Li Hacker



[Racconto di Giovanna Gra]


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durata 28 minuti

Sia chiaro: per navigare ci vuole la tastiera giusta e per amico un onesto firewall.
E vi avverto: se non ce li avete, l'avventura può essere scarsa e deludente.
Io ho tutti e due e confesso che il mondo non è niente male visto da quassù.
Da quassù dove?
L'immaginazione può bypassare il muro del suono... e i suoni che mi connettono al mondo, da questi tasti di plastica, commentano il resto.
Sì, sono un internauta audace e non ho problemi a dirlo.
Non ho problemi a chattare col mistero, io.
Sono un tipo ruvido.
Mi piace Internet perché è un regno senza re.
E' un mega continente fatto di reti che lavorano affinché l'informazione passi e raggiunga la sua meta più lontana.
Qui non comanda nessuno e si lavora tutti per tenersi in contatto.
Come dire: ci si sente, ci si parla, ci si disconnette.
Certo, c'è da rispettare qualche regola, ma questo è naturale.
Puoi navigare a vele spiegate verso qualsiasi ipotesi, abbordare metafore e fare un bel bottino d'informazioni.
Una vera goduria!
Io, veramente, vorrei raggiungere Emily.
E' una ragazza... beh, è una ragazza molto carina... una ragazza con cui adoro chattare.
Ma lei si connette poco e io sono timido e non trovo il coraggio di insistere...
Però, però, però... sento che un giorno riuscirò a scoprire il suo sito.
Sono un ragazzo non vedente, il mio nome è Li Esposito, ma tutti mi conoscono come Li Hacker.
Il mio link d'origine è la città di Napoli.
Sono stato adottato da una famiglia di questa città.
Città magnifica e piena di sole.
Ma, in realtà, la mia, ehm, interfaccia è quella di un ragazzo cinese.
Passo un sacco di tempo in cima al mio palazzo, il vento mi soffia in faccia e mi sembra di essere sul tetto del mondo.
Navigavo su e giù per la tastiera, cavalcando spalla a spalla con il mio firewall (il mio scudiero!) e devo essere entrato in contatto con voi.
Ma non è voi che stavo cercando... comunque, comunico volentieri lo stesso.
Del resto, in rete accade un po' di tutto e quasi nulla è impossibile: basta un click.
Basta cercare.
Si, è vero, ci vuole polso su certi mouse... ma poi basta avere nuove idee e pensare off limits.
Però, oggi mi siete apparsi voi.
Molto strani certi contatti...
Ogni tanto mi capita anche di scivolare su una backbone e allora si che il cuore va a tremila!
Ehi ragazzi, siamo in rete!
Sospesi nel vuoto, appesi al mondo, fluttuanti nel nulla... può essere vertiginosamente figo, ma anche un bel botto!
Qualche volta ho preso anche una backbone... l'ultima volta stavo quasi per sentirmi un disintegrato!
Le backbone, in realtà, sono linee dorsali dove viaggi a una velocità da paura... non per niente sono le linee dove viaggia la NASA, finanziate da società private che poi si vendono gli accessi per alzare il soldo.
No, così, giusto per darvi l'idea del posto in cui mi sono trovato...
Comunque, navigavo per quei siti perché sono un collezionista di connessioni impossibili e un giorno racconterò al mondo le mie avventure in rete.
Allora sì che i router impallidiranno!
Bisogna avere qualche conoscenza fra router per farsi spingere più in là del conosciuto.
Io sono stato fortunato e ne ho conosciuto uno dopo i primi tentativi.
Cosa? Come sono fatti i router?
Beh, i router della rete sono delle piccole guardie spaziali, dei vigili ragionieri, dei navigatori immarcescibili.
Sì, perché, non solo vegliano che il vostro pacchetto di informazioni arrivi bel bello a destinazione, ma gli indicano la strada più fluida e veloce.
Giorni fa cercavo una connessione col passato, speravo in un link con l'infanzia di Emily.

