Una palla rimossa




[Racconto di Paola Manoni]


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durata 17 minuti


Melissa aveva un amico speciale.
Un topino parlante, di nome Gustavo De Gustibus, esperto in materia di gusti e di scienza gastronomica nonché autore del trattato: Historia dell'origine dei sapori e della loro diffusione nell'universo mondo.
Lo aveva incontrato a scuola ma nessuno era a conoscenza che Gustavo desse lezioni a Melissa sulla scienza gastronomica, nel labirintico sotterraneo dell'edificio scolastico.
Gli appuntamenti di Melissa col topino erano fissati di volta in volta per le lezioni e la ragazza comunicava con Gustavo calando un messaggio attraverso il tombino, dietro alle siepi del giardino della scuola.
Lo scriveva su un foglio di carta che poi avvolgeva attorno a un sasso, lo chiudeva con un nastro, come fosse un pacchetto regalo, e vi scriveva sopra il nome del destinatario...
Ormai Melissa era riuscita a superare le selezioni per entrare nel reality TV dedicato alla cucina e questo lo doveva alla favolosa preparazione ricevuta da Gustavo... perciò lo interpellava spesso con la tecnica del sasso incartato che gettava attraverso le feritoie del tombino!
Ma stavolta doveva comunicare col topo per un motivo di tutt'altra natura...
Era piuttosto un SOS che Gustavo non avrebbe disatteso... ne era assolutamente certa.
E infatti il topino non tradì le sue aspettative e si fece trovare, come convenuto, prima del tramonto dietro la siepe del giardino.

"Buonasera ma belle... cosa c'è che ti cruccia?!?
Il tuo messaggio era un accorato appello di aiuto!"

"Ebbene sì, amico mio... sono nei guai!",

"Ohibò... nei guai?!?!
Racconta!", incalzò Gustavo.
Come al solito Melissa era molto enfatica... e spesso sceglieva delle espressioni lievemente esagerate come... dire di essere nei guai... quando invero aveva solo ricevuto un incarico dalla professoressa d'italiano.

"...Quindi il problema è organizzare una caccia al tesoro per la festa della scuola!", si tranquillizzò Gustavo.

"Sì topoli'... la prof vuole che io organizzi una caccia al tesoro a tema per tutta la classe... e io non ho la minima idea di come si possa fare!"

"Di grazia, quando sarebbe questa festa?!",

"Beh... dopodomani!"

"Però...", rifletté Gustavo, "dobbiamo sbrigarci!
Scendiamo giù nella nostra aula!"

L'aula era la stanza, nel sotterraneo, dove si tenevano le lezioni del topo e dove vi era il laboratorio di cucina per le... esercitazioni pratiche.
Melissa e il topo entrarono nell'edificio scolastico, scesero nel sottoscala e oltrepassarono la porticina che comunicava col sotterraneo.
Dopo diverse giravolte nel labirinto di cunicoli finalmente arrivarono a destinazione...

"Sai che penso topoli'...?", azzardò Melissa, "Che una caccia al tesoro in questo labirinto sarebbe fichissima... ma capisco bene che non si può fare... sarebbe come mettere tutti i nostri segreti in piazza!"

"Ben detto, ragazza... non è proprio il caso!
Però hai comunque pensato una cosa interessante."

"Cioè?"

"Hai pensato al labirinto per la caccia al tesoro... infatti il principio è proprio questo: pensare un percorso mentale a tappe e a queste dare una localizzazione fisica...", rispose il saggio topino.

"Oddio, io già mi perdo in questo ragionamento...", confessò Melissa frastornata, "figurati come faranno i miei compagni...!"

"Ti sto solo spiegando come dobbiamo procedere nell'organizzazione...
Per prima cosa, l'argomento: hai detto che deve essere una caccia al tesoro a tema?"

"Esattamente...
Per questo pensavo... alla cucina!"

"Ottima idea!", esclamò Gustavo compiaciuto, "però è ancora un argomento troppo generale... dobbiamo restringere il campo... pensare a qualcosa di più specifico... e su questo dipanare poi il nostro percorso."

