Rai.it
RAI

Insieme per non dimenticare

Rai, Miur, Fondazione Falcone e Polizia di Stato insieme per la Settimana delle Legalità

(none)
“Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”. Parola di Giovanni Falcone, il magistrato siciliano simbolo della lotta contro la mafia, insieme al collega Paolo Borsellino. Due uomini che hanno lasciato al nostro Paese, e non solo, un’eredità di valori morali e di insostituibili strumenti di lotta ad ogni tipo di consorteria mafiosa. Entrambi uccisi dalla ‘piovra’, Cosa Nostra, l’organizzazione parallela allo Stato fatta di boss e gregari, in due clamorosi attentati. Prima Falcone, a Capaci il 23 maggio 1992, sull’Autostrada A29 con 5 chili di tritolo; poi Borsellino, a 57 giorni di distanza, il 19 luglio, di fronte alla casa della madre, in Via d’Amelio a Palermo. Due attacchi allo Stato che spazzarono via anche le vite delle loro scorte (Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano) e della moglie di Falcone, Francesca Morvillo. Per il 27esimo anniversario delle due stragi, in occasione della “Settimana della Legalità”, dal 18 al 25 maggio, la Rai proporrà un’ampia programmazione radio e tv dedicata alla legalità e anche al ricordo dell’impegno profuso da Giovanni Falcone nella creazione di una rete di cooperazione giudiziaria e investigativa tra gli Stati contro le mafie, divenute ormai globali. Nell’aprile del 1992, un mese prima della strage di Capaci, Falcone partecipò infatti alla prima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla Prevenzione della Criminalità e sulla Giustizia Penale, organizzata a Vienna. In quell’occasione si posero le basi della cosiddetta Convenzione Onu sul crimine organizzato transnazionale, che venne sottoscritta a Palermo nel 2000 con l’adesione di 189 Paesi su 193.

Per ulteriore approfondimento vedi il NewsRai dedicato.