• TG1 PERSONE del 20 dicembre 2011

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    VOLONTARI A MONTEROSSO

    "Parti povero -dice Massimo Moretti, volontario della Protezione Civile di Umbertide- torni ricco, anzi ricchissimo." E non si parla di ricchezza monetaria, questa volta. "Aiutare chi ha bisogno -continua- e' un'esperienza unica, che rende decisamente migliori. La suggerirei a chiunque e in particolare ai piu' giovani." Moretti, con pochi altri suoi colleghi umbri, e' stato in novembre a Monterosso, il bellissimo paese delle Cinque Terre devastato dall'alluvione del 25 ottobre. Uno fra i tanti volontari provevienti dalle regioni italiane, tutti addestrati alle logiche dell'emergenza, tutti formati ai valori della solidarieta' e della disponibilita' al soccorso. Ma cosa spinge tante persone su questo sentiero e qual e' il loro sentire? Quesiti ai quali risponde Tg1 Persone, che racconta anche il dopo emergenza nella cittadina ligure, sul cui futuro vigilano i desideri dei bambini, con le loro letterine di Natale ispirate al bisogno di normalita'.

    • Pubblicato il20-12-2011
  • TG1 PERSONE del 13 dicembre 2011

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    I CENTENARI DELL'ECUADOR

    Ricardo Coler e' un medico argentino con la passione del "realismo letterario". Va in giro per il mondo in cerca di grandi storie da raccontare. Il suo lungo viaggio ha fatto tappa di recente in un remoto villaggio dell'Ecuador, dove il traguardo dei 100 anni di vita e' alla portata di molte persone senza eccessivi sacrifici e rinunce. "E' un mistero quello che succede a Vilcabamba -dice Coler- tutte le raccomandazioni della medicina per una vecchiaia soddisfacente vengono regolarmente disattese ma la realta' della malattia sembra decisamente residuale. Si mangia salato, non sono esclusi i cibi grassi, si beve, si fuma." Il clima, l'ambiente salubre, il cibo e l'acqua incontaminati, l'attivita' fisica regolare, la rete dei rapporti umani, l'atteggiamento mentale incline all'ottimismo: tutti fattori che sembrano determinanti per creare le condizioni della longevita'. A Vilcabamba come nelle isole di Okinawa, in Giappone, o nell' Abkhazia, area del Caucaso, o nella Valle dell'Hunza, in Pakistan, gli altri luoghi del mondo sui quali si concentra l'attenzione degli studiosi dell'invecchiamento. "Nel villaggio dell'Ecuador -conclude Coler- molta gente ricca e famosa sta comprando terre e abitazioni. Il privilegio della lunga eta' non sembra infatti riservato solo alla gente originaria del posto."

    • Pubblicato il13-12-2011
  • TG1 PERSONE del 06 Dicembre 2011

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    CAROLYN CARLSON: I MONDI DELLA MIA DANZA

    Poche balleriene e coreografe hanno dato alla danza contemporanea un contributo paragonabile a quello dell'americana Carolyn Carlson che, fra un impegno e l'altro del suo ricco carnet, ha raccontato a Tg1 Persone la sua composita avventura artistica. L'incontro e' avvenuto a Roubaix, nel Nord della Francia, dove ha sede il Centre Choregrapique National, ultima Compagnia affidata alle cure della danzatrice di Oakland. "Ho una personalita' particolarmente multiforme -dice- e sono stata molto influenzata dalle filosofie orientali. Tutto e' iniziato quando giovanissima sono approdata a New York: ho frequentato seminari, ho imparato a meditare e perfino a comporre nello stile degli haiku giapponesi, le brevissime composizioni poetiche." In Europa la Carlson ha attinto, per le sue coreografie, al grande patrimonio delle arti visive. "Amo moltissimo Matisse -afferma- e le sculture di Rodin." Dell"Italia, dove ha soggiornato e lavorato per lunghi periodi, ha un meraviglioso ricordo: "E' stata una grande sorpresa conoscere gli italiani e lo straordinario mondo della loro arte!"

