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Stardust Memories   

Ricorda con rabbia

Quattro spettacoli teatrali tratti da opere di John Osborne e Arnold Wesker nelle versioni prodotte da Rai tra il 1969 e il 1971 per raccontare gli “Angry Young Men” (i cosiddetti  “giovani arrabbiati”), manipolo di drammaturghi e commediografi inglesi che a metà degli anni '50 descrissero senza sconti e con estrema durezza contraddizioni e disillusioni della Gran Bretagna post-bellica, in bilico tra l'entusiasmo per lo sviluppo economico alle porte e le rivendicazioni, tensioni e delusioni politiche e sociali del periodo. È il nuovo ciclo di appuntamenti che Rai Cultura propone a maggio, ogni sabato pomeriggio, per lo spazio “Stardust Memories” con grandi classici del teatro delle Teche Rai, in versione restaurata. Apre il ciclo, sabato 4 maggio alle 16.25 su Rai5, “Ricorda con rabbia” di John Osborne, testo del 1956 e atto augurale della generazione dei “giovani arrabbiati”. La commedia è proposta nell'edizione televisiva del 1969 diretta da Mario Missiroli, con Giulio Brogi, Anna Maria Guarnieri e Ilaria Occhini e i costumi di Pier Luigi Pizzi. Il dramma è considerato il testo simbolo dei "giovani arrabbiati": drammaturghi controcorrente che scrivono in una lingua dura, realista e spietata, smascherando le illusioni di riscatto che edulcoravano la situazione sociale post-bellica. L'azione del dramma si svolge nel giro di tre pomeriggi domenicali in una soffitta dove abitano Jimmy Porter e sua moglie Alison. Jimmy, uomo perennemente scontento e nevrotico, trova ovunque un pretesto per le proprie invettive e i propri sfoghi: dal vescovo al governo, dai settimanali inglesi agli scrittori e ai compositori; da tutti i membri della famiglia di Alison, alla stessa Alison, che lo ha sposato contro il volere dei suoi. La moglie, che per amore lo ha pazientemente sopportato per dieci anni di matrimonio, ora che a sua insaputa è incinta trova la forza, anche in seguito alle pressioni dell'amica Helena, di lasciarlo e far ritorno in famiglia. Helena prende il suo posto, anche a letto, e si sostituisce a lei nel sopportare le sfuriate di Jimmy. Ma poi Alison, che ha perso il figlio, fa ritorno stanca e malata nella soffitta, ed Helena se ne va. Tutto, probabilmente, riprenderà come prima. Traduzione Alvise Sapori, regia Mario Missiroli, scene e costumi Pierluigi Pizzi. Con Giulio Brogi, Antonello Pischedda, Anna Maria Guarnieri, Ilaria Occhini, Fosco Giacchetti.
Segue, la settimana successiva, l'amara commedia “Epitaffio per George Dillon” di Osborne e Anthony Creighton, realizzata nel 1971 con Rossella Falk e Ugo Pagliai. Il ciclo prosegue e si conclude con “Brodo di pollo con l'orzo” e “Radici”, due movimenti della trilogia politica di Arnold Wesker, completata da “Parlo di Gerusalemme”, rispettivamente negli adattamenti televisivi del 1969 con Lilla Brignone e Tino Carraro e del 1971 con la regia di Maurizio Scaparro e l'interpretazione di Adriana Innocenti e Lea Massari.