L'uomo del ponte

di Danilo Procaccianti
Collaborazione di Andrea Tornago
Immagini di Cristiano Forti e Dario D’India
Ricerca Immagini Eva Georganopoulou e Alessia Pelagaggi
Montaggio e grafiche di Monica Cesarani



Sono più di 70 anni che si parla di Ponte sullo Stretto. ​​​​​​
Non si è mai costruito nulla ma ci è costato già centinaia di milioni di euro. Nel 2013 dopo la liquidazione definitiva della società Stretto di Messina SpA decisa dal Governo Monti sembrava un capitolo chiuso per il nostro Paese. Ha riaperto i giochi il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che ha rimesso in piedi la società e riavviato tutte le procedure per la costruzione del ponte. Il bando di gara era stato vinto per un appalto da 4 miliardi, oggi in Legge di Bilancio ne sono previsti 11,6 ma non si capisce in base a quale progetto visto che l'unico progetto definitivo esistente risale al 2012. Dietro l'operazione Ponte sono tornate vecchie conoscenze di berlusconiana memoria.

Le risposte del ministro Salvini alla redazione di Report
La nota di Stretto di Messina Spa
La nota di Anas Spa

- NOTA del 5 dicembre 2023
La quarta sezione della Corte d'appello di Palermo ha assolto l'imprenditore dell'eolico Vito Nicastri, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. La Procura generale aveva chiesto per lui 10 anni e 8 mesi. Ritenuto uno dei presunti finanziatori della latitanza di Matteo Messina Denaro, Nicastri era stato condannato nel 2019 con il rito abbreviato a 9 anni e poi era stato assolto in appello dall'accusa di concorso esterno e condannato solo per l'intestazione fittizia a 4 anni e 3 mesi. La Cassazione, però, aveva annullato la sentenza con rinvio a una nuova sezione della Corte di secondo grado, che in ultima istanza lo ha nuovamente assolto. Nicastri, soprannominato il re dell'eolico, era stato coinvolto anche in un'inchiesta su un giro di mazzette per ottenere agevolazioni nelle pratiche relative alle energie rinnovabili. Per questo procedimento Nicastri ha patteggiato nel 2019 una condanna a due anni e 8 mesi.