Dopo diverse ipotesi, Melissa e Gustavo trovarono l'idea giusta.
La caccia al tesoro sarebbe stata sul tema... dei dolci!

"Ora che abbiamo trovato l'idea giusta", continuò Gustavo, "mi occorre sapere di quante squadre si compone il gioco..."

"Pensavo di limitare a due squadre... la nostra classe non è numerosa!"

"Meglio per noi perché saremo facilitati nella preparazione!"

"Spiegati meglio topoli'...", lo invitò Melissa.

"In un labirinto, l'unica cosa nota è il punto di partenza... sicché le squadre riceveranno da te il primo indizio, che è la partenza della gara, relativo al percorso per raggiungere il tesoro... ovvero un biglietto con una prima istruzione dove recarsi e individuare il secondo indizio...
Ma dovremo fare in modo che solo il primo messaggio, identico per le due squadre, conduca loro al medesimo posto dove metteremo il secondo biglietto, stavolta differenziato per istruzione e destinazione, che le squadre dovranno trovare... altrimenti la squadra più debole si limiterà a spiare le mosse della squadra più forte per scovare i biglietti nascosti... e così fino ad arrivare al tesoro."

"Gustavo, sei veramente un genio!", esclamò Melissa entusiasta.

"Non è il momento dei complimenti", ribatté il topolino, "abbiamo parecchio da fare!
Allora, prendiamo carta e penna e prepariamo il tutto...
Se il tema sono i dolci... iniziamo da un indizio nascosto... ad esempio... in una ricetta di un ciambellone..."

Gustavo dettò a Melissa il primo biglietto che consisteva in una lista d'ingredienti.
250 gr di farina leggera
2 gr di bicarbonato citrato
1 presa di sale
300 di zucchero
4 uova
scorza di 2 limoni
1 bustina di vaniglina
1 cucchiaio di rhum
170 gr di olio di girasole
150 gr di latte


Come stabilito, celato tra questi ingredienti vi era il primo indizio per entrambe le squadre...
Volete scoprire quale?
Attendo un momento prima di dirvelo!
Volete un piccolo aiuto?
Trovate le sillabe da concatenare nei primi ingredienti, escludendo le preposizioni

Allora... lo avete scoperto?

"Or bene Melissa... hai capito dove metteremo il secondo indizio?", indagò Gustavo.

"Dunque... dunque... concatenando le sillabe... io leggerei... sì!
FANALE BICI SASA'... che è il soprannome del portiere!!!", esultò la ragazza.

"Bravissima... hai selezionato le sillabe da FAriNA BIcarbonato CItrato e preSA di SAle!"

"Quindi metterò due bigliettini, distinguendo il nome delle squadre, attaccati ai fanali della bici!"

"Esattamente... ora invece il secondo indizio dovrà condurre a due luoghi distinti ma dovremo escogitare un rompicapo di pari difficoltà!"

"Che ne dici se giochiamo sulle rime... sempre sul tema del dolce... ovviamente!", propose Melissa.

"Davvero poetico... d'accordo...", approvò il topo, "vediamo cosa puoi propormi!"

Dopo un buon quarto d'ora e molte esitazioni... Melissa propose due frasi, quali indizi per ciascuna squadra:
"Ci sono... che ne dici di:
Scova la rima....
I biscotti si conservan nella credenza

E per l'altro:
Un buon dolce val bene una minestra!"

La ragazzina era veramente raggiante!
Aveva escogitato la seconda tappa della gara e Gustavo aveva lodato la sua scelta.
E voi... avete capito le rime... dove si nascondono i prossimi indizi?
Vi do ancora qualche momento per pensare.

Allora... lo avete scoperto?

"Ebbene... una squadra andrà in presidenza.... che fa rima con credenza....
Mentre l'altra cercherà il prossimo biglietto in palestra... che fa rima con minestra", non si fece trovare impreparato Gustavo e continuò: "Per il terzo enigma, amica mia, ti suggerisco io due anagrammi!"

"Sentiamo..."