    • Pubblicato il06/12/2011
  • TG1 PERSONE del 29 Novembre 2011

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    FOLCO TERZANI: A PIEDI NUDI NELLA VITA

    Non ci sono scorciatoie quando la vita e' ricerca sincera, profonda. Ed e' naturale mettersi in gioco, prendendo qualche rischio. Prendete il caso di Folco Terzani, figlio del celebre giornalista e scrittore morto qualche anno fa. Nasce a New York, gira il mondo con la famiglia, frequenta le scuole migliori ma tutto cio' che il destino gli ha riservato non placa la sua inquietudine. Decide allora di abbandonare tutto e sceglie la strada piu' difficile per trovare se stesso: prima il volontariato a Calcutta, nella Casa dei Morenti di Madre Teresa, poi l'isolamento totale in una grotta, con gli asceti indiani. "Avevo un grande vuoto dentro di me -racconta- e andare e' stato naturale. Ho scoperto nuovi modi di vivere la realta' e approcci alla vita straordinariamente diversi dal nostro." Ma le esperienze indiane sono troppo forti e, dopo aver conosciuto un asceta di origini italiane, Folco decide di tornare e raccontare in un libro ("A piedi nudi sulla terra") il tortuoso percorso del suo passaggio dalla gioventu' all'eta' adulta. Inevitabile un riferimento al padre: "Abbiamo avuto sentieri paralleli. Quando lui si ritiro' in una baita sull'Himalaya, io ero in cerca dei miei asceti. Lui capiva me, io rispettavo le sue scelte."

    • Pubblicato il29/11/2011
  • TG1 PERSONE del 22 Novembre 2011

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    IL SILENZIOSO MONDO DI TIZIANA

    Non sono pochi gli italiani che abbandonano le citta', il lavoro e le abitudini di sempre per approdare in luoghi nei quali la vita ruota intorno a meditazione, preghiera e studio. Sono tante le ragioni che motivano questa scelta: in primo luogo il bisogno di essere piu' in contatto con se stessi, lontani dall'assordante frenesia delle realta' metropolitane. Tg1 Persone ha cercato testimonianze di questo mondo a Pomaia, una localita' vicino Pisa, dove ha sede uno degli Istituti piu' importanti d'Europa per lo studio e la pratica del buddismo tibetano. Ed ecco la storia di Tiziana, 30 anni, milanese, ex contabile in una'genzia di assicurazioni: "Ero in cerca di qualcosa che non riuscivo a trovare nella vita convenzionale -dice- e dopo molto peregrinare sono arrivata qui. Ho preso i voti e oggi la mia realta' quotidiana e' fatta di raccoglimento e disponibilita' ad apprendere." Aggiunge Laura Pellati, direttrice del Centro di Pomaia: "Molte persone vengono da noi solo per rilassarsi, altre vedono nel buddismo una religione, altre ancora una filosofia." E conclude: "Non sta a noi indicare la strada. Tocca a chi sceglie di condividere il nostro percorso selezionare nei molti aspetti del buddismo quello che fa di piu' al suo caso."

    • Pubblicato il22/11/2011
  • TG1 PERSONE del 15 Novembre 2011

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    Più veloci della luce?

    Il mondo della scienza sta sottoponendo a verifiche le rivoluzionarie misurazioni sulla velocita' dei neutrini, annunciate dai ricercatori del Cern di Ginevra. Si cerca di capire se davvero le misteriose particelle viaggiano piu' rapidamente della luce e se, dunque, risulta messa in dicussione la teoria della relativita' di Einstein. Il lavoro avviene in piu' di un Laboratorio mentre, sotto il Gran Sasso, i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare continuano l'esame dei neutrini "sparati" dall'acceleratore di Ginevra. Abbiamo trascorso una giornata con loro cercando di capire come vengono "intercettate" le particelle e come sono registrati i flebili segnali del loro passaggio. Abbiamo visitato il rivelatore Opera e preso confidenza con i "mattoncini" di piombo e lastre fotografiche che sono le barriere contro le quali si infrangono i neutrini. "Lo studio di queste misteriose particelle e' la sfida piu' esaltante di questi anni -dice Lucia Votano, direttrice dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso- esse ci aiuteranno a capire come e' nato e come si e' evoluto l'Universo."

