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Salone Libro: allo stand Rai le parole di Andrea Delogu 

"Sono felicemente dislessica"

Parole cercate e trovate. Quelle “difficili” della dislessia e di chi ha disturbi specifici dell’apprendimento raccolte da Andrea Delogu - “felicemente dislessica”, come si definisce - nel suo “Dove finiscono le parole, storia semiseria di una dislessica” di Rai Libri, presentato al Stand Rai al Salone del Libro di Torino e già nella classifica dei libri più venduti. Con lei, il marito e attore Francesco Montanari, che ha letto alcuni brani del libro; Stefano Vicari, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; e Antonella Trentin, vicepresidente dell’Associazione Italiana Dislessia, alla quale andranno parte degli incassi.
Un libro che è insieme testimonianza e terapia, scritto con leggerezza e con il sorriso. “Ho scoperto di essere dislessica a ventisei anni - racconta Andrea, conduttrice di Stracult e prossima conduttrice del premio Campiello - e allora avrei voluto una storia da leggere, qualcuno da incontrare che mi rassicurasse sul fatto che sarebbe andato tutto bene e non ho trovato niente. Oggi c’è più comunicazione sul tema, ma io avevo voglia di dare il mio contributo”. Un contributo dato anche con il carattere di stampa per dislessici utilizzato per il libro: anche questo un piccolo, importante strumento per convivere con quella che, per Andrea Delogu non è una malattia: “La cosa più difficile quando ci si rende conto di essere dislessici – conclude - è accettarlo perché si pensa, purtroppo per ignoranza, che sia una malattia, e invece è una caratteristica. E’ come essere miopi. E se sei miope, bastano un paio di occhiali per vivere serenamente. Chi invece ha disturbi specifici dell’apprendimento ha bisogno di mappe concettuali, calcolatrici, di libri scritti con caratteri facili. Questi sono strumenti che i ragazzi devono pretendere, proprio come fossero un paio di occhiali”.