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Il cellulare cambia pelle, si indossa e diventa un tuttofare
03 marzo 2014

Cellulari da indossare al posto degli occhiali o dell’orologio, schermi a metà tra un telefonino e un tablet per chiamare e insieme vedere video, funzioni sempre più complesse. È alle novità della telefonia mobile, al termine del Congresso mondiale sul Mobile di Barcellona, la nuova puntata di Eta Beta.
Si parla dei nuovi modelli in arrivo, ma soprattutto di come questo apparecchio stia diventando sempre di più un’estensione della nostra vita, al punto da sostituire ogni tipo di supporto. A cominciare dal portafoglio, con la possibilità di pagare o di conservare i nostri documenti essenziali.
Intervengono: Matteo Faggin, cofondatore Gipstech, il sistema che trasforma il cellulare in un navigatore per ambienti chiusi, come supermercati e musei; Carolina Milanesi, direttore ricerche del Kantar Worldpanel, in California, maggiore esperta mondiale sul mercato degli smartphone; Alessandro Perego, responsabile dell’Osservatorio Mobile al Politecnico di Milano, esperto dei sistemi di pagamento tramite smartphone; Jacopo Vanetti, cofondatore di Jusp, il sistema per trasformare il cellulare in una sorta di Pos per pagamenti bancomat (utile soprattutto per chi lavora in esterno, tassisti, medici, artigiani): Emanuela Prandelli, docente di Management e tecnologia alla Sda Bocconi di Milano, esperta di applicazioni per cellulari.
Per il commento ai fatti del giorno sul mondo che innova l’ospite è Massimiliana Carello, docente al Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale del Politecnico di Torino.
Conduce Massimo Cerofolini, assistente al programma Cristiana Affaitati.

Per ascoltare la puntata, basta scaricare l'audio in mp3 dal podcast nella colonna qui a destra, alla data 3 marzo 2014.
 
 

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