 

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Immagine del dispositivo per catturare le immagini (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede uno strano trabiccolo a rotelle formato da un parallelepipedo di metallo sormontato da una sorta di occhio pendulo meccanico e due pannelli per assorbire, fantasiosamente, le immagini.Particolare dell'occhio meccanico.Particolare dei pannelli formati da segmenti di colore bianco e verde.
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Non mi sarebbe dispiaciuto giocare un po' con lei... ma sono finito in un tempo stranissimo.
Non c'era nessuno, era tutto deserto e disabitato e anche la rete era un po' cedevole e sfilacciata.
Fischiava un vento locale alla velocità di circa 30 bit al secondo.
Non molto, direte voi, ma vi giuro che non c'era da stare allegri.
Il vento si trascinava dietro nugoli di mail senza destinatario, forse un tempo fuoriuscite dalle bozze dei primi navigatori.
Sono rimasto in ascolto per un bel po' mentre navigavo a tutta manetta per tornare da dove ero venuto.
Cavolo, certi virus si alimentano di alcuni sinistri ambientini...
Poi, finalmente, il mio catturatore d'immagini dice con la sua voce metallica e squillante.
"C'è un router a pochi bit da qui, è seduto davanti alla tua porta."
"Bene", rispondo io e provoco,"vediamo se sa dirmi da dove vengo!"
Beh, ve la faccio breve: ero finito in un tempo talmente remoto che la realtà si era dimenticata di esistere!
Potrebbe accadere anche a noi se continueremo a tenere aperti solo pochi spiragli di cervello...
Però, gente, questa è la rete, questa è la meraviglia!
Io ho cominciato a prendere il largo che ero molto piccolo, insomma, con qualche capatina.
Poi ci ho preso gusto.
Oh, Emily, dove sei?
Le ho inviato una canzone molto intensa per il suo lettore mp3... un mazzo di note, effluvi di melodie rap, ma...
nada, niente, nix.
La troverò, dovessi saltare oltre il sistema operativo.
Voglio navigare e conoscere il mondo.
Voglio sapere e ancora sapere e, un giorno, spero di entrare a far parte della prestigiosa scuola indiana di informatica di Bangalore.
Ehi, guaglio', è un sogno: non raccontatelo in giro!
Emily tace, ma io la stupirò!
In realtà, la mia idea è un'altra.
So che le piace molto il cielo, dunque, vorrei proporle una passeggiata sulla luna.
E' facile, basta sterzare dopo i sogni e... oplà!
Ho il mio piano, cosa credete?!
In effetti, credo che approfitterò degli sforzi altrui, ma, in fondo, se si trattasse di portare la vostra ragazza sulla luna, non lo fareste anche voi?
Sì, ve lo dico io: lo fareste anche voi!
Come?
State a sentire: non so se avete idea, ma qui si tratta di alta politica, cioè, di politica spaziale!
Sto cercando di entrare in contatto con Chang-E e quando l'avrò raggiunto porterò Emily a passeggiare sull'astro lunare.
Ho buone speranze e poi, in questa vita da internauta ho allacciato connessioni più difficili.
Chi è Chang-E?
Chang-E è un piccolissimo satellite lanciato dalla Cina.
Ho ascoltato via radio la telecronaca del lancio, è stato fichissimo!
Chang-E volteggia attorno alla Luna ascoltando i suoi... umori.
La cosa curiosa è che Chang-E canta mentre lavora, perché ha inserito un programma di canti popolari.
Curiosi questi cinesi...
Per questo ho scelto lui, sarà più facile individuarlo.
Chang-E è stato lanciato in orbita nell'ottobre del 2007.
Ecco... proverò a digitare il suo nome e data di nascita.
Il suo nome appartiene a una divinità lunare cinese.
Nella storia si narra che fu l'unica donna a volare sulla luna.
Quindi, forse, a pensarci bene, Chang-E è un satellite femmina...
Bene... ecco che arrivano le prime informazioni...
La mattina del 5 novembre il nostro onolevole satellite è arrivato in prossimità della Luna dopo aver percorso ben (uff, uff!) trecentottantamila chilometri.
Una volta arrivato deve aver bevuto un sorsetto e poi è rimasto a guardare, fluttuando nel vuoto.
Poi, piano, piano, ha rallentato.
Che bella la Luna mentre disegna la sua orbita!

