MALANAPOLI (5/05/2016)
Seviziare una bambina. Una, due, tre volte. E poi disfarsene gettandola dall’ottavo piano. Come fosse un giocattolo rotto, qualcosa che non serve più. Accade a Napoli, scrivono i magistrati nell’ordine di custodia cautelare notificato a Raimondo Caputo, già in carcere con l’accusa di aver abusato dei figli della sua compagna. Campania felix, si diceva un tempo. Ora non più, ora in quel pezzo d'Italia dominano i fumi cancerogeni della terra dei fuochi, il colore è il rosso del sangue che a giorni alterni le baby gang lasciano scorrere nei vicoli del centro storico. Certo, Napoli è anche altro. Ma nonostante l'impegno delle forze dell'ordine, l’emergenza è palpabile, ha il sapore acre della quotidianità. Ne parliamo con lo scrittore Maurizio De Giovanni e con l’inviato de l’Espresso Lirio Abbate.