    • Pubblicato il15/11/2011
  • TG1 PERSONE dell'8 novembre 2011

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    LINO CANNAVACCIUOLO: IL MIO SPARTITO E' NAPOLI

    Lino Cannavacciuolo e' uno dei musicisti piu' quotati della realta' napoletana e vive da sempre a Pozzuoli, la citta' del bradisismo e di Sofia Loren. Le sue composizioni sono finite perfino nelle collezioni del celebratissimo Buddha Bar ma sembra irrevocabile la scelta, compiuta tanto tempo fa, di lavorare a stretto contatto con le radici della musica popolare partenopea. "Ho Napoli nel cuore -dice- e, nonostante le mie sperimentazioni, non potrei mai rinunciare alle suggestioni musicali di cui e' prodiga." E in effetti le sue musiche sono un originalissimo omaggio al "suono mediterraneo" che ricorre da sempre fra vicoli, bassi, mercati e teatri. Cannavacciuolo ha collaborato con Peppe Barra, Eugenio Bennato, Pino Daniele, Tullio De Piscopo, Enzo Avitabile, Toni Esposito e tanti altri artisti legati alla realta' napoletana ma l'incontro che sembra averlo formato di piu' e' stato quello con Roberto De Simone "Ho suonato il violino in una delle sue formazioni -racconta- e da lui ho imparato una straordinaria lezione sulla rilettura della nostra tradizione musicale. Cio' che suono oggi, il mio tentativo di non inseguire i dettami del mercato nasce proprio da quell'esperienza."

    • Pubblicato il08-11-2011
  • TG1 PERSONE del 01 novembre 2011

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    SEI PAPI, UN FOTOGRAFO

    Arturo Mari e' stato il fotografo ufficiale di sei Papi, dal 1956 di Pio XII ai giorni di Papa Ratzinger. Attivita' difficile ed esaltante la sua: fotografare un Papa puo' significare essere testimoni diretti della Storia e dunque molte qualita' sono richieste. La discrezione, la rapidita', la capacita' di capire al volo le circostanze. "Tutto e' iniziato molto presto per me -racconta Mari- ero poco piu' che un ragazzino. Prima foto a Pio XII: non ricordo nulla di quello scatto se non che l'immagine fece il giro del mondo ed era molto bella." Dopo Pio XII fu la volta di Giovanni XXIII: "Ero cosi' desideroso di immortalare l'elezione di Papa Roncalli che feci perfino una sciocchezza. Detti una spallata alle porte del Conclave e rischiai la scomunica." Ma sono stati i 27 anni al fianco di Giovanni Paolo II a segnare profondamente la vita di Arturo: "Ho scattato qualcosa come sei milioni di foto, l'ho seguito in tutti i suoi viaggi, ho avuto l'incredibile privilegio di testimoniare la sua indiscutibile Santita'."

    • Pubblicato il01-11-2011
  • TG1 PERSONE del 25 Ottobre 2011

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    A FRANCOFORTE CON CLAUDIO ABBADO

    E' pieno di riconoscimenti internazionali il recente passato dell'Orchestra Mozart di Bologna. Ultimo in ordine di tempo l'invito della Banca Centrale Europea che ha affidato al sodalizio diretto da Claudio Abbado il grande concerto inaugurale delle Giornate della Cultura, dedicate quest'anno all'Italia. Il concerto ha avuto luogo nella Alte Oper di Francoforte, in gran parte italiano il programma della serata con apertura rossiniana, una vera e propria ovazione del pubblico l'esito finale. Ma cosa vuol dire suonare con un occhio agli eleganti movimenti che da sempre costituiscono la cifra estetica di un direttore come Claudio Abbado? E cosa puo' cambiare nella vita di un musicista se ha la fortuna di incontrare sulla propria strada i suggerimenti di un grande maestro? Queste le domande che Tg1 Persone ha rivolto ad alcuni componenti dell'Orchestra Mozart, la maggioranza dei quali sono giovani e italiani. Dice Abbado: "Altrove nel Vecchio Continente alla preparazione musicale sono dedicate piu' energie. E' giusto dunque portare i nostri ragazzi in giro per l'Europa: acquisiscono cosi' un'apertura mentale e culturale che sara' indispensabile al loro lavoro."

