KARL MARX, 200 ANNI E NON DIMOSTRARLI

Foto in bianco e nero di Karl Marx in primo piano: capelli, baffi e barba canuti e lunghi incorniciano lo sguardo diretto del filosofo ed economista.

 

A 200 anni dalla nascita, Marx rappresenta ancora uno dei teorici politici più noti al grande pubblico, tanto da essere diventato una delle icone pop del Ventunesimo secolo.
Rai Easy Web, in occasione della ricorrenza, dedica un approfondimento al pensatore tedesco che ha ispirato politici di tutto il mondo.

 

Le alterne fortune di Karl Marx

In vita sua Marx non si considerò mai un profeta. Eppure a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento le sue idee – delle quali non sempre fu data un’interpretazione autentica – incisero nella coscienza delle persone come quelle di pochi altri intellettuali.

La duratura importanza di Marx è dovuta a due fatti. Il primo è il concepimento ideologico del Comunismo, divenuto nel tempo un’immensa forza politica. Il secondo è Il Capitale, uno dei libri più importanti della storia.

Marx nacque il 5 maggio del 1818 a Treviri, nella regione tedesca della Renania, e negli anni della formazione associò gli studi di diritto a quelli di filosofia – individuando nel pensiero di Hegel, dove la ragione cerca e rinnova il contatto con il reale, un modello di riferimento.

Attorno al 1840 Marx si spostò da Bonn a Colonia e affiancò agli studi l’attività giornalistica. L’episodio segnò il primo passo verso l’impegno politico, dove l’influenza del pensatore e anarchico francese Pierre Joseph Proudhon (celebre per aver sostenuto che la proprietà privata fosse un furto) lo condusse a ipotizzare una suggestiva riforma delle coscienze.

Trasferitosi a Parigi, e nel frattempo sposatosi con Jenny von Westphalen, Marx fondò una rivista e soprattutto entrò in contatto con Friedrich Engels, un ricco imprenditore tedesco che divenne il suo principale interlocutore.

Fu in questo periodo che Marx teorizzò come solo il proletariato fosse in grado di ereditare il carattere della tradizione filosofica. Dal suo punto di vista esso rappresentava una classe sociale nella quale l’essenza dell’uomo era andata perduta, smarrendo così l’obiettivo rivoluzionario.

Marx descrisse l’uomo come un essere storico, capace finalmente di riappropriarsi della natura, a condizione però di farlo insieme agli altri uomini: da qui l’idea di partenza del Comunismo.

Il punto d’arrivo di questa teoria (che vide Marx impegnato in approfonditi studi sulla religione, sulla finanza, sulla filosofia, sulla storia, sul principio di proprietà e sui concetti di struttura e sovrastruttura) portò alla realizzazione del Manifesto del Partito Comunista, scritto insieme a Engels e fatto pubblicare nel 1848. Il testo spiegava come all'interno di quella vecchia, si erano andati formando gli elementi di una nuova società.

Sviluppando questa visione e inserendola in un’approfondita analisi di economia politica, in cui trovava ampio spazio il decisivo ruolo della borghesia, Marx giunse nel 1867 alla stesura del primo libro de Il Capitale.

Nel testo Marx riconobbe da un lato l’importanza dell’economia, che nel tempo aveva portato gli individui ad acquisire la propria indipendenza; e dall’altro rimarcò le sue numerose contraddizioni, alle quali avrebbe posto rimedio – secondo il suo credo – l’avanzata comunista, dove anziché il mercato sarebbero stati gli uomini liberamente associati a stabilire cosa produrre e come ripartire i beni. Marx morì a Londra nel 1883. Successivamente alla sua scomparsa vennero pubblicati gli altri tre volumi de Il Capitale.

Esistono moltissimi testi che si occupano del filosofo tedesco e della sua opera. Tra questi Perché leggere Marx di Jonathan Wolff offre una sintesi obiettiva. L’autore infatti ammette che la grandezza di Marx risiede forse più nell’originalità delle sue intuizioni che nella presunta verità delle sue teorie. Ma aggiunge che sarebbe stato interessante chiedere a Marx un'opinione sulla politica del nostro tempo.

