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"Obiettivo Mondo", tra pace, giustizia e parità di genere

In prima serata "The Post" con Meryl Streep e Tom Hanks

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Torna, su Rai Movie da martedì 9 novembre, “Obiettivo Mondo”, l'iniziativa volta a sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale: tre appuntamenti per riflettere sui temi della sostenibilità contenuti nei 17 punti dell’Agenda Onu 2030. 
Protagonisti della prima parte della serata sono il punto 16 dell’agenda, “pace, giustizia e istituzioni solide” (promuovere società pacifiche e solidali per lo sviluppo sostenibile, garantire l'accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e solidali a tutti i livelli) e il punto 5, “parità di genere” (raggiungere la parità di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze).
Alle 21.10, il canale 24 del digitale terrestre trasmetterà il film “The Post”. 
Diretto da Steven Spielberg, la pellicola racconta la storia dietro la pubblicazione dei "Quaderni del Pentagono", avvenuta agli inizi degli anni ‘70 sul Washington Post. L'occultamento dei documenti top secret sulle strategie e i rapporti del governo degli Stati Uniti con il Vietnam tra gli anni ‘40 e ‘60 innesca una battaglia senza precedenti in nome della trasparenza e della libertà di stampa. In particolare, la pubblicazione dei Pentagon Papers diventa manifesto della ferma e decisa rivendicazione del diritto di cronaca e della libertà di informazione da parte di due figure molte diverse, ma accomunate dal coraggio e da una forte etica professionale: l'editrice del giornale Kay Graham (Meryl Streep), prima donna alla guida della prestigiosa testata, e il duro e testardo direttore del giornale Ben Bradlee (Tom Hanks). I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà nell'intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro Presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni. 
A seguire, per il punto 10 dell’Agenda, “ridurre le diseguaglianze” (ridurre le diseguaglianze economiche dentro e fuori dai confini nazionali) il film “L’insulto”.
Beirut, oggi: una piccola lite fra un operaio palestinese e un libanese cristiano assume proporzioni nazionali, diventando un caso processuale che coinvolge opinione pubblica e vertici politici. Diretto da Ziad Doueiri, con Adel Karam e Kamel El Basha, il film è stato presentato alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia dove ha vinto la Coppa Volpi assegnata a Kamel El Basha per la migliore interpretazione maschile.