Dalle maniglie anti Covid che un’azienda Toscana ha realizzato con nanoparticelle di rame e che saranno utilizzate all'aeroporto di Linate al “Cemento cerotto”, a grande resistenza, per intervenire velocemente e mettere in sicurezza vecchi ponti le cui strutture destano preoccupazione. L'Italia che sperimenta e produce nuove soluzioni altamente tecnologiche è al centro di “Officina Italia”, il settimanale della Tgr curato da Paolo Pardini e Giorgio Tonelli e condotto da Claudia Mondelli, in onda sabato 30 gennaio alle 11.30 su Rai3. Ospite della puntata, Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
Tra i servizi della puntata, le alghe sviluppate dai laboratori di ricerca dell’Eni, piccoli vegetali capaci di assorbire grandi quantità di anidride carbonica ed essere trasformate, poi, in biodiesel; e il cerotto intelligente ideato da un gruppo di ricercatori nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Lecce per rilevare pressione e battito cardiaco: uno “smart patch” spesso appena 10 micron - un decimo dello spessore di un capello e che aderisce perfettamente sulla pelle
E ancora, il laboratorio Certimac di Faenza, nel Ravennate, un organismo di ricerca fondato e partecipato da Enea e Cnr dove Si studiano rivestimenti capaci di resistere ad alte temperature e choc termici, da impiegare nei più innovativi impianti solari a concentrazione. Qui una ventina tra ingegneri e ricercatori in ogni campo, dal meccanico al chimico - la metà dei quali sono donne - studiano per innovare i materiali da costruzione, sia in progetti di ricerca che a servizio delle imprese.
Protagonista di “Officina Italia” anche Trieste dove c’è il sincrotrone, uno strumento potentissimo per lo studio di materiali ultrasottili come il foglio di carbonio dello spessore di un atomo - ovvero il grafene - dove la radiazione elettromagnetica emessa da elettroni dalla velocità prossima a quella della luce è in grado di sondare con precisione i segreti e le caratteristiche di questo materiale dalle straordinarie proprietà meccaniche ed elettriche, resistente e flessibile allo stesso tempo.
Tra i servizi della puntata, le alghe sviluppate dai laboratori di ricerca dell’Eni, piccoli vegetali capaci di assorbire grandi quantità di anidride carbonica ed essere trasformate, poi, in biodiesel; e il cerotto intelligente ideato da un gruppo di ricercatori nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Lecce per rilevare pressione e battito cardiaco: uno “smart patch” spesso appena 10 micron - un decimo dello spessore di un capello e che aderisce perfettamente sulla pelle
E ancora, il laboratorio Certimac di Faenza, nel Ravennate, un organismo di ricerca fondato e partecipato da Enea e Cnr dove Si studiano rivestimenti capaci di resistere ad alte temperature e choc termici, da impiegare nei più innovativi impianti solari a concentrazione. Qui una ventina tra ingegneri e ricercatori in ogni campo, dal meccanico al chimico - la metà dei quali sono donne - studiano per innovare i materiali da costruzione, sia in progetti di ricerca che a servizio delle imprese.
Protagonista di “Officina Italia” anche Trieste dove c’è il sincrotrone, uno strumento potentissimo per lo studio di materiali ultrasottili come il foglio di carbonio dello spessore di un atomo - ovvero il grafene - dove la radiazione elettromagnetica emessa da elettroni dalla velocità prossima a quella della luce è in grado di sondare con precisione i segreti e le caratteristiche di questo materiale dalle straordinarie proprietà meccaniche ed elettriche, resistente e flessibile allo stesso tempo.