Melissa era contenta che stavolta fosse il topo a proporre... ma al contempo era preoccupata di non essere all'altezza di risolvere il gioco.
Del resto era sicura che Gustavo volesse testare la difficoltà proprio su di lei, per esser certo che anche i suoi compagni di scuola non avrebbero avuto troppe difficoltà nel trovare la soluzione... altrimenti si sarebbe interrotta la gara.
I due anagrammi erano:
caldaia ma tu ronfi che anagrammava due parole così composte:
quattro lettere e poi d' seguito da un'altra parola di undici lettere.
E l'altro:
spaiare solfuro che anagrammava due parole così composte:
quattro lettere per la prima e dieci lettere per la seconda.
Questa tappa non era proprio facile...
Volete cimentarvi anche voi?

Allora... trovato?

"Non sono anagrammi banali... certamente no...", ammise Melissa, "però i due più bravi della classe li risolveranno, ne son certa!
Devo assolutamente destinare i secchioni... uno per squadra!"



"D'accordo cherie... intanto ti suggerisco le risposte!
La soluzione del primo anagrama è aula d'informatica mentre la seconda... aula professori."

"Perfetto... Però stavolta non c'è nessun riferimento al tema!", ribatté la ragazzina.

"Lo dici tu... è vero che l'anagramma non contiene parole sui dolci... ma nasconderemo il quarto indizio, nelle due rispettive aule, dentro una torta...

Melissa era davvero contenta di tutte le ingegnose trovate del topo.
Di comune intesa stabilirono di mettere il messaggio dentro un bigné dei profiteroles che avrebbero preparato nel laboratorio di Gustavo....

"Questa caccia al tesoro spacca... topoli'!"

"Cosa dici se per il quarto messaggio torniamo su una ricetta?
Questa volta però vorrei proporre un gioco sulle quantità degli ingredienti..."

"Uauuuu! Vuoi nascondere l'indizio tra i numeri?", chiese Melissa.

"Esattamente... prima di arrivare al gran finale, cioè al quinto indizio che dovrà condurre al tesoro!"

Il topino e la ragazza rimasero a discutere parecchio tempo per concordare la formula del gioco.
Gustavo era una mente matematica, mentre Melissa non era molto portata per i numeri.
Infine trovarono una mediazione: avrebbero formulato il quesito in forma di problema, la cui risoluzione avrebbe indicato il luogo dove sarebbe stato nascosto il messaggio.

"Dimmi se ti piacciono questi due quesiti. Ti leggo il primo:

Preparate la pasta brisée con due parti di farina, una di zucchero e una di burro.
Una volta amalgamati gli ingredienti, tirate la pasta e stendete due sfoglie.
Proporzionalmente, in quante parti sarà contenuta la farina in ciascuna delle due sfoglie?
Scegli tra le risposte:
A)  2
B)  3
C)  1


E ora senti il secondo quesito:

Se nella preparazione della gelatina ci vogliono 3 minuti per sciogliere un foglio di colla di pesce, quanti minuti ci vogliono per scioglierne due?
Scegli tra le risposte:
A)  6
B)  3
C)  4


Sento grave il tuo silenzio... Melissa... stai risolvendo i quesiti?"

Melissa era in effetti un po' in affanno...
Ve lo chiedo ancora una volta: volete provare anche voi?
Vi lascio pensare...


"Occhei, ti aiuto io....", si offrì Gustavo.

"No! Ci sono....", lo bloccò urlando Melissa, "Elementare, mio caro Watson!
Allora, per il primo quesito la risposta valida è: in 2 parti di farina. Poi questo numero 2, penserei che sia indicazione di un aula di una SECONDA CLASSE .
E poiché la risposta giusta era la prima opzione nella scelta multipla, chiedevi in due parti, in tre oppure in una sola?
Dunque è ovvio.
Sarà la seconda classe della sezione A.
Mentre per il secondo problema, mi pare chiaro che sempre tre minuti ci vogliono per sciogliere i fogli di colla di pesce.
E per analogia col precedente ragionamento, siccome la risposta giusta era la SECONDA opzione, nella scelta multipla chiedevi: ci vorranno 6, 3 oppure 4 minuti?
Andrei a cercare nell'aula della TERZA CLASSE, sezione B!"

"Bravissima!
E qui cosa facciamo trovare in aula???"