 

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Immagine di Li Hacker nel cosmo (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede il bambino cinese in figura intera, davanti al monitor di un computer. E' seduto, gambe incrociate, sulla superficie tonda di un pianeta. Offre all'osservatore un sorriso smagliante, su di uno sfondo di cielo stellato.Particolare del monitor.Particolare di Li Hacker. E' vestito con un soprabito di colore arancione. I capelli sono neri e il sorriso è molto cordiale.
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Una piroetta in punta di apogeo, un virtuosismo di perigeo, andando giù, giù, calante, levandosi tagliente, culminando di proposito in una bolla ipnotica e siderea.
Che bella la Luna, la Luna blu e argento fra i suoi coni d'ombra, le sue macchie d'Agosto.
Che bella la Luna con la sua coda di saros, le sue eclissi anulari dai piedi umorali e incerti.
Splendida sizigia, scandisce nel silenzio del cosmo il melodico interlunio.
Che bella la Luna, Luna Trivia, Luna crescente, a volte mezza, a volte di qua, per quanto si sa... sempre gelosa del suo aldilà!
Poi si è sicuramente detto:
"Bene, e adesso iniziamo le danze" inserendosi come un'etoile nell'orbita lunare.
E poi?
Ci scommetto, avrà cominciato a cantare.
Non è facile fare certi passi, che credete?
Iniziare col piede sbagliato può portarti su brutte strade.
Per Chang-E avrebbe potuto significare una collisione astrale, e chissà che strani lividi vengono dalla Luna!
In ogni caso, i compiti del nostro amico satellite, a tutt'oggi, sono pochi ma precisi.
A breve dovrà smettere di fluttuare e inviare le prime foto come un vero turista cosmico, la Luna si tirerà a lucido e lui la impalmerà con la sua super camera digitale.
"Stai ferma", tenterà di dirle Chang-E e lei risponderà:
"Tanto vengo sempre male, mi si vedono solo i brufoli."
Allora lui insisterà e dirà che non è vero, che lei è troppo esigente e alla Luna verrà un gran nervoso perché, a parte Chang-E che forse lo ignora, lo sanno tutti quanto può essere lunatica!
Così, mentre lei si nasconderà dietro uno spicchio, Chang-E resterà attonito a domandarsi dove può aver sbagliato... e dovrà fare un altro giro per poterle parlare ancora.
E' un satellite giovane, deve pure farsi le ossa...
Magari impiegherà un mese... lunare, s'intende.
Ma torniamo alla missione di Chang-E.
Dopo le foto, il cino-satellite dovrà ottenere delle immagini tridimensionali, cioè segnalare crinali e montagne, dirupi e grand canyon per fare una mappa accurata di tutta la superficie argentea...
Chiaro, no?
Poi dovrà analizzare la superficie, i materiali che fluttuano a city moon e che compongono il paesaggio.
Setacciare gli elementi chimici, le polveri, il terriccio.
Il motivo principe di tutto questo è individuare un sito agile per un futuro allunaggio di terrestri, rigorosamente con gli occhi a mandorla.
Ehi, forse ci sono... sento una strana, stranissima cantilena... comunque sia, si sta muovendo con una certa velocità.
Dalla percezione del suono, si sta avvicinando a me.
Si tratta di un soggetto agile, dunque, potrebbe essere Chang.
Curioso ma vero, un satellite che pesa solo 2 kg, anche se porta con sé circa 130 kg di carico!
Beh, ha molti strumenti a bordo e per compiere la missione ha bisogno di alcune cose.
Ve ne racconto tre, quelle che mi hanno colpito di più.
La prima è una stereo camera da paura, di cui la Luna dovrebbe essere molto lusingata.
Poi, un altimetro laser e un rilevatore di particelle ad alta energia con ben due rivelatori di vento solare.
Questi strumenti, dico io, lo porteranno lontano!
Ma, aspettate... bzzzzzz... bzzzzzzz...
Bzzzzz... bzzzzzzzzzzz...
"Qui Cheng-E, plonto, plonto..."
Bzzzzzzz...
"Con chi pallo?"
Devo farmi riconoscere e digito velocissimo sulla tastiera.