    • Pubblicato il25/10/2011
  • TG1 PERSONE del 23 Ottobre 2013

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    LORIN MAAZEL
    Ho incontrato per la prima volta Lorin Maazel molti anni fa, al Petruzzelli di Bari. Nel tempio della musica pugliese, poi violato da un rovinoso incendio, Maazel si propose al pubblico con una bellissima esibizione del suo virtuosismo di violinista. E gia', perchè questo straordinario musicista statunitense, francese di nascita, non e' solo uno dei piu' importanti direttori d'orchestra viventi. E' anche un fantastico solista: sono da considerare memorabili le sue esecuzioni "mozartiane". Nell'intervista al Tg1 Maazel ripercorre le incredibili tappe di una carriera luminosissima: l'esordio da autentico bambino prodigio, la prima direzione a 8 anni, l'invito del grande Toscanini sul podio della NBC Orchestra quando era appena un adolescente. Dopo quel folgorante avvio nulla nel mondo delle note fu precluso al musicista di Neuilly-sur-Seine: oltre alle direzioni dei piu' grandi sodalizi internazionali, Maazel ha all'attivo qualcosa come 300 incisioni discografiche e dieci Grand Prix du Disque Awards. Un cenno anche alla vita privata, nell'intervista: "Nessuno dei miei figli -dice- ha scelto il mondo della musica. Troppo presente, forse, con la sua meravigiosa invadenza, negli anni della loro formazione."

    • Pubblicato il23/10/2011
  • TG1 PERSONE del 18 ottobre 2011

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    Le cave dell' arte

    Storie di luoghi abbandonati e di artisti che si adoperano per il loro recupero. In Veneto, sull'altopiano di Asiago, c'e' una cava di pietra calcarea dismessa dagli anni sessanta che oggi e' un importante parco artistico visitato da migliaia di persone provenienti da ogni dove. Anima e mente di quest'impresa un artista di Bassano del Grappa, Tony Zarpellon. Molto semplice la sua intuizione: restituire vita attraverso il gesto creativo ad un sito dominato da degrado e morte. Tre I presidi realizzati: una Cava Dipinta, una Abitata ed una Cava Laboratorio. " Non ho scolpito nulla qui -dice Zarpellon- le pietre sono nella esatta condizione in cui le ho trovate. Sono solo intervenuto con I colori e con I simboli di quella frenetica vita contemporanea che sta alienando l'uomo." Impresa analoga quella di Antonio Paradiso, a Matera. Il suo Parco di sculture sorge dov'era l'enorme discarica abusiva a cielo aperto che aveva preso il posto di una cava tufacea abbandonata trent'anni fa. Un bel sogno di forme e materiali artistici che ha cancellato un'orrenda bruttura metropolitana.

    • Pubblicato il18/10/2011
  • TG1 PERSONE dell'11 ottobre 2011

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    Eugenio Barba, Il teatro nelle vene

    Un'avventura straordinaria la vita di Eugenio Barba. Emigrato a 18 anni in Norvegia dalla Puglia degli anni 50, saldatore e marinaio per sbarcare il lunario, studente di teatro in Polonia, regista in Danimarca alla guida dell'Odin Teatret, fondato nel 1966. " Ho pensato che se mi fossi dedicato all'arte -dice- si sarebbe attenuata la pressione dei pregiudizi nei miei confronti. Nell'Europa del dopoguerra gli italiani godevano di una pessima reputazione e gli inizi sono stati veramente duri." Dopo l'incontro con Jerzy Grotovski la sua vita nel teatro cambia: si associa ai movimenti di avanguardia. Anche per suo merito viene rinnovato lo spazio teatrale, cambiano le tecniche per la preparazione dell'attore, il teatro diventa strumento d'intervento nella realta' sociale, attori e comunita' locali cooperano. " Il meotodo di lavoro dell'Odin -aggiunge- e' lavorare con azioni fisiche che diventano tracce narrative. Ci rivolgiamo non solo all'intelligenza e alla razionalita' dello spettatore, ma anche alla sua percezione piu' profonda, quella sensibile ai ritmi, ai suoni, alle voci, alle differenti tonalita'. Il teatro non e' solo parola."

    • Pubblicato il11/10/2011
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