Nuova sentenza sul tutor: il software non è di Autostrade

14 dicembre 2018 ore 16:21
Il Tribunale di Roma, il 4 gennaio, ha depositato la sentenza riguardante il secondo filone del contenzioso sul Tutor, il sistema di rilevazione della velocità media a lungo adottato sulla rete viaria di Autostrade per l'Italia. Secondo quanto determinato dal giudice, la concessionaria non può rivendicare la proprietà del software installato sui dispositivi, sviluppato dall'imprenditore Alessandro Patané e di cui non sarebbe stata pagata la commessa. Autostrade sta valutando di impugnare la sentenza. Lo riferisce Il Sole 24 Ore in edicola oggi.

Sul primo filone si era pronunciata lo scorso 10 aprile in Corte d'Appello, stabilendo che Autostrade abbia contraffatto il brevetto dei sistema, la cui proprietà fosse da attribuire alla società toscana Craft. Il successivo 20 aprile il sistema Tutor era stato dismesso, per poi essere riattivato il successivo 27 luglio con un sistema nuovo sulla cui originalità però sussistono contestazioni. Sarà infatti oggetto di un accesso agli atti al ministero delle Infrastrutture.  Report ha raccontato la vicenda nell'inchiesta "La guerra dei brevetti" di Paolo Mondani del 15/05/2015 e nel successivo aggiornamento "I furbetti del tutor" del 16/04/2018

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