 

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Immagine del firewall robot (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede un fantasioso robot a rotelle, di piccole dimensioni. Il corpo si presenta con una struttura cilindrica, a base larga e poco alta, da cui si eleva un asse di metallo con un uno snodo di congiunzione tra due braccia meccaniche aperte. Il robot, dal volto umano (occhi-naso-orecchie) ha sul capo un caschetto di fiammelle.Particolare del volto del robot.Particolare della struttura cilindrica mossa da otto rotelle, disposte nella zona sottostante la struttura.
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"Sono Li, Li Hacker, chiedo un accesso per la Luna con mero scopo sentimentale, puoi aiutarmi?"
"Io non potele aiutale a salile sulla luna, io laccontale quello che vedele sulla Luna che a miei comandanti non intelessale... fai bella figula lo stesso, io poi mandale foto e tu mandale tue foto... occhei?"
"Ok, ci sto, però voglio queste notizie in esclusiva.
Ti invio mio indirizzo mail, attendo nuove."

Non sono proprio contento che mi sia saltato l'allunaggio... la passeggiata con Emily dovrà avvenire altrove, però avrò le foto e sono sicuro che resterà di stucco!
Sono qui che rimugino un po' seccato quando ricevo la prima mail da Chang.
Per fortuna scrive meglio di come parla!

"Ciao Li, non potevo essere più esplicito parlando al microfono perché tutto quel che dico rimbalza da Pechino a Cape Canaveral, però volevo raccontarti dell'altra parte della Luna.
Penso possa tornarti utile, soprattutto se la destinataria è una ragazza sensibile e curiosa."
E' Emily, è proprio il suo ritratto, penso io...
"Si tratta", prosegue la mail,
"di un posto di scarso interesse scientifico perché impossibile da scalare, ma davvero stupefacente."
"Ok Chang, va bene, sono tutt'orecchi.
Perché è così incredibile questo posto?", digito impaziente.
"Guarda!", risponde lui inviandomi il messaggio con un allegato.
Apro l'allegato e chiedo al mio catturatore di immagini di dirmi cosa vede.
La voce metallica risponde.
"E' una foto nera, Li, non c'è niente, ma proprio niente di interessante."
Impugno di nuovo la tastiera e chiedo lumi.
"Ehi, Chang, non riusciamo a vedere nulla dalla Terra, cos'hai mandato?"
Risposta:
"Non vedete nulla perché ti ho mandato la foto di una stella nera.
E' incredibile, ma qui c'è un dormitorio di stelle!
Lo sapevi che le stelle quando dormono si spengono?"
Fantastico, Emily impazzirà, è proprio il genere di storie che piace a lei!
"Accidenti, no che non lo sapevo!
E' bellissimo, hai scoperto altro dall'altra parte della Luna?", chiedo bramoso di sapere...
"Sì, ho visto galoppare un branco selvatico di amori da favola.
Erano bellissimi, un po' furiosi, ma davvero splendidi.
Andavano a caccia di uno stormo di licenze poetiche che volavano radenti e compatte..."
"Incredibile!
Hanno lasciato la valle?", gli chiedo sperando in cuor mio che abbia qualche foto da mostrare a Emily.
"No, non hanno potuto.
Il cielo era plumbeo e a un certo punto ha incominciato a piovere, una pioggia fitta, fitta, di cose indicibili.
Gli amori da favola hanno trovato riparo sotto un cespuglio di baci caduti nel vuoto e sono rimasti lì."
Sono sempre più eccitato e stupito dai rapporti di Chang-E e non intendo perdere la connessione.
"Ehi, Chang, non potevano ripararsi meglio?", domando... sperando che racconti ancora.
"Sicuro, ma rischiavano di finire nel mascon delle cose impensabili ed è difficilissimo uscire da là, perché la curiosità diventa pesante e sfugge alla totale assenza della gravità.
Tu lo sai che il mascon è una zona fortemente magnetica, vero?"
"Eh, già, dev'essere difficilissimo uscirne, hai ragione", convengo.
"Mah... Il terreno circostante è franoso anche per le mie ruote.
In compenso è pieno di ali degli uomini.
Magari, con un po' di pazienza, qualcuna funzionerebbe."
Leggo la sua ultima mail con una punta d'incredulità e replico perplesso.
"Gli uomini non hanno le ali, Chang!"
"Ah no?!", risponde lui un po' seccato.
Segue altro invio...
"Qui è pieno di ali di uomini e, dalle analisi del mio laboratorio interiore, devono essere cadute migliaia di anni fa.
Forse sei poco informato".
Touché!
Che ne so io delle ali degli uomini?

