VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

Sullo skyline notturno di Tokyo, il logo circolare di "Tokyo 2020" e al di sotto i cinque anelli olimpici.

L'Olimpiade al tempo del Covid

di Guido Barlozzetti

 

Un'Olimpiade così nessuno avrebbe potuto immaginarla, neanche il Barone Pierre De Coubertin al cui spirito pedagogico e sportivo si deve, nel 1896, la ripresa in età moderna della competizione della Grecia classica.

I Giochi giapponesi della XXXIII edizione inaugurati venerdì a Tokyo sono già passati alla storia per un insieme di condizioni ambientali che li rendono del tutto eccezionali e per certi versi, in questo momento, imprevedibili.

E' successo nel Novecento che ben tre edizioni siano state cancellate a causa della guerra, quelle del 1916, del 1940 e del 1944, ma oggi ci troviamo in una situazione inedita perché sulla competizione pesa l'ombra della pandemia che ha sconvolto il mondo ormai dall'inizio dello scorso anno.

Non a caso, sono state lunghe e contrastate le discussioni sulla fattibilità stessa dell'evento. Il 24 marzo del 2021 era stato annunciato il rinvio di un anno, che comprendeva anche i XVI Giochi Paralimpici estivi, e deciso di far svolgere l'Olimpiade dal 23 luglio all'8 agosto. Si è andati avanti con l'incertezza dovuta all'evolvere del Covid-19, non potendo essere escluso lo scenario peggiore e cioè quello di una diffusione che avrebbe avuto come conseguenza la cancellazione definitiva.

Alla fine, la macchina dei Giochi è partita e tuttavia i problemi restano. Nello stesso Giappone si sono manifestate voci che, fino a qualche giorno prima dell'avvio, avrebbero preferito rinunciare. L'evento sembrava irrimediabilmente diminuito nel suo appeal mediatico e globale e comunque troppo condizionato da tutte le rigidità dei protocolli riguardanti l'emergenza: pubblico assente, distanziamenti, mascherine, tamponi.

Ma alla fine ha prevalso la convinzione che l'organizzazione era andata troppo avanti e che per quanto possibile non era il caso di vanificare tutto l'investimento che era stato fatto, e così, in un Giappone perplesso se non indifferente, gli atleti si affrontano con uno spirito olimpico che deve fare i conti con la minaccia persistente del Covid, come confermano i positivi che ogni giorno si registrano tra le squadre dei partecipanti, gli accompagnatori e i giornalisti.

Gli effetti si sono già visti nella Cerimonia inaugurale, tradizionale esibizione di fasto, potenza e spettacolo. Una consistente riduzione nell'orario - poco più di due ore - nessun riferimento alle atomiche di Hiroshima e Nagasaki, tanto meno al disastro atomico di Fukushima, gli atleti distanziati, l'essenziale di show, colori, citazioni della tradizione (il teatro No, le tavole di legno, il monte Fuji..) e fuochi artificiali. Limiti che non hanno compromesso l'intensità del rito, bandiere, giuramenti, inni, fino al discorso del Presidente del Cio Thomas Bach che ringrazia il popolo giapponese, dice di "vedere la luce dopo tanto buio" e consegna il futuro "ai tanti, giovani amici dello sport" e all'imperatore Naruhito che apre ufficialmente i Giochi.

L'Italia nella divisa bianca con tricolore è presente con 384 atleti. Ha sfilato per 18a, portabandiera Jessica Rossi ed Elia Viviani, mentre Paola Egonu è stata inclusa fra gli atleti incaricati di portare il vessillo olimpico, una scelta legata a un profilo che vuole ricordare le discriminazioni sul piano razziale e dell'identità di genere.

Speranze di medaglie, dopo le 28 conquistate a Rio de Janeiro? Intanto, tornare sul podio dell'atletica dopo il vuoto dell'ultima edizione, poi canoa e canottaggio, la tradizionale scherma, il nuoto e i tuffi, il tiro a segno, il tiro al volo e l'arco, la pallavolo e la pallanuoto. L'inizio è stato subito benaugurante con l'oro di Vito Dell'Aquila nel taekwondo e l'argento di Luigi Samele nella sciabola individuale.

È stato lungo il percorso che ha portato a questi Giochi. Risale al 2013, alla 125a sessione del CIO a Buenos Aires la scelta di Tokyo sul trio delle finaliste che comprendeva Istanbul e Madrid. Anche Roma aveva inizialmente partecipato all'iter della selezione, ma poi la Capitale si era ritirata per la mancanza di una convinzione politica dell'amministrazione comunale.

Sono 205 i Comitati olimpici che partecipano ai quali va aggiunta la IOC Refugee Olympic Team. Non è presente la Russia esclusa dalla WADA il 9 dicembre 2019 per la recidiva sui controlli antidoping. Fin da aprile la Corea del Nord aveva comunicato la propria assenza per il timore che gli atleti venissero contaminati dal virus.

I Giochi accolgono 33 sport per un totale di 50 discipline divise in 339 eventi. Gli sport acquatici contribuiscono per 49. Tornano il baseball e il softball, mentre debuttano in quattro: karate, surf, arrampicata sportiva e skateboard.

Pierre De Coubertin credeva fermamente nella forza morale dello sport e della dimensione internazionale. Le Olimpiadi nacquero nel segno della solidale gioventù dio tutto il mondo. Queste, così diverse, hanno il significato di una grande testimonianza simbolica e di una fede che non si arrende e guarda al futuro.

 

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