Rai.it
Rai

Le "Pietre d'inciampo" di Rai Storia (canale 54)

Spartaco Pula, ucciso alle Fosse Ardeatine

(none)
Roma, 1943. Spartaco Pula vive nel quartiere di Centocelle ed è un giovane padre di famiglia. È sposato con Tecla, ha due figlie, Angela e Benedetta, e un terzo in arrivo. Fa il verniciatore nella bottega del fratello Italo, che è fabbro. Quando, dopo l’Armistizio dell’8 settembre, Roma cade in mano ai nazisti, Spartaco – che aveva combattuto in Grecia con l’esercito italiano – decide di entrare nella Resistenza e si unisce al Gruppo di azione partigiana guidato da suo fratello. Spartaco Pula, e il fratello Italo, sono i protagonisti dell’ultimo appuntamento con “Pietre d’inciampo”, la serie condotta da Annalena Benini e in onda giovedì 19 novembre alle 20.45 su Rai Storia. Il quadrante in cui vivevano i due fratelli, quello ad est della Capitale che comprende i quartieri del Quadraro, di Centocelle e di Tor Pignattara, era cruciale per la Resistenza perché attraversato dalla via Casilina, che portava al fronte di Cassino, ed era percorsa quotidianamente da mezzi dell’esercito tedesco che volevano raggiungere la Linea Gustav. Insieme ai compagni di lotta, Italo e Spartaco sono protagonisti di atti di sabotaggio e di requisizione di armi all’aeroporto di Centocelle, al Forte Casilino e allo stabilimento di armi Breda, lungo la via Casilina. Nelle loro case nascondono volantini, armi e munizioni. Italo e Spartaco vengono arrestati in piazza delle Camelie, a Centocelle, il 12 gennaio 1944 da una retata delle SS. Vengono portati a via Tasso, torturati e in seguito incarcerati a Regina Coeli. Muoiono entrambi nella strage delle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.