 

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Immagine di un satellite (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede un fantasioso satellite sulla superficie tonda della Luna. Si compone di un corpo centrale da cui si dipartono cinque assi terminanti con ruote. Su questa struttura mobile è montata una base sulla quale è appoggiato un piano rettangolare. Qui si articolano antenne e altri strumenti di rilevazione e controllo.Particolare delle ruote pneumatiche del satellite, lievemente sgonfie.Particolare della superficie rettangolare sul cui piano poggiano gli strumenti del satellite.
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"Che altro puoi dirmi?", domando incerto.
Uno sfrigolio di sottofondo mi mette in allarme: forse ho perduto la connessione.
E' uno strano rumore: c'è uno sfrigolio e un fischio sottile, sfrigolio e fischio sottile.
Attendo qualche istante in silenzio, poi impugno il microfono.
"Chang!
Chang-E, mi senti?"
Nulla.
Silenzio.
Sfrigolio e fischio sottile, sfrigolio e fischio sottile..
Dopo poco, per fortuna, la sua voce trova spazio fra le onde cosmiche e i suoni intergalattici.
"Ehi, chi è?... Che c'è?... Plonto? Plonto!!"
Mi precipito alla tastiera.
"Cavolo, ma dov'eri finito?"
"Scusami onorevole amico, mi ero appisolato.
Volevi sapere qualcos'altro?"
"Ma certo! Niente dinosauri sulla luna?", domando speranzoso.
"No, Li! Non fare confusione.
Per il resto, poche cose: qualche detrito lunare fatto di lacrime rotte e minuscoli frammenti di pudore salino.
Però, la notte è più intensa da quassù e si vedono molte verità scomode fra le stelle...
E' anche pieno di handicap, sai?", mi confessa senza aggiungere altro.
"Handicap?"
"Oh, sì... Si sente sempre dire che chi ha un handicap vive in un mondo diverso da quello in cui vivono gli altri, né migliore, né peggiore, semplicemente diverso.
E adesso, io e te, sappiamo qual è questo mondo: è la Luna!"
"Accidenti, disponi di sonde molto acute...", ammetto... piuttosto soddisfatto di avere anch'io un legame con la Luna.
"Glazie, mio onolevole amico.
Ola devo staccale i contatti!", mi dice dal suo microfono frizzante.
"Grazie a te Chang.
Con tutte le foto che mi hai inviato sono sicuro che farò un botto con Emily!
Ti mando le mie e quelle dei mie due amici più cari.
Buona fortuna, che la galassia sia con te!"
Lo ascolto mentre si allontana canticchiando delle marcette molto originali.
Speriamo che Chang-E porti a termine la sua missione...
E speriamo che la sua missione venga utilizzata per scopi pacifici.
Beh, io sarei imbarazzato se la Luna diventasse una base militare.
E poi dove pensano di inviarla tutta la poesia che si è rarefatta nella sua atmosfera?
Una guerrafondaia che parla in versi?
Naaaaaa, non ce la vedo!
C'è chi dice che la Luna dovrebbe essere la base di lancio per future missioni verso Marte.
E c'è chi dice che, in realtà, lassù si cercano fonti di energia più pulita, ma soprattutto senza limiti.
Si parla anche di una seria contesa, in verità.
Si mormora che tutte le super potenze del mondo stiano cercando una formula per poter liquefare, custodire e trasportare sulla Luna l'elio 3, che equivale a una sorta di combustibile spaziale.
E' un isotopo molto raro sulla Terra, ma questo è l'elemento che consentirebbe la realizzazione di centrali nucleari lunari senza emissioni di gas serra.
Bah, cosa dire... speriamo che gli uomini ne abbiano cura, povera Luna!
Le si dovrebbe un po' di riconoscenza dopo tanti millenni di fedeltà!
Qui Li Hacker, collezionista di connessioni impossibili... c'è nessuno in ascolto?
C'è nessuno il ascolto?
Va bene ragazzi, vi sto chiaramente perdendo... alla prossima... mi disconnetto... saluti ai vostri cookie vagabondi!
Li.

P.S.
Dimenticavo di dirvi che Chang-E è, al secolo, l'elemento più importante di una flotta formata da piccole sonde automatiche ed esili robot esploratori che devono fare rapporto a Pechino.
Lo sbarco lunare, la Cina, l'ha previsto nel 2020... ma io conto di portarci Emily molto prima!

 

 

 

 

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