Rai.it
Rai Storia

Telematera 2019

L'attualità del passato

(none)
Esiste un legame tra Matera e l’antropologia? A “Telematera 2019”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 25 agosto alle 19.30 su Rai Storia, Edoardo Camurri lo chiede all’antropologo Marino Niola. Anche Ernesto De Martino, padre dell’antropologia in Italia, si occupò della città dei Sassi e ne fece il campo di studio della società italiana: sottosviluppo, degrado ma anche simbolo della sapienza contadina, di equilibrio uomo-natura, di anti individualismo e quindi di senso della comunità.  I riti legati al rapporto con la natura, il mondo magico, sono considerati non come folklore ma come modalità dell’essere, pur nel superamento degli arcaismi. Un esempio è la mamma di Rocco Scotellaro, donna dalle idee socialiste, che combatteva i residui medievali persistenti nella società contadina, ma che al capezzale del figlio sciolse il suo dolore con il vecchio lamento funebre lucano.  
Matera, però, che - per la sua particolarità urbanistica, per la sua complessità sociale, ha affascinato viaggiatori, antropologi, filosofi sin dal 1700 (come l’idealista irlandese George Berkeley) - oggi è anche un set cinematografico richiestissimo. Un esempio di come la città, oltre che una capitale culturale, possa diventare un capitale culturale. 
Obiettivo, inoltre, sulla mostra “La poetica dei numeri primi - Da Pitagora agli algoritmi”, curata dal matematico Piergiorgio Odifreddi, a Metaponto e a Matera, che prende spunto dal filosofo greco Pitagora, vissuto a Crotone e a Metaponto, e che è basata sulla matematica sia dal punto di vista divulgativo che espositivo. Si parla della nascita, della divulgazione, delle forme applicative dei numeri, ma - seguendo le teorie pitagoriche dell’universo fatto di numeri e di armonia matematica - si arriva a considerare che la matematica non sia applicabile solo alla scienza, ma anche alla musica, all’arte, alla comprensione della natura e dell’umanesimo. Il reading degli attori David Riondino e Valeria Solarino propone testi di Pitagora e della grande matematica e filosofa del mondo classico, Ipazia. “Il giardino di Zyz” grande installazione dell’artista veneziano Gianfranco Meggiato, invece, mostra una mano aperta, simbolo di apertura verso il futuro. 
E ancora, il progetto “La nave degli incanti” che si snoda su più tappe nel percorso da Potenza a Matera: un teatro viaggiante che coinvolge le varie realtà abitative. 
A “Telematera 2019” protagonista anche Acerenza, definita uno dei 10 luoghi più belli al mondo, ma purtroppo poco conosciuta. Una città che vive tra l’orgoglio della propria storia ed arte, della bellezza della famosa Cattedrale e la proiezione verso il futuro con viticoltura di alto livello, imprese agricole, artigianato di qualità. 
In chiusura, le note dell’Inno alla Gioia interpretato dai giovanissimi allievi del Conservatorio di Matera durante il Concerto svoltosi alla Cava del Sole.