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Uomo, natura, memoria a Sorgente di Vita

Riflessioni del Rabbino Colombo e dello scrittore Erri De Luca

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Si parlerà  di uomo e natura nel prossimo appuntamento di “Sorgente di vita”,  in onda domenica 16 gennaio alle 8.05  su Rai2 e, in replica, martedì 18 gennaio alle 1,50.
Un tema di attualità, in occasione di Tu Bishvat, il “capodanno degli alberi”, che cade proprio il 16 gennaio: è una festa in cui si usa piantumare alberi e che celebra l’importanza del rapporto con l’ambiente. In particolare quest’anno ebraico, il 5782, segna anche lo “Shnat Ha Shmità”, l’anno sabbatico dei campi: un precetto biblico che prescrive, ogni sette anni, la cessazione delle attività agricole e il “riposo” della terra. Due approcci diversi al tema nelle riflessioni del rabbino Roberto Colombo e dello scrittore Erri De Luca. E poi si parlerà di un documentario su Abraham Yehoshua, uno dei massimi scrittori israeliani viventi, si intitola “L’ultimo capitolo” e racconta la vita di Yehoshua in questi tempi difficili, segnati dalla perdita della moglie e da una malattia che lo sta mettendo duramente alla prova. Realizzato da Yair Qedar, regista di ritratti di grandi personaggi israeliani, il documentario è un viaggio nella quotidianità dello scrittore, amatissimo anche in Italia. A seguire un libro che racconta il lungo percorso del popolo ebraico in tutte le epoche e a tutte le latitudini, dall’antichità fino ai giorni nostri. E’ “Storia mondiale degli ebrei”, una raccolta di saggi scritti da studiosi e ricercatori di tutto il mondo, curata dallo storico francese Pierre Savy. 
Inoltre,  il racconto su un modo diverso di prendersi cura della Memoria, un esercizio di manutenzione in senso reale e metaforico: ripulire le pietre di inciampo rovinate dal tempo. E’ un’iniziativa organizzata dai ragazzi dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia, giunta a Firenze dopo le tappe di Milano, Napoli, Venezia e Torino. Sono ormai oltre mille i “sanpietrini della memoria” che l’artista tedesco Gunter Demnig ha posato in tante città italiane, circa 80.000 in tutta Europa, per ricordare ebrei e altri perseguitati dal nazifascismo deportati e uccisi nei campi di concentramento e sterminio. Consunte dal tempo, a volte ormai illeggibili, sono ormai parte del tessuto urbano di molti territori.