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Omaggio a Fausto Coppi 

Un campione e la sua storia, anche con immagini mai viste

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La leggenda dell’uomo solo al comando: Fausto Coppi, il campionissimo. Alla vigilia del Giro d’Italia e in vista delle celebrazioni per i cento anni dalla sua nascita, il prossimo 15 settembre, Rai Teche la racconta con 90 “pillole” di preziose immagini d’archivio nella nuova fascia “Coppi100”, online su Rai Play e sul sito di Rai Teche (www.teche.rai.it) . Un omaggio ricco di contenuti rari, talvolta inediti, all’uomo divenuto un’icona del nostro Paese, nato dalla collaborazione con Rai Sport. I mini documentari, scritti e condotti dal giornalista-scrittore Paolo Viberti e realizzati in collaborazione con il Centro di Produzione Tv Rai di Torino e Radiofonia Torino, ripercorrono le tappe salienti della vita sportiva e personale di un grande atleta, capace di segnare profondamente la sua epoca. 
Rivivono così momenti unici, alcuni mai raccontati in video come il Giro d’Italia del 1940, il primo vinto da Coppi e raccontato da immagini del tutto inedite recentemente ritrovate e restaurate dalle Teche Rai: riprese fatte per la prima volta a colori dalla Agfa che seguì quel Giro e in cui Coppi appare anche con la sua famiglia. E non mancano altre pagine come il dominio del Campionissimo nella Milano-Sanremo del '46; il Giro del '47 e il Mondiale di Valkenburg del '48, quando Fausto Coppi e Gino Bartali si inseguirono fino all'albergo, quando si ritirarono per paura che vincesse il rivale. 
Luci, ma anche ombre: quelle del Coppi che non volle mai scendere dalla bicicletta nonostante non fosse più competitivo, e quelle della sua morte assurda, con gli errori dei medici e quei vetrini del tardivo prelievo di sangue che attestavano la contaminazione da malaria spariti per sempre. E c’è, infine, la sua vita privata, tormentata e inevitabilmente “pubblica”. Perché lui era Fausto Coppi, l'atleta più grande di tutti i tempi nella storia dello sport italiano.