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Rai: Ballantini&Petrolini dal 9 maggio in tv su Rai Play 

Dario Ballantini diventa Ettore Petrolini tra gag, aneddoti e storia della comicità 

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Quanti oggi sanno che il celebre motto del campione di ciclismo Gino Bartali “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare” era in realtà uno dei tormentoni di Ettore Petrolini? O che “Tanto pe cantà ”, successo da hit parade di Nino Manfredi al festival di Sanremo del 1970, era in realtà un brano di quarant'anni prima con il quale Petrolini, in dialetto romanesco, invitava alla spensieratezza della gioventù, facendo il verso ai cantanti impegnati dell’epoca, a cavallo tra le due guerre mondiali? E chi ricorda la fulminante battuta “me ne fregio”, pronunciata da un irriverente Petrolini nel ricevere una medaglia da Benito Mussolini? Sono alcune delle curiosità che fanno da filo conduttore allo spettacolo “Ballantini&Petrolini”,  due puntate disponibili su Rai Play dal 9 maggio 2024. Protagonista: Dario Ballantini, poliedrico attore, imitatore e pittore livornese, che dal palco della Sala multimediale di Radio Rai, in via Asiago, rende omaggio all’artista romano che ha segnato la storia del teatro comico del primo Novecento. “Un genio assoluto che - secondo Ballantini - “ha inventato di fatto un nuovo linguaggio, ancor oggi immutabilmente potente, attraverso le sue intuizioni, i suoi “tormentoni” e personaggi stralunati”. Si potrebbe addirittura dire che Petrolini “ha inventato il rap - dice Ballantini - mettendo insieme parole e movimenti che poi, nel corso degli anni, avrebbero ispirato artisti di ogni genere, perfino nel punk elettronico e anche una certa parte della produzione di Rino Gaetano”. Annotazioni che si riscoprono nei personaggi interpretati da Ballantini: Gigi il Bullo, Salamini, la Sonnambula abruzzese, Amleto, Nerone, Fortunello, Gastone, il clown del circo Belley e lo stesso Ettore Petrolini. La scommessa era duplice - spiega il responsabile di Radio Rai, Flavio Mucciante: "far riscoprire un artista, come Petrolini, che i più giovani conoscono poco o nulla e che in Italia non sempre è celebrato come merita e, allo stesso tempo, “girare” una piece teatrale in uno studio multimediale della visual radio per realizzare un prodotto, fruibile su tv, radio e piattaforme on demand con identico standard qualitativo”. Il risultato - assicura Mucciante-  “è stato sorprendente, grazie allo straordinario registro espressivo di Ballantini e al minuzioso lavoro della squadra Multipiattaforma di Radio Rai, che in via Asiago “inventa” ogni giorno nuovi modelli produttivi per tutte le forme di spettacolo”. Tra un personaggio e l’altro, Ballantini si trucca a vista, nella penombra, in una sorta di camerino all’aperto con specchio e luci da varietà. Di grande fascino il racconto dell’artista livornese sugli oggetti di scena, ognuno con la sua storia: giacche, nasi e parrucche che in pochi secondi fanno "scomparire" Ballantini nei personaggi di Petrolini. Lo stesso “camerino” nasce nel 1983, come regalo del padre al giovane Dario: assi di legno con uno specchio, circondato da lampadine,  da assemblare ad incastro, trasportate con un manico di corda, come fossero una pesante valigia. Il commento musicale e la riproposizione dei successi di Petrolini , tra i quali la famosissima “Tanto pe’ cantà “, sono affidati al virtuoso fisarmonicista Marcello Fiorini. La regia è di Massimo Licinio e Ilaria Pacelli. Coordinamento generale: Nadia Macchi, Progetto e supervisione tecnica: Andrea Fratini. Montaggio: Cristiano Correddu. Le due puntate tv di “Ballantini&Petrolini” saranno su Rai Play dal 9 maggio 2024. La versione audio, andata in onda su Radio1, è disponibile su Rai Play Sound.