dice la Direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli - è un grande impegno dal punto di vista produttivo, ancora più sfidante quando si tratta di opere come Boris Godunov, che raramente si vedono in tv. Per Rai Cultura essere servizio pubblico significa proporre per tutti la grande offerta musicale dei teatri italiani oltre che il 7 dicembre, anche durante tutto il corso dell’anno”.
“Un ringraziamento particolare - prosegue Fuortes - va a tutto lo staff della Rai, impegnato per settimane nelle riprese dello spettacolo. E naturalmente alla Scala, al maestro Riccardo Chailly, al regista Kasper Holten, al cast, all’orchestra, al coro e a tutte le maestranze coinvolte”.
“L’appuntamento con la prima della Scala - dice la Direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli - è un grande impegno dal punto di vista produttivo, ancora più sfidante quando si tratta di opere come Boris Godunov, che raramente si vedono in tv. Per Rai Cultura essere servizio pubblico significa proporre per tutti la grande offerta musicale dei teatri italiani oltre che il 7 dicembre, anche durante tutto il corso dell’anno”.