Il "grooming on-line" al centro del contest "La Realtà che non esiste"

Lo script “La Bambola di Pezza” di Nicola Conversa è il vincitore dell’edizione 2022 Sarà realizzato in diverse declinazioni crossmediali e multipiattaforma

Sono circa 500mila i predatori sessuali attivi ogni giorno in rete. È l’impressionante dimensione dell’adescamento on-line, anche conosciuto come “grooming on-line”, dove oltre il 50% delle vittime ha un'età compresa tra i 12 e i 15 anni. Ma le conseguenze psicologiche per le vittime possono essere estremamente rilevanti anche senza che l’approccio on-line si traduca in un incontro. Allargando per un momento lo spettro di analisi, va ricordato che queste conseguenze riconducono alla sfera della mental health, ossia alla salute mentale e al disagio psichico. Proprio in questo senso colpisce il dato, assai poco noto, dell’impatto economico di tali problemi. Secondo l’Ocse, infatti, oltre all’impatto sul benessere delle persone, le conseguenze, dirette e indirette, della mental health raggiungono l’impressionante cifra di 600 miliardi di euro l’anno nei paesi Ue.

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Per contribuire al confronto su questi temi, la quarta edizione del contest “La Realtà che ‘non’ esiste”, presentata oggi al Salone del libro di Torino, ha scelto come tema proprio “l’adescamento on-line”

“La Realtà che ‘non’ esiste” è il progetto ideato da Manuela Cacciamani, produttrice di One More Pictures e Presidente Unione e Creators digitali di Anica, nato nel 2019 insieme a Rai Cinema con l’intento di indagare le minacce e opportunità del web e le problematiche sociali legate al mondo del digitale con la particolarità di farlo attraverso nuove forme di storytelling multimediale e multipiattaforma proprie dei creators. Il contest nelle passate edizioni ha raggiunto 13 milioni di persone sui social grazie ai materiali promozionali e a una copertura mediatica imponente. Ha registrato 650mila interazioni sui social di Rai Cinema, dei partner e dei talent e circa 8 milioni di visualizzazioni dei contenuti video pubblicati.

Vista l’importanza delle tematiche trattate, il contest ha sempre avuto una giuria molto prestigiosa che quest’anno è presieduta da Alfredo Clarizia, Legal & Business Affairs Director per Sony Music Entertainment Italy, ma che vede inoltre partner di prestigio come CiaoPeople, Cosmopolitan, Direct2Brain, Friends and Partners, Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, MyMovies, Franco Cosimo Panini Editore, PlayStation, Salone Internazionale del libro di Torino, Skuola.net, Will Media e Wired Italia.

Il vincitore della quarta edizione è l’autore Nicola Conversa con lo script “La Bambola di Pezza”. Si apre ora la fase della produzione dei vari contenuti previsti dal contest che vede come madrina Claudia Gerini. Restano ancora riservati i nomi degli influencer, attori, tiktoker e cantanti che parteciperanno all’iniziativa. Il tema scelto per questa edizione segue la narrazione delle edizioni precedenti focalizzate sui difficili temi degli Hikikomori, del Revenge Porn e delle Challenge estreme on-line, continuando così ad approfondire il variegato e complesso mondo della rete.

Crediamo particolarmente in questo contest dedicato a giovani autori – ha dichiarato Manuela Cacciamani, ideatrice de “La Realtà che ‘non’ esiste” – perché rappresenta un’occasione importante per promuovere i nuovi linguaggi dello storytelling digitale. Da quattro anni offriamo l’opportunità ad autori emergenti di confrontarsi con il processo produttivo pensato e declinato in modo innovativo, realizzando un progetto crossmediale e multipiattaforma. Ancorarlo ad un tema sociale rilevante è una scelta chiara per rafforzare la conoscenza dei rischi e delle opportunità del digitale, senza demonizzarli o eluderli. Secondo i dati di una ricerca britannica, i giovani dai 5 ai 15 anni restano mediamente on-line 15 ore e 18 minuti a settimana. Il 44% di loro riferisce di possedere uno smartphone ed il 90% dei ragazzi tra gli 11 ed i 16 anni ha un account sui social media. A fronte di questo il 58% dei genitori dichiara di essere preoccupato per le minacce che gli estranei pongono on-line. La Rete è un mondo in cui poter interagire con persone nuove e diverse da noi. Vogliamo contribuire a far cresce la consapevolezza delle opportunità date dal digitale, convinti che il dialogo anche in famiglia riduca i rischi, così come la tecnologia dovrà offrirci sempre più le soluzioni utili a contrastarli”.

Questo contest – ha sottolineato Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico e Digital Rai Cinema - segna un nuovo modello di contenuti audiovisivi per affrontare tematiche complesse e ingaggiare pubblici diversi. La "Realtà che non esiste" è un'opportunità per unire il racconto di una tematica sociale alle nuove tecnologie e alle nuove forme di storytelling. Attraverso un laboratorio di idee costruiremo intorno al progetto vincitore uno strutturato percorso di lancio

L’opera audiovisiva scelta all’unanimità – ha spiegato il presidente della giuria Alfredo Clarizia - tratta un tema insidioso su cui è necessario sensibilizzare gli adolescenti e le famiglie. Raccontare a scopo divulgativo le devianze che sfruttano il web, inoltre, diventa un’occasione per indurre ad adottare cautele e difese, nell’uso dello strumento, e cioè a guidare quelle applicazioni e a veicolare le informazioni, invece, utili alla protezione e alla tutela dei nostri ragazzi”.

Nicola Conversa, vincitore del contest, ha ricordato come “La storia del corto ‘La bambola di pezza’ è nata per il bisogno di parlare e mettere il grooming sotto gli occhi di tutti. Ogni anno i casi di adescamento aumentano e spesso è difficile capire quanto sia grande il pericolo in cui si può incorrere. Oggi è troppo facile conoscere qualcuno on-line, fidarsi di lui, addirittura innamorarsi. Non sempre, però, chi si cela dietro uno schermo è chi dice di essere. Spesso lo si capisce troppo tardi. Molto spesso i ragazzi si sentono delle bambole rotte, alla disperata ricerca di qualcuno che possa ricucirle ed invece si ritrovano con il cuore scucito, si ritrovano rotte. Non bisogna aver paura di chiedere aiuto. Mai”.

Ho deciso di sostenere il progetto di One More Pictures e Rai Cinema – ha spiegato l’attrice Claudia Gerini - che tratta tematiche così vicine agli adolescenti, perché le minacce in rete sono sempre più frequenti. Le possibilità che un adulto possa adescare sul web un minore particolarmente fragile purtroppo sono molto concrete. Da madre e da interprete spero di dare il mio contributo affinché questo progetto possa aiutare ad informare, arrivando a sensibilizzare le coscienze sia dei genitori che degli adolescenti. Abbiamo il dovere di proteggere le giovani generazioni evitando che diventino vittime di persone malvagie. Mi auguro che se ne parli il più possibile”.

L’artwork della locandina sarà realizzato dall’artista Josephine Yole Signorelli aka @Fumettibrutti. È il nuovo grande fenomeno del fumetto italiano. Con testi e disegni diretti, duri e spiazzanti sta raccontando la realtà e i sogni, spesso disillusi, della sua generazione.

Per le passate edizioni e la giuria del contest:
www.raicinema.it
www.onemorepictures.it
Hashtag ufficiale: #LaRealtàCheNonEsiste
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