 

Karl Marx: ne parla la Rai

Nel suo intramontabile compito di divulgazione culturale, la Rai ha più volte tracciato il profilo del celebre politologo, approfondendo la genesi delle sue idee.

I momenti salienti della sua vita sono stati efficacemente riassunti nella scheda di Rai Storia: ascolta Karl Marx il filosofo del Manifesto del Partito Comunista (durata 1 minuto).

Per conoscere il suo pensiero nella maniera più diretta ci affidiamo, invece, all’intervista impossibile che Corrado Augias ha condotto nella puntata de I Visionari del 05/05/2014, rivolta a un attore seduto di spalle che ha interpretato l’economista tedesco. A seguire, Augias ha intervistato il professor Luciano Canfora sulle evoluzioni del capitalismo nei secoli. Ascolta l’estratto dalla puntata (durata 10 minuti).

A raccontare nel suo complesso la figura di Karl Marx è stato il sociologo Peter Kammerer nella puntata di Wikiradio del 14/03/2013 (durata 30 minuti).
Conoscere anche la figura di Friedrich Engels, l’economista insieme al quale Marx ha elaborato il celebre Manifesto del Partito Comunista, è indispensabile per comprendere il movimento di pensiero che ha portato alla teorizzazione del Comunismo. Engels è stato raccontato da Errico Buonanno in Wikiradio del 28/11/2014 (durata 30 minuti).

In memoria del manifesto dei comunisti è il titolo del primo saggio sulla concezione materialistica della storia di Marx ed Engels scritto da Antonio Labriola, il filosofo che ha fatto conoscere il marxismo in Italia. Leggilo in e-book.

Radio3 ha iniziato già da qualche settimana a ricordare il bicentenario della nascita di Marx, recuperando i più preziosi materiali di archivio dedicati al filosofo.
La Grande Radio del 15/04/2018 ha ricordato “Karl Marx 200 anni dopo” (durata 45 minuti) riproponendo interventi dello scrittore Edoardo Sanguineti (dai programmi Appunti di volo, 1999 e Damasco, 2007), di Massimo Cacciari (Spazio Tre - intervista di Niccolò Zapponi, 1983) e del filosofo Tito Magri (Spazio Tre - intervista di Mirko Bevilacqua, 1980), nonché letture di Alberto Rossatti e Massimo Reale.

Memoradio ha proseguito con tre puntate pubblicate il 17/04/2018:
“Spazio tre - Karl Marx” (durata 32 minuti), puntata registrata in occasione del centenario della scomparsa di Karl Marx, nel 1983, in cui il filosofo Massimo Cacciari analizza alcune delle opere più importanti del teorico del materialismo storico: Per la critica della filosofia del diritto di Hegel (1844), Il Capitale (1867), Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte (1852);
“Spazio tre - Marxismo e rivoluzione” (durata 30 minuti), una puntata del ciclo che, nel 1980, ha affrontato il pensiero rivoluzionario. Il filosofo Tito Magri affronta il tema marxismo e rivoluzione, partendo dal significato di rivoluzione in Marx;
“Damasco – Karl Marx” (durata 44 minuti), puntata in cui Edoardo Sanguineti, poeta e scrittore, affronta principalmente due opere: l'Ideologia tedesca (1846) e il Manifesto del Partito Comunista (1847-1848).

Concludiamo con la puntata di Tutta l'umanità ne parla del 28/02/2018 intitolata “Tribuna politica” (durata 29 minuti). Tre grandi pensatori come Karl Marx (interpretato da Umberto Curi), Niccolò Machiavelli (interpretato da Maurizio Viroli) e Karl Popper (interpretato da Stefano Moriggi) osservano impietosamente i contenuti e il livello generale della disputa politica italiana poco prima del recente voto del 3 marzo e soprattutto mettono a confronto le loro teorie.

 

 

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