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IL POSTO FISSO
26 maggio 2011

Nel 2004 l’ambizione degli italiani era fare l’imprenditore. Oggi il posto più ambito sembra essere quello da impiegato dipendente. Possibilmente in un Ente pubblico. Al Nord come al Sud. A sognare un impiego del genere è buona parte dei giovani: compresi i laureati con tanto di master. Anche se non mancano quelli che ancora si orientano verso lavori autonomi e imprenditoriali. Motivi dominanti della scelta: la sicurezza e le garanzie economiche. Sono questi i risultati del sondaggio “Il Lavoro che vorrei” promosso a livello nazionale da ADECCO, Agenzia per il Lavoro certificata dal Ministero. E le sorprese non finiscono qui… Contrariamente a quanto si pensi, tra le attività meno appetibili spiccano quelle legate al mondo dello spettacolo, in tutte le sue componenti. Come dire: gli adolescenti sognano fino a 20 anni di diventare calciatori, modelle o modelli, attrici o attori, musicisti, conduttrici o conduttori, registi... Poi, dopo aver assaggiato la vita, rinunciano a coltivare queste ambizioni e rivalutano il valore della certezza. Come dobbiamo considerare questo dato? Cosa si nasconde dietro queste cifre? Fino a che punto è un fenomeno negativo, fino a che punto è positivo? Perché sono cambiate così drasticamente le ambizioni lavorative dei nostri connazionali, in particolare i giovani? In queste preferenze domina il realismo o lo scoramento? Ospiti: il prof. PATRIZIO DI NICOLA, DOCENTE DI SOCIOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE ALLA SAPIENZA DI ROMA,il dott.AGOSTINO DI MAIO, DIRETTORE DI ASSOLAVORO e con il dott. NATALE FORLANI, DIRETTORE GENERALE DELL’IMMIGRAZIONE PRESSO IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI. Per molti anni è stato PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI “ITALIA LAVORO”, L’AGENZIA TECNICA DEL MINISTERO PER LE POLITICHE ATTIVE DELL’OCCUPAZIONE.

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