INTERVISTA A FRANCESCO FLORIDI

Diabetologo

Domanda: Che cosa è il diabete?

Risposta: Il diabete è una malattia che su base ereditaria può essere trasmessa ai discendenti. La sua comparsa può essere accelerata a causa di uno stile alimentare errato. Non necessariamente è trasmessa direttamente di generazione in generazione, ma può comparire con casualità.


Domanda: Da cosa è causato?

Risposta: Da un deficit secretorio da parte di cellule site nel pancreas, che porta lentamente a un aumento del glucosio circolante nel sangue e quindi a una insostenibile iperglicemia. Il diabete si divide, a seconda dell’età della comparsa, in diabete giovanile o di Tipo Uno e diabete dell’anziano o di Tipo Due.
Il Tipo Uno può manifestarsi dalla nascita fino ai trent’anni circa, e consiste in una totale o progressiva incapacità di secrezione dell’insulina. Nei casi più gravi si manifesta alla nascita una totale assenza di secrezione dell’insulina che porta alla rapida morte del neonato.
Nel Tipo Due può comparire, con l’avanzare dell’età, un deficit secretorio rispetto al fabbisogno della massa corporea. Questo percentualmente può determinare il manifestarsi di un diabete lieve, medio o grave.


Domanda: Quali sono i primi sintomi con i quali si manifesta?

Risposta: Se il diabete è presente alla nascita, nel bambino disidratazione e scompenso metabolico possono portare alla morte. Nei casi dove l’evoluzione è progressiva, i primi sintomi possono essere appetito eccessivo, sete continua e diuresi frequente. Alcune volte, prima della sua comparsa, il diabete può manifestarsi attraverso stanchezza e sudorazione eccessiva.


Domanda: Esistono conseguenze invalidanti?

Risposta: La patologia può causare danni a tutti gli organi.
Frequenti patologie sono a carico della retina, con conseguente diminuzione della vista fino alla cecità. Altre patologie sono a carico del sistema cardiovascolare, come l'ostruzione delle carotidi con conseguente rischio ictus o l’ostruzione delle coronarie con rischio di infarto al miocardio. Disfunzioni possono verificarsi a carico delle arterie renali, con conseguente insufficienza renale, e anche a carico dei meccanismi erettili.
Tutto ciò può coinvolgere ogni distretto, come le arterie degli arti inferiori, portando a gravi insufficienze vascolari, fino a dover rendere necessario intervenire effettuando gravi amputazioni.
Oltre alle arterie possono essere colpiti i nervi, determinando gravi neuropatie sensitive e motorie.


Domanda: Come si contrasta la malattia?

Risposta: Nei diabeti di Tipo Uno il trattamento è solo insulinico. Dalle prime insuline di inizio secolo, ricavate dal maiale, siamo arrivati a prodotti sempre più raffinati e identici all’ormone prodotto dall’uomo. Parimenti sono in via sperimentale innesti chirurgici delle cellule del donatore al ricevente con varie tecniche.
Nel diabete di Tipo Due il trattamento può essere solo alimentare e successivamente, con il progredire della malattia, avvalersi di farmaci di tipo orale. Fondamentale in entrambe le patologie è il rispetto di una dieta senza dolci e zuccheri.

 

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