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"Jugoslavia, addio" a La Grande Storia – Anniversari

Conduce Paolo Mieli

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Dopo la morte del maresciallo Tito nel 1980, l’ex Jugoslavia è sprofondata in una guerra in cui i civili hanno pagato il prezzo più alto: è il tema della puntata de La Grande Storia - Anniversari, dal titolo “Jugoslavia, addio” di Silvia D’Ortenzi, in onda venerdì 11 marzo, alle 23.10 su Rai 3. Dall’assedio di Vukovar, in Croazia, alla pratica della pulizia etnica e delle deportazioni, fino alla strage di Sebrenica. Una guerra combattuta a pochi chilometri dai nostri confini in cui ogni parte, animata da un nazionalismo insensato, ha dato il peggio di sé e ha portato alla ribalta leader politici e militari privi di scrupoli come Slobodan Milosevic, Ratko Mladic e Radovan Karadzic, destinati poi a finire sotto processo per crimini di guerra. Il 1° marzo 1992, dopo la proclamazione di indipendenza della Bosnia-Erzegovina, le milizie serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic davano il via all’assedio di Sarajevo. Cominciava così la fase più sanguinosa e crudele del conflitto che nei primi anni Novanta ha sconvolto l’ex Jugoslavia, provocandone la dissoluzione. Quasi mezzo secolo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Europa si trovava nuovamente a fare i conti con un conflitto combattuto sul proprio territorio. Il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, istituito nel 1993 con una risoluzione delle Nazioni Unite, ha processato 116 presunti criminali di guerra. Molti di loro sono stati condannati all’ergastolo. Le vittime delle guerre nell’ex Jugoslavia sono stimate in 140 mila. Tra gli intervistati: il giornalista e scrittore Paolo Rumiz, appassionato viaggiatore, che negli anni Novanta, durante la dissoluzione della Jugoslavia è stato anche corrispondente in Croazia e Bosnia-Erzegovina. Come sempre, la puntata è introdotta e commentata da Paolo Mieli.