"Pensavo a qualcosa di esotico..."

"Ovvero???
Il messaggio dentro un frutto tropicale?"

"No topoli'!
Pensavo ai biscottini cinesi della fortuna....
A differenza del normale, dovremmo cuocerli tutti vuoti meno uno: in cui metteremo il messaggio per l'ultimo indizio!"

"Significa che i tuoi compagni dovranno mangiare i biscotti finché non trovano il messaggio?!", chiese Gustavo.

"Ma non saranno scontenti... io li conosco bene: sono delle idrovore!!!"

Per il gran finale, cioè il messaggio che conduce al tesoro, i due insoliti amici rimasero davvero tanto tempo a parlare.
Discussero fino a tarda sera... finché non si misero d'accordo sul da farsi.
Avrebbero escogitato due indovinelli. Uno per squadra, ma entrambi li avrebbero condotti allo stesso luogo.

Gustavo e Melissa decisero che il tesoro sarebbe stato un piccolo forziere pieno di monete di cioccolata.
Arrivato il gran giorno della festa, Melissa preparò tutto: nascose tutti gli indizi e il forziere.
La caccia al tesoro ebbe inizio!
I suoi compagni di scuola erano entusiasti e la professoressa... ammirata dalla bravura di Melissa.
Le due squadre, satolle di profiteroles e di biscottini della fortuna, si cimentarono nella soluzione dell'ultimo indizio.
Erano praticamente arrivate all'ultimo messaggio in un tempo quasi uguale sicché il livello di competizione della gara era davvero alto.
Finalmente le due squadre arrivarono alle due rispettive frasi:

Amare negli amaretti
e
Nel croccante e nel torrone

Dunque... non fu difficile comprendere che si trattava delle mandorle!!!!!
I ragazzi erano tutti soddisfatti del risultato ottenuto ma dopo l'iniziale entusiasmo si domandarono tutti... dove cercare le mandorle?!
Melissa si aggirava nella scuola in grande fibrillazione ma non dava alcun suggerimento!!!!
Poi il più piccolo, il più timido e bruttino... il compagno di scuola che nessuno aveva voluto come amico perché era tanto introverso... ebbene... lui ebbe per primo l'idea vincente!
Andò con una pala in giardino, cercando un albero di mandorlo... ma non era così evidente perché gli arbusti non erano in fiore... ma individuò subito l'albero perché notò il terreno sottostante che appariva leggermente mosso... segno che era stato seppellito lì il tesoro!
Così scavò e... quando infine i suoi compagni, quelli più simpatici, belli e forti, arrivarono a comprendere l'ubicazione del tesoro... lui era già in possesso del forziere e con Melissa e la prof stava mangiando la cioccolata!
Gustavo ovviamente non poté partecipare al trionfo perché nessuno doveva sapere di lui... ma come tutti i topi, bravissimi a nascondersi, riuscì a seguire l'intera gara.

L'indomani Melissa gettò un nuovo sasso nel tombino.

"Cosa c'è che mi chiami?", chiese Gustavo.

"No... nulla...", rispose Melissa, "Volevo ringraziarti e dirti che la prof mi ha dato un voto altissimo per aver gestito così bene la caccia al tesoro.
Senza di te sarebbe andata molto diversamente!!!!"

"Ma no ma belle... sono quisquilie... e poi... mi fa piacere aiutarti!"

"Mi hai davvero aiutata e io non so come ringraziarti...", insistette Melissa.

"Non ti preoccupare... per gli amici... questo e altro!"

"Occhei ma tu mi stai già dando tante lezioni... non so come potrò ricambiarti..."

"Anche di questo... non preoccuparti... mi fa solo piacere vedere che stai imparando tante cose nuove... in fondo, non solo di cucina.
Allora arrivederci e, come direbbe qualcuno... palla rimossa!!!"

Melissa rimase inizialmente interdetta per le ultime parole del topo con cui si congedò... palla rimossa... ma poi comprese... sì!
Era un ennesimo anagramma... sì... ALLA PROSSIMA!!!
....E un caro saluto a tutti voi!!!

 

 

 

 

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