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"L'ultimo eroe. Viaggio nell'Italia del Milite Ignoto"

Cento anni fa, l'arrivo del soldato senza nome

Il 2 novembre 1921, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, la salma del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti della Grande Guerra, riceve l’estremo omaggio nel giorno dedicato ai defunti. Il 4 Novembre 1921, a tre anni esatti dalla vittoria italiana nella Grande Guerra, si celebra l’atto finale della sepoltura all’Altare della Patria. A distanza di 100 anni da quell’evento “L’ultimo eroe. Viaggio nell’Italia del Milite Ignoto”, in onda in prima visione martedì 2 novembre alle 21.10 su Rai Storia, ripercorre il viaggio del Milite Ignoto seguendo le tappe che, dalla Basilica di Aquileia, hanno condotto la bara a Roma lungo un percorso ferroviario che ha visto l’ideale abbraccio di tutto il Paese.
Nicola Maranesi e Marco Mondini ricostruiscono insieme, di tappa in tappa, i passaggi principali del cerimoniale del Milite Ignoto. Maranesi rievoca gli aspetti mediatici e memorialistici - utilizzando le cronache della stampa dell'epoca e il diario del tenente Augusto Tognasso, giurato tra i giurati della commissione che ha partecipato alla riesumazione delle 11 salme tra cui è stato scelto l'ignoto - mentre Mondini ricostruisce le vicende dal punto di vista storico-scientifico. Il documentario ripercorre l'iter che ha portato alla realizzazione della cerimonia del Milite Ignoto e al contempo racconta l'Italia dell'epoca: gli strascichi della Prima Guerra Mondiale e le principali vicende che hanno caratterizzato il triennio ‘18/’21 - nascita del fascismo, impresa di Fiume, rivolta nelle campagne, violenza, squadrismo fascista - con approfondimenti specifici sulle città principali toccate dal viaggio del milite, per capire ‘quale Italia’ attraversava il convoglio nel 1921.
A corollario di questa narrazione gli interventi dei professori Carlo Fumian a Padova, Barbara Bracco a Bologna, Roberto Bianchi a Firenze, del Generale dell’Esercito Fulvio Poli presso il museo storico della Terza Armata di Padova e del professor Emilio Gentile nella cornice di Santa Maria degli Angeli a Roma.