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"Viaggio nella Chiesa di Francesco"

Preghiera, solidarietà e diplomazia per fermare la guerra

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La guerra continua. Non si fermano gli appelli di Papa Francesco, con la Consacrazione di Russia e Ucraina, il lavoro della diplomazia vaticana e la solidarietà. “La Civiltà Cattolica” la rivista dei gesuiti mette in primo piano la parola “Fermatevi”. “Abbiamo deciso per la prima volta come rivista dal 1850 di mettere in sfondo il nome della rivista per lasciare spazio a questo appello perché è quello che coinvolge le parti in conflitto in qualche modo insieme che siano vittime o aggressori – dice a Rai Vaticano il direttore padre Antonio Spadaro, nella puntata di “Viaggio nella Chiesa di Francesco” in onda domenica 27 marzo alle 00.25 su Rai 1 e in replica su Rai Storia domenica 3 aprile alle ore 12.30 e disponibile su RaiPlay e www.raivaticano.rai.it
Una Chiesa in cammino, la diocesi di Roma è la diocesi del Papa che vive il lungo percorso sinodale. In questa prima fase la riscoperta di una città che è un santuario a cielo aperto. “Mi interessa che diventi una vera comunità di fratelli” dice il cardinale Angelo De Donatis, Vicario del Papa per Roma. 
I giovani dopo due anni di Covid, tra lockdown, scuole chiuse e relazioni sociali indebolite. Un convegno di Scholas Occurrentes, fondazione pontificia voluta da Papa Francesco, ha raccolto il lavoro sulla salute psicoemotiva degli adolescenti in questo periodo. Ministri, imprenditori, artisti, studenti in presenza e on line a riflettere con lo spirito originale proprio di Scholas, volta a educare alla pace e all’incontro e a creare una nuova cultura. “O si educa alla pace” dice il direttore mondiale di Scholas, Jose Maria del Corral “o alla guerra, non ci sono vie di mezzo e la strada per la pace è l’incontro, l’ascolto, non i risultati e il profitto. 
E ancora, nella puntata il ruolo dei media e la responsabilità dei comunicatori. È l’ascolto il tema centrale lanciato da papa Francesco nel messaggio per la 56esima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrerà il 29 maggio. Un’esortazione sulla quale sono state raccolte le riflessioni di comunicatori cattolici e di professionisti del mondo dell’informazione, come il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti, il responsabile dei siti web cattolici Fabio Bolzetta e il presidente Aiart Giovanni Baggio. “Papa Francesco ci invita a recuperare l’umanità delle persone e a recuperare l’umanità nella professione - così Vincenzo Varagona - Presidente dell’UCSI.
E, infine, quale rischio si corre nel tempo in cui la tecnologia ha cambiato i codici dell’informazione e la fruizione delle notizie stesse? Si può parlare di verità, obiettività, nel mondo in cui la comunicazione ha permeato ogni aspetto della vita sociale e privata? E cosa accade in tempo di guerra? Per Don Giuseppe Costa, salesiano, “le tecnologie hanno cambiato il modo di produrre e accedere alle informazioni, se da un lato hanno facilitato la formazione dall’altro possono creare facilmente delle fake news”. Per Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio della Cei delle Comunicazioni Sociali “la formazione è fondamentale, dobbiamo avere un approccio formativo integrale ai nuovi sistemi di comunicazione.”