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Passato e Presente

La rivoluzione dei Garofani. Portogallo 1974

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A 50 anni di distanza, la Rivoluzione dei Garofani non può essere osservata in un contesto a sé stante, ma va inserita nella complessa geopolitica degli anni ’70 del Novecento, profondamente influenzata dalla gestione Kissinger della politica estera Usa. Una pagina di storia ripercorsa da Paolo Mieli e dal professor Mario Del Pero a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in mercoledì 24 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il 25 aprile 1974, a Lisbona, un golpe pacifico ispirato da ideali marxisti mette fine 50 anni di dittatura che hanno fatto del Portogallo un paese arretrato sul piano economico e isolato politicamente. Quando i militari del Movimento delle Forze Armate sfilano per le strade di Lisbona con i garofani nei fucili, sono passati solo 7 mesi dal golpe di Pinochet in Cile e in Europa si discute per raggiungere gli accordi Helsinki. Gli eventi portoghesi infiammano i giovani rivoluzionari europei, ma preoccupano gli Stati Uniti, rischiando di far saltare equilibri faticosamente raggiunti con la nuova politica distensiva. Intanto, la corsa tra i due blocchi contrapposti si è spostata in Africa, dove il Portogallo sta per rendere l’indipendenza alle sue colonie, sciogliendo l’ultimo degli imperi coloniali europei. Il caso portoghese può dunque essere letto, oggi, come un esempio paradigmatico di questa fase cruciale nelle relazioni internazionali durante la guerra fredda.