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A "Passato e Presente" la nascita dell'università di massa

Su Rai Storia (canale 54) Paolo Mieli e la professoressa Soldani

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Alle soglie degli anni ‘60 l’università è sostanzialmente elitaria e frequentata dalla classe agiata. Nel 1961, un primo segnale di apertura è rappresentato dall’allargamento dell’accesso alle Facoltà universitarie ai diplomati degli istituti tecnici. Dopo questo primo passo, la riforma universitaria viene discussa a lungo - ad esempio intorno alla proposta del Piano Gui del 1965 - ma mai realizzata organicamente. Temi discussi da Paolo Mieli con la professoressa Simonetta Soldani a “Passato e Presente”, in onda domenica 26 luglio alle 20.30 su Rai Storia (canale 54).
Nel 1968 il movimento studentesco denuncia la carenza di strutture didattiche e per la ricerca, i costi dell’istituzione universitaria, l’autoritarismo accademico. Nel dicembre del 1969 arriva la completa liberalizzazione con la legge Codignola. Il titolo di studio è speranza di ascesa sociale e un gran numero di nuovi studenti si riversa negli atenei delle grandi città. Negli anni 70 l’università è del tutto cambiata, non è più un’istituzione esclusiva: aumenta la presenza dei ceti meno abbienti, degli studenti-lavoratori e della componente femminile.