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Domenica di sport, si comincia in Rosso

Esordio delle quattro ruote favorevole alla Ferrari: in Barhain doppietta Alonso - Massa, terza la McLaren di Hamilton. Sesto posto per Schumacher, al suo rietro con la Mercedes.

La Ferrari è tornata. Nella prima gara della stagione, in Bahrain, Fernando Alonso ha portato le Rosse davanti a tutti, vincendo subito, davanti al Re di Spagna Juan Carlos, all'esordio con il Cavallino. Era successa la stessa cosa a Kimi Raikkonen nel 2007 in Australia. Non da meno è stato il compagno di squadra Felipe Massa, che, dopo il brutto incidente dello scorso anno in Ungheria, si é piazzato secondo dopo otto mesi di assenza dal Circus. Era dal giugno del 2008 che due vetture di Maranello (Massa e Raikkonen) non finivano nelle due prime posizioni.

L'ultima doppietta del Cavallino all'esordio della stagione risale al 2004 in Australia con Michael Schumacher e Rubens Barrichello. Nella storia delle corse per Maranello quella in Barhain è l'80/a doppietta. Le Rosse hanno fatto una gara senza sbavature ma un pizzico di buona sorte le ha favorite. Sebastian Vettel, primo ieri nelle qualifiche, ha dominato la corsa per 34 giri sui 49 previsti. Poi, a causa di problemi allo scarico, la sua Red Bulla motorizzata Renault ha cominciato a perdere potenza e i due ferraristi non si sono fatti scappare l'occasione infilando il pilota tedesco uno dietro l'altro. Un tracollo per Vettel che, quattro giri dopo, è stato anche superato anche da Lewis Hamilton, con la McLaren, che dopo 30 giri aveva un distacco di oltre 15". Una vera e propria beffa per l'ultimo vincitore della stagione 2009 ad Abu Dhabi che alla fine ha conquistato la quarta posizione dietro il campione del mondo 2008. Ma la doppietta Ferrari non è frutto della sola buona sorte.

In tutto il week end ha lavorato bene per questo risultato e il secondo e terzo posto riportato ieri da Massa e Alonso nelle qualifiche sono la testimonianza. Brividi fortissimi hanno scosso il team ieri sera quando sono state notate delle anomalie al motore di Massa. Così, a scopo precauzionale, i meccanici gli hanno cambiato subito il propulsore, ma poco dopo la stessa decisione è stata presa per Alonso. Una scelta azzeccata che è stata premiata dalla gara. L'avvio non ha destato grandi emozioni, con Vettel che è partito subito forte, ma quello che potrebbe essere il leit motiv della stagione, il duello tra i ferraristi Alonso e Massa, si è visto subito alla seconda curva quando lo spagnolo ha superato Massa e si è messo alla caccia del pilota della Red Bull. Alle loro spalle Nico Rosberg (Mercedes GP), quinto in qualifica, ne ha approfittato subito per superare Hamilton, quarto, la stessa cosa ha fatto Michael Schumacher, ieri settimo, che ha guadagnato una posizione su Mark Webber (Red Bull). Alla fine il sette volte campione del mondo ha mantenuto la sesta posizione con una prestazione onorevole senza infamia e senza lode. Vedremo cosa farà in Australia.

Il compagno di squadra lo ha preceduto in quinta posizione. Schermaglie, quelle iniziali, di una gara che non ha vissuto grandi emozioni fino ai problemi al motore di Vettel. Subito c'é stato solo un contatto tra Robert Kubica (Renault) e Adrian Sutil (Force India), l'indiano della Hrt Katrun Chandhok si è invece fermato, così come ha fatto il pilota della Virgin Luca Di Grassi, ma per il resto i pit stop (solo per le gomme) hanno solo rimescolato le carte nelle retrovie, senza togliere nulla al vertice.

Solo settimo il campione del mondo in carica Jenson Button, con l'altra McLaren, seguito da Mark Webber (Red Bull), Vitantonio Liuzzi (Force India) e Rubens Barrichello (Williams). Non hanno completato la gara Sebastian Buemi Toro Rosso), Jarno Trulli (Lotus), Pedro de La Rosa (Sauber), Bruno Senna (Hrt), Timo Glock (Virgin), Vitaly Petrov (Renault), Kamui Kobayashi (Sauber), Luca Di Grassi (Virgin) e Karun Chandhok (Hrt). Delle tre nuove squadre, Virgin, Lotus e Hrt, sono Heiki Kovalainen, Lotus, ha completato la gara.